Un San Nicandro senza alcun festeggiamento.
Tra poco uscirò con la mia vespetta e andrò come di consueto a dire uan preghiera al convento, una preghiera che per me ha il valore di un raccoglimento, di una meditazione.
Poi andrò alla fiera o al mercato, quello che troverò.
... (qualche ora dopo)
Delusissima, arrivata alle Poste, ho scoperto che non c'era nè il mercato consueto del mercoledì -pur ripreso nella fase 3-, nè la fiera e onestamente non ne comprendo il motivo.
Se la settimana scorsa c'è stato il mercato, non poteva essere autorizzato anche per oggi?
Sono arrivata al convento. Ho dovuto parcheggiare la vespa nei pressi della casa di Fremmete. Era tutto bloccato da gard rail, polizia e protezione civile. Ho proseguito a piedi. Pochissima gente (mascherata) andava e veniva. Nel piazzale erano allocate sedie vuote ben distanziate
e si faceva la fila per entrare in gruppetti di 4-5 nella basilica. Sono entrata. Poche persone anche all'interno.
Il tempo di una preghiera, di una riflessione e sono uscita.
Ho incontrato qualche amico con cui ha fatto due chiacchiere e ho commentato che le misure di "sicurezza" decise sono difficilmente comprensibili. Ieri le statue sono state portate nel silenzio generale, in un camion della Protezione Civile, dall'Annunziata all Convento. Pare che domani si ripeterà il percorso all'inverso, senza alcuna pompa, senza alcun segno di partecipazione popolare. Va bene la sicurezza, ma l'esagerazione no.
Le attività sono riprese ovunque, oggi sono stati fatti gli esami di maturità, hanno riaperto negozi, bar, ristoranti, spiagge e musei.
I ragazzi si affollano ogni sera davanti ai locali.
Quindi? Cosa ha stabilito il Governo centrale?
"Misure anti-Covid. Processioni religiose: ecco come potranno svolgersi
Le processioni. Una nota del Ministero dell’Interno. Le regole
“Il Comitato tecnico scientifico (Cts, ndr) richiama, anche per i riti religiosi che prevedono una processione all’esterno di strutture ecclesiastiche e luoghi di culto – ferme restando l’adozione delle misure relative al distanziamento fisico, all’uso delle mascherine e all’osservanza della corretta ‘etichetta respiratoria’ e delle altre misure igienico-sanitarie come il lavaggio frequente delle mani – il rigoroso rispetto delle misure precauzionali al fine di evitare ogni tipo di aggregazione o assembramento dei fedeli”.
Lo riporta la risposta del ministero dell’Interno al quesito posto dalla Segreteria generale della Cei, in relazione alla possibilità di “tornare a riappropriarsi di alcune devozioni popolari, che toccano la sensibilità di fede del popolo”, come la tradizionale processione del Corpus Domini. (Fonte www.avvenire.it).
Pare però che il nostro Vescovo, Mons. Cibotti, abbia disposto diversamente ma forse autorità religiose e autorità politiche in accordo avrebbero potuto concedere qualcosa di più in un momento di massimo smarrimento, di difficoltà, in cui le persone hanno bisogno di qualche certezza o almeno di qualche rassicurazione.
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