Scrivere mi piace tanto e a volte mi prende la mano.
Il blog è un mezzo veloce e free di esercitare questa mia passione e forse mi sottrae a scritti "più seri", più impegnati, più faticosi.
Scrivere un libro è oneroso, è una fatica fisica e mentale, è un parto dell'anima perchè ci si mette tutto se stesso. Quando poi il libro è finito si è solo a meno di metà dell'opera perchè bisogna correggere, rivedere le bozze mille volte, una volta per la punteggiatura, una per la consecutio temporum, ... e così via.
Poi bisogna inviare il testo a un editor (a pagamento), a vari editori e/o a concorsi letterari. Insomma, è bello ma non è semplice e non sempre dà il riscontro sperato.
Con blog è diverso, si pensa, si vive, si scrive, si rilegge, si mette qualche foto ad effetto, si cerca un titolo efficace e si pubblica. Poi si condivide, se si vuole, sui social, si tagga, si hanno veloci riscontri di gradimento, commenti, likes e si aggiusta il tiro.
Scrivere su questo piccolo blog, tutto mio, creato senza l'assistenza di un tecnico informatico, su una piattaforma gratuita, molto fai-da-te, è più semplice e immediato e mi piace.
Spesso guardo le statistiche e resto sorpresa e compiaciuta:
66.698 ad oggi.
36.936 in Italia, 1.911 in Germania, 1977 in Francia. Visualizzazioni perfino in Polonia, Irlanda e -addirittura- 11.553 negli Stati Uniti.
In sostanza credo che alla gente piaccia leggere cose brevi, leggere, stilettate, non lunghi romanzi come usava una volta, pensieri, filosofia di vita in pillole, episodi di vita quotidiana, ricette, pagine di diario di persone comuni, riflessioni, sentimenti, problemi nei quali riconoscersi. E sia!
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