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lunedì 13 maggio 2013

Il patatrac

La sinistra italiana è uscita distrutta dalle elezioni politiche del 25 e 26 febbraio. Ideologicamente distrutta.Complici sondaggi imperfetti, speravano di vincere, di sbancare il banco. Invece no. Per un pugno di voti. Agglomerato informe di più anime, ecologisti, ex comunisti, cattolici, socialisti, popolari, si è ritrovata gigante amorfo e acefalo. Il buon capo Bersani ne è uscito, poverino, personaggio da barzelletta, da mera satira, da battuta proverbiale. Povero giaguaro smacchiato dalla "macchia" che intendeva sciogliere. Incaricato dal Presidente Napolitano, ha iniziato un giro di valzer di consultazioni, mai così abbondanti e, forse, pleonastiche, fino a giungere all'incontro in streaming con i 5S, sui quali è sbattuto, rimbalzato. Li ha inseguiti, invitati, corteggiati. Le ha tentate tutte per fare un governo con i grillini, novelli detentori di un quarto della rappresentanza del bel Paese. Ma non vi è riuscito. Con i felini Bersani non è fortunato: smacchiare il giaguaro, missione fallita; inseguire la pantera, chiamiamoli così, missione fallita. Provi, il povero Bersa a consolarsi a casa, in quel di Piacenza, con un gattino di peluche e una birretta! Ma il comportamento della sinistra, semplificando, PD e Sel, è stato schizofrenico. Perchè, dopo aver inseguito per circa cinquanta giorni il M5S, arrivato al secondo ostacolo da superare, con tempistica scandita da scadenze istituzionali, ovvero alla elezione del Presidente della Repubblica, ha cambiato completamente registro. M5S ha dato un nome forte e chiaro. Rompendo il patto preelettorale, Sel ha abbandonato il PD al suo difficile destino e ha abbracciato la candidatura, pure illustre di Rodotà, dimenticando che "pacta sunt servanda", come dicevano i latini. quindi, il PD, abbandonata la sponda sinistra del fiume, vira a destra. Offre la candidatura di Marini, non approda; vira a sinistra' sceglie Prodi e si incaglia, naufraga. Va a piangere al porto i suoi morti e Napolitano, presidente padre, accoglie il figliuol prodigo e si immola, immola la sua meritata pensione, il conquistato riposo all'estremo tentativo di soluzione che soluzione non è, ma compromesso ed inutile escamotage per sbucare da qualche parte. Ed è giusto e normale che sia così. Perche la schizofrenia non porta da nessuna parte.

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