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lunedì 14 aprile 2014

TRENI

Un mio racconto, NON SALIRE SU QUEL TRENO,  è stato appena pubblicato nell'antologia PERDERE IL TRENO,  L'Erudita di PERRONE EDITORE ROMA.

giovedì 10 aprile 2014

LABIRINTI di MAGGIE VAN DER TORN


Una volta entrati nei LABIRINTI di Maggie van der Torn non si vorrebbe trovare mai la strada per uscire fuori. Perché immersi nel dedalo della lettura  dei suoi racconti si sta proprio bene.
La scrittrice olandese-romagnola, alla prima pubblicazione autonoma, prende per mano il lettore ignaro e curioso e lo conduce in un intreccio di storie, di immagini, di sogni, di speranze, di incontri, di personaggi, ove dominano insieme, se mai possibile, incanto e disincanto, freschezza e riflessione, fuga e realtà.
Maggie tratteggia ad acquerello i suoi protagonisti, talvolta non convinti da quello che offre la vita, ma mai vinti, mai del tutto. C'è sempre un'altra possibilità, sembra dire l'autrice, oltre il punto che, si comprende, chiude solo il racconto, ma non la realtà sottostante.
La scrittura è piana, fresca, incoraggiante, emotiva. Maggie, da sempre scrittrice per hobby, già in olandese, sua lingua madre, vincitrice di diversi concorsi letterari, presente in raccolte di autori vari, affronta la sfida della pubblicazione "da solista" e la vince.
I 17 racconti pubblicati in LABIRINTI, da l'ERUDITA di PERRONE EDITORE - ROMA, ne sono certa, sono solo l'inizio degli innumerevoli percorsi narrativi che Maggie potrà offrirci con una scrittura e una visione della vita succosa, tonificante, proiettatta verso un accogliente orizzonte.

domenica 6 aprile 2014

giovedì 3 aprile 2014

BRAVATE

Una delle poche incombenze domestiche di mio marito Claudio è quella di rasare l'erba del prato del nostro piccolo giardino, quando ce n'è la necessità.
Ebbene, da un po' non lo fa più. Tutto il suo tempo libero è dedicato alla sua amata amante Scotty (così ho ribattezzato la sua bici da corsa).
Ha delegato il lavoretto a nostro figlio Pietro, il maggiore, dietro pagamento di una piccola somma.
In genere, Pietro taglia l'erba e i piccoli, Ale e Claudio Maria, vanno a svuotare nell'immondizia il bidone con l'erba falciata.
Ebbene, martedì pomeriggio, mentre erano intenti al lavoro e io raccoglievo il bucato, li ho sentiti discutere.
- Andate a buttare l'erba, muovetevi...
- No, Pietro, vacci tu, ha ribattuto Ale-il sindacalista.
- No, io la taglio. Buttarla tocca a voi.
- No, papà ti paga. Devi fare tutto tu.
Sono intervenuta, offrendomi di andare io a buttare l'erba, pur di non farli litigare.
- No, mamma, va bene. Ce la vediamo noi.

Torno alle mie cose; dopo un po' li porto a lezione d'inglese. Rientriamo a casa.
Mi chiama la mia vicina Carmela.
- Giudì, buongiorno. Ma oggi avete tagliato l'erba?
- Sì, Pietro...
- Ah, perchè abbiamo sentito il rumore del taglia-erba. Ma, scusa... I piccoli, credo, hanno buttato l'erba tagliata nell'Ape di Guglielmo, sulla legna...
Imbarazzatissima, mi sono scusata e mi sono offerta di andare a pulire. Ma come non scoppiare dalle risate!? Rimproverarli questa volta è stato veramente impossibile. La birichinata  mi è sembrata troppo furba e simpatica!!!

L'anno della solitudine s'incunea tra la folla dietro condoglianze  di maniera lame acuminate di critica e dissenso taciuti per buon...