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giovedì 25 giugno 2020

TORNA A CASA LASSIE, PARTE II

Uno per volta tutti i miei prodi tornano a casa da me: dopo il gatto in amore, smagrito e sporco, anche mio marito, ingrassato e soddisfatto. 





Soddisfatto di aver fatto un bellissimo giro in moto, rigorosamente in ITALIA, con gli amici Carletto ed Emiliano del Centrale, Brunelio, Nicandro, Giacomo e Giovanni (mi sfugge qualcuno).









I bikers venafrani, partiti domenica mattina, sono stati in tour enogastronomico al nord. Dopo aver sostato a Modena, patria, tra l'altro, dell'aceto balsamico, sono andati in quel di Brescia, nella zona del FRANCIACORTA, presso la tenuta BELLAVISTA (sul lago d'Iseo), poi hanno guadagnato il passo dello Stelvio che Claudio aveva già conquistato in bici qualche estate fa, e hanno proseguito per Merano e nella zona del Valdobbiane. 
Mi hano raccontato di panorami meravigliosi, risate in amicizia, mangiate abbondanti di prelibatezze italiane e brindisi di qualità con gli enologi Carlo ed Emiliano. 
Adesso Claudio è rientrato, si è immerso nel lavoro e mi ha chiesto ferrea dieta, mentre il gatto ha bisogno di assoluto riposo e menu ricostituente!
Cerchero' di accontentarli entrambi!

mercoledì 24 giugno 2020

TORNA A CASA LASSIE

Oggi è tornato a casa ESKERE, il mio bel  gatto treenne,
del cui allontanamento avevo dato notizia su Facebook.
Smagrito e sporco ma sano e salvo.
Credo che le gatte siano di nuovo in calore.
Per me si apre un tema, un dilemma: lo sterilizzo o no?
Sono ideologicamente contraria.
Per me le cose devono andare come vogliono andare. E così sia, in ogni caso (ma non sono certo una fatalista). A maggior ragione per gli animali che devono vivere liberi e seguire la loro natura, natura alla quale spesso noi umani poniamo limiti, nelle nostre vite e in quelle altrui.
Ma al contempo ho paura che ESKERE, nelle sue fughe amorose da casa, resti ferito o peggio.
Che fare? Vedremo. Dovrò indire un consiglio di famiglia. Anche perchè a me il gatto piace presente, in casa, affettuoso, coccolone, pulito, sicuro. Esigenze sicuramente egoistiche.

P.S. Eskere è un nome stranissimo che gli hanno imposto i miei figli, che lo adorano. In realtà, quando Constanza me lo regalò, credevamo fosse femmina e la chiamai vezzosamente DAISY. Qualche tempo dopo, un po' cresciuta e "gonfia", una visita approfondita di mio cognato Bruno ne rivelò la natura maschile. Io pensai di convertire Daisy in Desiderio, detto Desi, ma i ragazzi vollero chiamarlo Sghere o Skere o Eskere che viene dall'inglese gergale let's get, cioè dai, andiamo, facciamo, diamo.
Ed Eskere fu, anzi è!

martedì 23 giugno 2020

IL FUOCO INTERIORE

Tra tutti i vari immulogi che hanno sfilato in tv in questi mesi, molti a caccia di visibilità, quello che ho preferito è stato ALBERTO MANTOVANI.
Un professore, un medico, umano, umile, finanche caritatevole, pacato, che ha sempre espresso la propria opinione, intervistato più volte, in maniera competente ma anche garbata. Prevenzione e immunoterapia: le parole chiave del 2018 per il ...Alberto Mantovani - Wired Health 2020
Di recente ha scritto e pubblicato con MONDADORI IL FUOCO INTERIORE,
un testo scientifico ma di facile comprensione anche per i  non addetti ai lavori, dedicato alle infiammazioni che spesso ci affliggono. 
L'infiammazione, che può avere varia natura, dalla febbre, al rossore, al dolore, non è altro che la risposta "buona" del nostro organismo, del nostro sistema immunitario alle aggressioni esterne. 
Un fuoco che può talvolta dar fastidio di per sè e che non deve dilagare, affinchè la "difesa" non divenga più dannosa dell' "attacco". 

Il testo mi sembra interessante e forse lo leggerò (anche il titolo, "Fuoco interiore", suggerisce studi umanistici e romantici) ma  la mia riflessione odierna va alla figura del medico, una presenza importante nelle nostre vite, valido se preparato. 
Ma speciale se dotato anche di qualità come la bontà, la disponibilità, l'affabilità. 
Spesso invece i professoroni sono distanti e cattedratici, a volte vere macchine da soldi, asciutti e troppo veloci. 
In questi mesi tanti sono stati i professionisti interpellati  ma alcuni erano pieni di spocchia, evidentemente compiuciuti dal protagonismo che improvvisamente li aveva coinvolti (non faccio i nomi, facilmente intuibili). 

(L'infiammazione è un meccanismo tipico dell’immunità innata, che si instaura in presenza di agenti patogeni e di un danno tissutale di tipo chimico (veleni), fisico (traumi, radiazioni, alte o basse temperature) o biologico (virus, batteri). L’infiammazione consente di eliminare la causa che ne è alla base, riparare le lesioni ai tessuti e ristabilire la normale funzionalità dell’organismo grazie all’intervento di cellule difensive. L'infiammazione è un meccanismo di difesa che, in caso di infezioni e lesioni, ha l'obiettivo di localizzare ed eliminare l'agente nocivo e rimuovere i componenti danneggiati del tessuto promuovendo la guarigione. La risposta infiammatoria consiste in cambiamenti nel flusso sanguigno, aumento della permeabilità dei vasi sanguigni e la migrazione di fluidi, proteine ​​e globuli bianchi dalla circolazione al sito di danno tissutale. Una risposta infiammatoria che dura solo pochi giorni è chiamata infiammazione acuta, mentre una risposta di durata più lunga viene definita infiammazione cronica. L'infiammazione acuta provoca sintomi come mal di gola o il prurito di una puntura d'insetto, solitamente temporanei, che scompaiono quando la risposta infiammatoria è completata. In alcuni casi però l'infiammazione può causare danni, come la distruzione tissutale o una risposta infiammatoria prolungata e dannosa. Questo si verifica quando i meccanismi di regolazione della risposta infiammatoria sono difettosi o la capacità di eliminare l'agente nocivo è compromessa. Esempio può essere una reazione allergica, in cui un agente normalmente innocuo come il polline stimola l'infiammazione e le reazioni autoimmuni. Le cause che possono stimolare l'infiammazione includono microrganismi, agenti fisici, sostanze chimiche, risposte immunologiche inadeguate e morte dei tessuti. Agenti infettivi come virus e batteri sono alcuni degli stimoli più comuni di infiammazione: i primi agiscono distruggendo le cellule del corpo, i secondi rilasciando sostanze chiamate endotossine. Traumi fisici, ustioni, radiazioni e congelamento sono altre possibili cause di infiammazione, allo stesso modo di sostanze chimiche corrosive come acidi, alcali e agenti ossidanti. L'infiammazione può anche verificarsi in caso di perdita di flusso sanguigno nell'area. sintomi dell'infiammazione sono generalmente rossore, calore, dolore e gonfiore. Il rossore deriva dalla dilatazione dei piccoli vasi sanguigni nell'area della lesione. Il calore è causato dall'aumento del flusso sanguigno attraverso la zona interessata e viene sperimentato solo nelle parti esterne del corpo (pelle). La febbre è causata da mediatori chimici dell'infiammazione e aiuta l'aumento della temperatura. Il dolore è causato in parte dalla distorsione dei tessuti causata dal gonfiore, ma anche da alcuni mediatori chimici dell'infiammazione, come la bradichinina, la serotonina e le prostaglandine. Il gonfiore, chiamato edema, è causato prevalentemente dall'accumulo di liquidi all'esterno dei vasi sanguigni. Un'altra manifestazione di infiammazione è la perdita di funzione dell'area infiammata, che può derivare dal dolore che inibisce la mobilità o da un gonfiore grave che impedisce il movimento nella zona colpita. Durante il processo di guarigione, le cellule danneggiate in grado di proliferare si rigenerano. Alcune cellule, come quelle epiteliali, si rigenerano facilmente, mentre altre, come nel fegato, non proliferano ma possono farlo solo dopo che si è verificato un danno. Ancora altri tipi di cellule non sono in grado di rigenerarsi. Perché la rigenerazione abbia successo, è necessario che la struttura del tessuto sia abbastanza semplice da ricostruire. La riparazione, che si verifica quando il danno tissutale è sostanziale o la normale architettura del tessuto non può essere rigenerata correttamente, provoca la formazione di una cicatrice fibrosa. La formazione di pus (suppurazione) avviene quando l'agente che ha provocato l'infiammazione è difficile da eliminare. Il pus è un liquido viscoso costituito principalmente dall'infezione con batteri come lo stafilococco e lo streptococco. Una volta che il pus inizia a raccogliersi in un tessuto, viene circondato da una membrana, dando origine a una struttura chiamata ascesso. Poiché un ascesso è praticamente inaccessibile agli anticorpi e agli antibiotici, è molto difficile da trattare. A volte è necessaria un'incisione chirurgica per drenarla ed eliminarla. Alcuni ascessi, come le bolle, possono esplodere spontaneamente. La cavità ascessuale quindi collassa e il tessuto viene sostituito attraverso il processo di riparazione. Se l'agente che causa un'infiammazione non può essere eliminato, o se c'è qualche interferenza con il processo di guarigione, una risposta infiammatoria acuta diventare infiammazione cronica. Anche episodi ripetuti di infiammazione acuta possono provocare infiammazioni croniche. L'estensione fisica, la durata e gli effetti dell'infiammazione cronica variano a seconda della causa della lesione e della capacità dell'organismo di migliorare il danno. L'infiammazione cronica può essere causata da organismi infettivi che sono in grado di resistere alle difese dell'organismo e persistono nei tessuti per un periodo prolungato, come funghi, ma anche materiali come polvere di silice o schegge di metallo o di legno.Fonte Humanitas.it)



lunedì 22 giugno 2020

MOTO GP


Mentre io attendo alle faccende domestiche e allo studio, il mio eterno ragazzo è in gita in moto con altri simpatici zuzzurelloni.

Claudio e Brunelio infatti sono partiti ieri in moto alla volta di Modena. Lungo il percorso li hanno raggiunti Carletto ed Emiliano del Bar Centrale di Venafro ed altri amici appassionati di motociclismo. 
Dopo una rapida rinfrescata in hotel sono andati a cena in una vecchia "aceteria" (Modena è la patria dell'aceto balsamico) dove hanno mangiato ottima carne. 


Stamani hanno proseguito per la zona in cui si produce il  celebre FRANCIACORTA (che prende il nome dalla zona: La Franciacorta è una zona collinare situata tra Brescia e l'estremità meridionale del Lago d'Iseo, in Lombardia. È una delle zone italiane con più alta produzione di spumante. Fonte Wikipediae sono stati ospiti, grazie a Carlo ed Emiliano che ne smerciano in quantità nel loro bar-enoteca, della tenuta BELLAVISTA, sede della miglior cantina della famosa tipologia di  spumante  in provincia di Brescia. Vicinissimo il lago d'ISEO Cosa fare sul lago d'Iseo in estate - Brescia Tourismdel quale si gode bella vista dalla tenuta, da questa circostanza il nome. 
Dopo questa seconda pausa, i centauri proseguono il loro bel viaggio eno-gastro-motociclistico per il passo dello Stelvio
Li seguirò col pensiero... aspettando che la prossima volta Petrecca porti me! 






SI PARTE



...intanto io non mi perdo d'animo. Mi sto attrezzando per il sushi!
Ma di questo scriverò... nelle prossime puntate. 

IL CORREDO



Il corredo della sposa è una di quelle cose che non si usa più. 
E a giusta ragione. Le tradizioni cambiano in base ai tempi e alle esigenze. 
Prima le donne stavano in casa e avevano ore per cucire, ricamare, fare il tombolo, l'uncinetto, la calza, ...

Avevano tempo di lavare cose delicate a mano, di stirare lenzuola di lino e pizzo. Adesso si corre. Non si ha tempo a disposizione e la biancheria di casa deve essere fresca, pratica, leggera, allegra colorata, si deve lavare facilmente in lavatrice e possibilmente non stirare. 

Tutte queste cose moderne le uso volentieri anch'io, ma a volte mi lascio prendere dalla nostalgia e dal romanticismo. 
Questa mattina ho "cambiato il letto" e ho messo delle lenzuola candide che 25 anni fa ho fatto io stessa, in occasione dell'imminente matrimonio.
Perchè ai miei tempi (ma soprattutto prima), le "brave ragazze" si preparavano il corredo a mano. 
Io ho sempre studiato e scritto. Ho cucinato zero e ricamato poco, ma qualcosa la so fare, avendo avuto l'esempio di mamma che ha le mani d'oro, le mani di fata e mi ha fatto tante cose belle (spesso mai usate).






Mi ha insegnato però a lavorare ai ferri, a fare l'uncinetto, l'orlo a punto a giorno, il mezzo punto e qualche ricamino più semplice. 
LE LENZUOLA CHE HO FATTO IO SONO IN PENDANT COL LETTO DI NONNA GIUDITTA, NICHELIO E OTTONE, PUTTINI E ROSE

GIGLIUCCIO E UNCINETTO TIPO FILET
UNA TRINA ALL'UNCINETTO FATTA DA TANTI PICCOLI PEZZI A MAGLIA BASSA
UNITI DA TRAVETTE, UN ESERCIZIO DI PAZIENZA PER LE FUTURE SPOSE. FATTA DA ME!
(ADESSO ADORNA LA TENDA A PACCHETTO DI UN PICCOLO BAGNO)

Ebbene, stamattina ho messo al letto queste candide lenzuola  per le quali ho fatto  gli entredeux (per intenderci i ntramiez, i tramezzi) all'uncinetto tipo filet scegliendo disegni di fiori e puttini Risultati immagini per puttiniche richiamassero il letto antico di nonna Giuditta che avevo scelto per me. Carino. Finchè il lavoro non riprende a pieno ritmo, si può fare!

AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA

Oggi ho una cara amica a pranzo. Lei deve fare una piccola pausa dal lavoro. Pietro farà il suo break durante lo studio e Claudietto invece... mangerà pranzo per colazione. 
Ho deciso di fare una cosa leggera ma spero gustosa e nutriente: il cous cous. 
D'inverno lo preparo come da tradizione con brodo di carne e verdure, bello caldo. Cuscus - WikipediaOggi invece lo servirò in versione estiva, come un'insalatona. 
Si può condire in vario modo secondo i gusti. Io l'ho preparato con ceci, tonno, pomodorini, cipolline, olive nere, semi di sesamo, sale e olio. Dopo aver mescolato per bene l'ho messo a raffreddare in frigo e sono tornata alle mie carte e al lavoro on line (che mi piace moltissimo e mi fa sentire più libera).



Spero piaccia. 
Il bello di stare con un'amica vera, anche non non ci si vede da tempo, è trovarsi subito bene, senza formalità, cominciare a parlare come se si fosse interrotto un discorso solo il giorno prima, è capirsi senza troppe parole. Questa confidenza c'è solo con le vecchie compagne di scuola, con le amiche di vecchia data o con le nuove con le quali si crea un feeling speciale.

La preparazione del piatto è stata veloce con la compagnia della TV, tra cose serie come tg, aggiornamento politico, attualità e cose, come i programmi di cucina di Benedetta Rossi che dà sempre buoni consigli, facili da seguire (canale 33 del digitale terrestre). 



 Il clima, di nuovo, improvvisamente freddo, ci dà una pausa, gradita. Mi fa piacere. È ancora un po' inverno, l'estate, la vita, pu...