Qualche settimana fa, durante il lockdown, meglio, il confinamento, ho scritto il post COMPRARE ITALIANO e ho notato che è stato il più visualizzato di sempre (1187 visualizzazioni ad oggi, in crescendo), quindi ho compreso che argomenti più seri, in maniera imprevista, interessano di più rispetto alle ricette di cucina, le pagine di diario, seppure divertenti, e le considerazioni personali. Allora ho scritto sull'IMU-ICI, sull'invalidità civile, sulla politica, sull'indennità d'accompagnamento e così via.
Tornando al COMPRARE ITALIANO, è bene approfondire. (Lungi da me atteggiamenti salviniani).
L'Italia è uno dei principali paesi manifatturieri ed esportatori. Attualmente, vista la congiuntura economica mondiale, le nostre esportazioni sono crollate e continueranno a diminuire.
Per questo è essenziale che in questo periodo, potendo effettuare acquisti, le nostre attenzioni siano rivolte al prodotti italiani piuttosto che stranieri.
Questo comportamento, quest'idea mi sa dell'autarchia mussoliniana del periodo fascista, ma il fine giustifica i mezzi.
Dunque, dobbiamo informarci e acquistare italiano. La ricerca di beni nostrani puri è difficile.
Molte ditte hanno delocalizzato la produzione all'estero, oppure alcuni famosissimi marchi, un tempo manifesto dell'italianità (Birra Peroni), sono stati acquistati da multinazionali straniere, ma bisogna provarci.
Ho fatto una piccola ricerca:
SUPERMERCATI ITALIANI
Margherita, SELEX, COOP, BENNET, BIG STORE, CONAD, CRAI, DECO', DIMEGLIO, EATALY, ESSELUNGA, EUROSPIN, IPER, MD, SD, SIDIS, SISA, SIGMA, TIGROS
STRANIERI DA EVITARE:
LIDL, ALDI (tedeschi),
AUCHAN, CARREFOUR (francesi)
(E' DAVVERO DIFFICILE TROVARE PRODOTTI ITALIANI PURI. TANTISSIMI MARCHI IMPORTANTISSIMI, SIMBOLO, SONO PASSATI IN MANO STRANIERA, AD ESEMPIO LA BIRRA Peroni, finora la mia preferita, prima alla Danone, poi a un gruppo tedesco, adesso ad uno giapponese).
Comunque, salvo errori ed omissioni:
BIRRE ITALIANE, BARILLA, BAULI, CAMPARI, CIRIO, COLUSSI, DIVELLA, MARTINI, DE CECCO, LA MOLISANA, ZUCCHERIFICI ITALIANI, FERRERO (NUTELLA), PARMIGIANO REGGIANO, GRANA PADANO, ...
NUMEROSI I MARCHI ITALIANI PASSATI IN MANI STRANIERE:
PARMALAT, PERUGINA, PERONI, FIORUCCI, GANCIA, STAR, OLI SASSO, CARAPELLI, BERTOLLI, CHIANTI CLASSICO, PHILADELPHIA, SOTTILETTE, SPRITE (E' DI COCA COLA), DANONE, ALGIDA (E' DI UNILEVER, BUITONI (E' DI NESTLE'), CALVE', DETERSIVI COCCOLINO, CIF, ...
Ora una riflessione nasce spontanea.
Al di là del profilo economico.
Se un giapponese produce olio in Toscana, a cosa bada? Al profitto o a fare un olio toscano di qualità?
Marchi italiani di abbigliamento
L'Italia è uno dei principali paesi manifatturieri ed esportatori. Attualmente, vista la congiuntura economica mondiale, le nostre esportazioni sono crollate e continueranno a diminuire.
Per questo è essenziale che in questo periodo, potendo effettuare acquisti, le nostre attenzioni siano rivolte al prodotti italiani piuttosto che stranieri.
Questo comportamento, quest'idea mi sa dell'autarchia mussoliniana del periodo fascista, ma il fine giustifica i mezzi.
Dunque, dobbiamo informarci e acquistare italiano. La ricerca di beni nostrani puri è difficile.
Molte ditte hanno delocalizzato la produzione all'estero, oppure alcuni famosissimi marchi, un tempo manifesto dell'italianità (Birra Peroni), sono stati acquistati da multinazionali straniere, ma bisogna provarci.
Ho fatto una piccola ricerca:
SUPERMERCATI ITALIANI
Margherita, SELEX, COOP, BENNET, BIG STORE, CONAD, CRAI, DECO', DIMEGLIO, EATALY, ESSELUNGA, EUROSPIN, IPER, MD, SD, SIDIS, SISA, SIGMA, TIGROS
STRANIERI DA EVITARE:
LIDL, ALDI (tedeschi),
AUCHAN, CARREFOUR (francesi)
PRODOTTI ALIMENTARI ITALIANI
(E' DAVVERO DIFFICILE TROVARE PRODOTTI ITALIANI PURI. TANTISSIMI MARCHI IMPORTANTISSIMI, SIMBOLO, SONO PASSATI IN MANO STRANIERA, AD ESEMPIO LA BIRRA Peroni, finora la mia preferita, prima alla Danone, poi a un gruppo tedesco, adesso ad uno giapponese).
Comunque, salvo errori ed omissioni:
BIRRE ITALIANE, BARILLA, BAULI, CAMPARI, CIRIO, COLUSSI, DIVELLA, MARTINI, DE CECCO, LA MOLISANA, ZUCCHERIFICI ITALIANI, FERRERO (NUTELLA), PARMIGIANO REGGIANO, GRANA PADANO, ...
NUMEROSI I MARCHI ITALIANI PASSATI IN MANI STRANIERE:
PARMALAT, PERUGINA, PERONI, FIORUCCI, GANCIA, STAR, OLI SASSO, CARAPELLI, BERTOLLI, CHIANTI CLASSICO, PHILADELPHIA, SOTTILETTE, SPRITE (E' DI COCA COLA), DANONE, ALGIDA (E' DI UNILEVER, BUITONI (E' DI NESTLE'), CALVE', DETERSIVI COCCOLINO, CIF, ...
Ora una riflessione nasce spontanea.
Al di là del profilo economico.
Se un giapponese produce olio in Toscana, a cosa bada? Al profitto o a fare un olio toscano di qualità?
Marchi italiani di abbigliamento
Dolce & Gabbana. Fondata nel 1985 a Legnano da Domenico Dolce e Stefano Gabbana
OVS. Fondata nel 1972 a Padova
- Gruppo Benetton. Fondato nel 1965 a Ponzano Veneto da Luciano Benetton
- Max Mara Fashion Group
- Ferragamo
- Gruppo OTB
- Il gruppo Calzedonia
Armani
- Gucci. Casa d'alta moda fondata nel 1921 a Firenze
- Prada. Fondata nel 1912 a Milano
- Geox. Fondata nel 1995 a Treviso...
(Un rilievo, che mi rammarica, sono tutti marchi fondati al nord)
MARCHI ITALIANI DI CALZATURE
- Melluso
- Salvatore Ferragamo
- Tod's
- Fratelli Rossetti
- Dolce & Gabbana...
MARCHI IITALIANI ARTICOLI SPORTIVI:
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