LIFE STYLE BENESSEREBELLESSERE AVVOCATOAMICO VIAGGI CUCINA MAMMA+FIGLI SCRITTURA LIBRIITALIAN STYLE

venerdì 31 gennaio 2020

UOMINI E NO


Anche Venafro ha celebrato ieri, senza retorica, la Giornata della Memoria, con l'evento intitolato Uomini e no, organizzato dall'associazione culturale Venus Verticordia. L'incontro si è tenuto, nel pomeriggio, nella suggestiva cornice del Castello Pandone
IL CASTELLO
Si è parlato dell'Olocausto, degli atti eroici di alcuni cittadini, dell’indifferenza di altri e della necessità di una memoria vigile. 

L’evento, patrocinato dal Comune di Venafro e  dal MIBACT, è stato realizzato in collaborazione con il Polo Museale del Molise, che ha offerto ospitalitàe con l’Istituto Omnicomprensivo “A. Giordano”. 
Hanno partecipato attivamente i ragazzi delle ultime classi del liceo, leggendo brani letterari sul tema, ragazzi accompagnati dalla preside Carmela Concilio e dai professori, tra cui Donata Caggiano, insegnante di storia e filosofia e presidente onorario di Venus.
Importanti gli ospiti presenti introdotti e intervistati da Maria Assunta Prezioso e Roccio Viccione: Nico Pirozzi, giornalista per le pagine culturali de Il Mattino, scrittore e saggista più volte occupatosi della storia della Shoah, il regista Luca Gianfrancesco, autore del docufilm Terra Bruciata incentrato sull’eccidio nazista di Conca della Campania e sulle stragi compiute dai nazisti in Terra di Lavoro, premiato in diversi festival cinematografici in Italia e all’estero, e Roberto Modiano, rappresentante della comunità ebraica partenopea e figlio di uno degli ebrei messi in salvo a Tora, in provincia di Caserta, grazie all'azione eroica della popolazione locale che ebbe il coraggio di tenere nascosti gli ebrei ivi rifugiati e di non "mercanteggiarli" con i propri cari, neanche in occasione dei rastrellamenti tedeschi.
 




 
Al termine dell'incontro è stata possibile, per chi ha voluto, anche una visita all'interessante Museo Winterline, in Palazzo de Utris, curato dal dott. Luciano Bucci

TELEVISIONE III

Una delle cose più rilevanti nel corso dell'evoluzione della tv è l'incidenza della pubblicità, sempre più invadente, invasiva, massiccia. Anche nei programmi Rai dei primordi c'era, ma era ridotta all'osso e inserita nel Carosello. Con la diffusione delle televisioni private a livello nazionale, la trasmissione di pubblicità  è aumentata e dismisura. 
La tv, prima esclusivamente mezzo di diffusione di cultura, informazione e intrattenimento, è divenuta affare, nelle mani di pochi imprenditori, da Berlusconi a Cairo in Italia, da Murdoch a Bollorè all'estero, che ne hanno fatto impresa da miliardi. 
Accanto alle televisioni pubbliche e private, hanno iniziato a trasmettere anche le cosidette le PAY TV, ovvero quelle in cui il telespettatore deve pagare un canone mensile per avervi accesso. (La Pay TV è un’emittente televisiva, i cui programmi sono accessibili solamente attraverso il pagamento di una somma di denaro al provider. Parliamo quindi di abbonamenti TV a pagamento. Questa si divide principalmente tra pay-tv satellitare e digitale terrestre, ma puoi anche optare per le offerte che ti consentono di vedere la TV in streaming e on-demand tramite le apposite piattaforme web. I mezzi che puoi utilizzare, oggi, sono sempre di più e includono PC, smartphone, tablet e smart TV. FONTE WWW.FACILE.IT).
In Italia ha iniziato TELE+ e ha proseguito STREAM TV, hanno continuato SKY, DAZN, MEDIASET PREMIUM, DAHLIA TV, DAZN, NETFLIX e altre.
Lo spettatore fruisce  e subisce, con megaschermo, smart tv, decoder e telecomando alla mano. 
L'offerta ormai è vastissima. 
Ogni giorno e in ogni momento, è possibile vedere film e serie (famosissime come GOMORRA, SUBURRA, La casa di carta, Romanzo criminale, Chernobyl, Il trono di spade, The new Pope, ...), reality e sport. Ci sono gli strumenti dello streaming e dell'on demand che io, e quelli come me, faticano a capire e a manovrare, mentre i tecnologici e i ragazzi come i miei figli, generazione di sdraiati (cfr. GLI SDRAIATI di MICHELE SERRA) sono bravissimi. 
Grande cambiamento comunque anche nei contenuti, sempre più disinibiti e quasi diseducativi (almeno così si sarebbe detto ai miei tempi). 
Dal tubo a raggi catodici, all'analogico al digitale terrestre, dal bianco o e nero al colore ad alta definizione (grazie ai mega pixel), dall'antenna alla parabola, dalla tv di stato a quella commerciale alla PAY TV, segno del cambiamento dei tempi e della società, come evolverà ancora la TELEVISIONE (dopo che VIDEO KILLED THE RADIO STAR - THE BUGGLES)?
PAOLO SOTTOCORONA METEO LA7



giovedì 30 gennaio 2020

YOGA PER TUTTI


Pratico yoga dal 1993, quando venne introdotto a Venafro da Edoardo Granone. 

I venafrani accolsero curiosi e scettici al tempo stesso. Molti decisero di frequentare i corsi, giovani e anziani, coniugi, gruppi di amici, "malati" e doloranti vari in cerca di guarigione.

La sala yoga gestita da Edoardo si trovava nella mansarda di un palazzo in via Santa Ormisda. Era un ambiente ovattato e accogliente, caldo, illuminato da luci soffuse, rivestito da una morbida moquette rosa antico, con paraventi nel fondo utilizzati come spogliatoi. Nello studiolo e in corridoio erano appese ai muri le foto di Edoardo giovane  che praticava in varie posizioni, più o meno complesse. 
Edoardo era alto e sottile, aveva la barba e  i capelli straordinariamente neri per la sua età. Mi pare fumasse la pipa e vestisse sempre di bianco. Nel suo studio si facevano quattro chiacchiere prima o dopo ogni seduta. Dava consigli, raccoglieva confidenze e aveva idee forti, sulla società, sulle convenzioni, sulla religione e sulla politica.
Poi mi sono sposata, ho avuto tre figli, l'uno dietro l'altro, e non ho frequentato più. Ho tentato di riprendere nel 2003, ma i bimbi erano ancora troppo piccoli e ho interrotto di nuovo. Ma da qualche anno ho sentito l'esigenza di ricominciare. Ho cercato su Facebook qualcuno che facesse yoga nella vicinanze e ho trovato diverse opportunità.
Ho conosciuto Raffaella Corte, Lila Lila Yoga, con la quale ho fatto due seminari molto interessanti sui chakra ( corpo sottile nei quali è ritenuta risiedere latente l'energia. Fonte WIKIPEDIA) a Ischia, località Sorgeto,
PANORAMA DAL GIARDINO DELL'HOTEL
e alcune giornate di yoga in acqua a Suio presso il Parco termale di Sant'Egidio. Ho conosciuto persone interessanti come Minuccia, che ci offriva le sue tisane (con la quale ho condiviso anche una meditazione camminata al Monte di  Gianola, vista mare), Francesca, Paolo, Marzia, Giuseppina Nappi, Veronica (una bellissima sosia di Julia Roberts), Candido, la vitalissima Imma, il dottore Ferdinando ed altri ancora.
Poi ho conosciuto Teresa Caporale, Charanjeet Kaur, con la quale faccio yoga al mattino presto in spiaggia quando sono al mare a Scauri.
E a Venafro ho praticato con Diego, Maria Luisa Giordano e Salvatore Cutone.
Dallo scorso settembre, pratico yoga presso l'associazione culturale CTA MUSICAL, con Patrizia Antonelli, discepola di Edoardo, mio primo maestro e di Amadio Bianchi, guru internazionale dello yoga e dell'Ayuveda. 
Patrizia è bravissima, ispirata e preparata e il suo corso è molto seguito. Ma cos'è lo yoga? Difficile dare una definizione univoca. Il web suggerisce che:
Con il sostantivo sanscrito Yoga ... nella terminologia delle religioni originarie dell'India si indicano le pratiche ascetiche e meditative. Non specifico di alcuna particolare tradizione hindu, lo Yoga è stato principalmente inteso come mezzo di realizzazione e salvezza spirituale, quindi variamente interpretato e disciplinato a seconda della scuola.Tale termine sanscrito, con significato analogo, viene utilizzato anche in ambito buddhista e giainista. ... In epoca molto più recente, si è cercato di diffondere lo Yoga anche nel mondo occidentale. Fonte WikipediaNel linguaggio corrente con "yoga" si intende il più delle volte un variegato insieme di attività che spesso poco hanno a che fare con lo Yoga tradizionale, attività che comprendono ginnastiche del corpo e della respirazione, discipline psicofisiche finalizzate alla meditazione o al rilassamento, tecniche miste che unirebbero lo Yoga con tradizioni lontane, eccetera. Si è dunque assistito a tutto un proliferare di pseudo branche dello Yoga e di maestri proclamatisi tali senza l'appartenenza a un lignaggio. Ibidem. 
(Lo yoga è sinonimo di benessere e silenzio, concentrazione ed elevazione spirituale, ma può anche essere praticato in modo più energico e dinamico. Sono infatti diversi i tipi di yoga, adatti a tutte le età e molto apprezzati per le numerose virtù e i benefici sul corpo e sullo spirito. Lo yoga non è una semplice  ginnastica, questa disciplina millenaria considera l’uomo nella sua globalità: praticare lo yoga, infatti, non fa bene solo al fisico, ma aiuta anche a trovare l’armonia corpo-mente. Fonte web Melarossa/Fitness).
Esistono vari tipi di yoga. I più diffusi sono l'Hatha yoga, legato alla forma più antica, incentrato sul tentativo di collegare corpo e mente, il Bikram Yoga, spesso chiamato hot yoga l'Ashtanga Yoga, un tipo di yoga più dinamico, il Vinyasa Yogauno stile incentrato sul flow o flusso, il Power Yoga, simile all’Ashtanga yoga, il  Kundalini Yoga, centrato sul chakra della radice, alla base della colonna vertebrale, l' Iyenger Yoga, lo Yin Yoga che lavora sui tessuti connettivi, ed altri ancora. 
Ognuno deve scegliere quello più adatto a sé, anche in base alla possibilità offerte nel posto in cui si vive (in provincia poche ma ugualmente soddisfacenti).  
Io vado una sola volta la settimana per mancanza di tempo, ma cerco di fare 5-6 ripetizioni del saluto al sole ogni mattina. Risultati immagini per saluto al sole imm
In sostanza lo yoga è una disciplina vasta e varia, che prevede tecniche fisiche, di rilassamento, di respirazione e di meditazione che aiutano a prendere coscienza del proprio corpo, a mantenerlo elastico e funzionale, ovvero sano, che inducono alla consapevolezza e all'equilibrio psicofisico. 
Lo yoga calma, rilassa, rende presenti a sé, in sostanza FA BENERisultati immagini per yoga asana
Dunque buon yoga a tutti!




SCAMBI MADRE FIGLIO

Pietro e io, per vincere gli effetti della forzata lontananza (lui  frequenta l'Università a Napoli e vive lì), abbiamo deciso di fare una sorta di scambio: ogni mese lui mi consiglia l'ascolto di un disco di uno dei suoi beniamini, per lo più rapper (il rapper, dall'inglese, è colui che parla in maniera discorsiva velocemente cantando, chi fa una sorta di oratoria musicale, fonte web), e io consiglio a lui la lettura di un libro
Poi ci confrontiamo, ne parliamo, esprimiamo i nostri pareri sull'uno e sull'altro, che, anche se contrastanti, sono un arricchimento reciproco, un modo per conoscerci meglio, per capirci l'un l'altra, oltre gli schemi parentali, l'affetto e il salto generazionale (quando ho avuto Pietro avevo poco più di 31 anni). 

Il primo libro che ho consigliato è stato Il giovane Holden di Salinger (Il giovane Holden (The catcher in the rye nel titolo originale) è il romanzo più celebre di Jerome D. Salinger (1919-2010), uno scrittore americano eccezionalmente schivo (visse infatti buona parte della sua vita completamente ritirato, rifiutando gran parte dei contatti con il mondo), oggi considerato uno dei più importanti autori americani del ventesimo secolo. Il giovane Holden, pubblicato nel 1951 e tradotto in Italia per la prima volta nel 1961, è ormai un “long-seller”, cioè un libro che continua ad avere buone vendite malgrado il passare degli anni, ed è considerato un classico novecentesco della letteratura giovanile. Al suo interno vengano trattati temi come la solitudine, il cinismo, l’ipocrisia e la difficoltà di affrontare il mondo, che fanno ricondurre quest’opera al genere del “romanzo di formazione”. Fonte www.libraryweschool.com),  un vero e proprio romanzo di formazione, credo molto adatto alla sua età e al momento che vive.  Poi ho suggerito Innamoramento e amore di Francesco Alberoni, un cult  ai miei tempi, un saggio di sociologia del 1979, utile all'educazione sentimentale perché parla di innamoramento e amore appunto e spiega che l'innamoramento è uno "stato nascente", che colpisce quando si è pronti a cambiare.
Inoltre gli ho regalato uno dei capolavori di Agatha Christie, la mia giallista preferita, classica,  Dieci piccoli indiani, un libro che è una genialata. 

Lui invece mi ha consigliato per primo Mezzanotte di Ghemon, pseudonimo di Giovanni Luca Picariello, rapper avellinese del 1982, che nel disco affronta il tema della forte depressione che lo ha fatto soffrire per un lungo periodo e che ha vinto grazie a cure e farmaci. Nonostante la serietà del tema e l'empatia verso l'argomento (quale scrittore, anzi poeta non è un po' depresso?), non ne ho amato la sonorità che definirei, da incompetente totale in materia quale sono, un po' acida. 
Il secondo compito a casa (ma anche in macchina e a studio) che ho dovuto fare è stato l'ascolto di Io degradabile di Willie Peyote, che affronta il tema del tempo, caro a pensatori, filofofi, poeti, scrittori e del consumismo
Si tratta di cantanti che io non conoscevo affatto, in quanto estremamente moderni, di rapper italiani, in linea con le nuove tendenze internazionali. 
Per me questo tipo di musica è una novità, ma ho cercato di ascoltare più volte, di abituarmi a un tipo di sonorità diversa,  ho letto le biografe degli autori e ho studiato i testi. 
Insomma una cosa seria. 
Cosa non si fa per i figli!

mercoledì 29 gennaio 2020

MOLISE E'

Risultati immagini per molise è rassegnaSono stata invitatata a partecipare a MOLISE E', prima rassegna e concorso nazionale itinerante, che raccoglierà una serie di eventi nei maggiori centri del Molise.
Parteciperò senz'altro col mio ultimo libro di poesie, l'ottavo, di imminente uscita, perchè mi sembra una iniziativa lodevole per la promozione delle arti  nel nostro territorio, spesso trascurato e dimenticato.
Da quanto in un film comico di Zalone fu detto che il Molise (esiste o) non esiste, o qualcosa del genere, c'è una riscossa, uno sollevato spirito popolare che mira a contrastare l'assunto secondo cui la nostra sarebbe una sorta di regione fantasma. Basta pensare ad esempio all'antologia per autori vari, pubblicata da L'Erudita di Giulio Perrone Editore di Roma, Cartoline dal Molise, Regione che forse esiste, curata da Francesco Giampietri (cui ho partecipato con due brani isu "mio" Verlasce, in italiano e in vernacolo.
Il Molise è senz'altro una regione piccola, con un'economia in difficoltà, ma con bellezze naturali ed artistiche da difendere, propagandare ed esporre.
La rassegna MOLISE E', organizzata da Gabriella Marinelli ed Emilia Petrolini, intende provarci e si presenta così: "La Rassegna e il Concorso sono dedicati al Molise per la valorizzazione dell'offerta culturale, l'incentivazine delle sinergie tra operatori culturali, la comunicazione, la conoscenza e lo sviluppoo del territorio molisano. Avranno la durata di un anno e saranno organizzati su Eventi itineranti nei maggiori Centri Culturali del Molise. Gli Eventi si svolgeranno in luoghi prestigiosi e saranno animati dalla presenza di scrittori, editori, giornalisti, personaggi della cultura e dello spettacolo. Alla Rassegna e al Concorso potranno partecipare gli autori residenti in ambito nazionale che iscriveranno le loro opere entro il 20 Marzo 2020."
Regolamento e scheda di partecipazione sono on line.

martedì 28 gennaio 2020

DONNE E SOCIAL

Ieri guardando INSTAGRAM ho visto la foto di una conoscente che mi ha molto colpita. Questa donna è più grande di me, è sposata, è mamma, è nonna, è vistosamente "rifatta" (niente di male, non sono affatto contraria, sono scelte personali, ognuno deve sentirsi bene con se stesso), è benestante se non ricca, non lavora. 
Bene, era in una posa a dir poco disdicevole secondo il mio parere. Ammiccante, a gambe scoperte, con un mega visone buttato addosso. 
Non è un caso isolato. Ci sono tante donne  che si espongono quotidianamente sui social in pose eccessive, discinte, allusive, mettendo in mostra gambe, seno o sedere, labbra duckface, per dirla in modo più elegante. 
Credo che quasi a tutti piaccia apparire, apparire al meglio, pubblicare qualche foto in posa, dare la migliore impressione di sè. In questa società così liquida, dominata dai social e dall'immagine sembra quasi che se non si posta non si esiste, dunque un po' di esibizionismo mediatico è perfettamente comprensibile: c'è chi si limita a scrivere qualche post su Facebook, chi ha più accounts, chi pubblica foto o le cosiddette storie. Ci sono poi i riservati, e ne conosco molti, oppure i finti riservati, quelli che non pubblicano niente ma sanno e vedono tutto, non commentano ma amano sapere i fatti degli altri, quelli presenti sui social con pseudonimi, insomma, giustamente, a ognuno il suo, ma comunque trovo disdicevole l'eccesso che come sempre storpia. 
Non ritengo serio e corretto che una moglie e una madre di famiglia si esponga così. Mi sembra una grande mancanza di rispetto nei confronti dei propri familiari. Una foto in costume d'estate ci sta. Ma mostrare le proprie forme ogni giorno, senza motivo, assumere pose provocanti non fa che scatenare commenti maschili, pensieri di dubbio gusto e tentativi di avvicinamento. 
Un po' di misura non guasterebbe anche  perchè non siamo attrici, modelle, influencer, soubrette, non lavoriamo con la nostra immagine e l'esposizione mediatica andrebbe dosata. 

lunedì 27 gennaio 2020

ESPERIMENTI IN CUCINA III

Oggi è domenica dunque pranzo speciale. Mi sono lasciata ispirare da un piatto che ho assaggiato e  apprezzato al cenone di Capodanno all'Hotel Dora (andare al Dora è una garanzia, si mangia sempre benissimo: "Gli chef, Pino Marino e Adriano Cozzolino,propongono, infatti, le migliori specialità della cucina molisana che vengono realizzate utilizzando gli ingredienti locali, freschi e genuini. Fiore all'occhiello dell'intera struttura è rappresentata dall'attenzione che da sempre viene dedicata all'attività di ristorazione.Le antiche tradizioni gastronomiche del posto vengono rivisitate e valorizzate dagli chef.I sapori della cucina molisana sono fondati infatti su piatti semplici, dove predominano la fantasia e la sapienza nella scelta degli ingredienti". Fonte www.hoteldora.it): rotoli di sfoglia alla salsa Mornay.
Non chiedo mai le ricette, cerco di capire gli ingredienti e rielaboro a modo mio. 
Ieri ho comprato l'occorrente e ho riposto. Stamattina, scesa in cucina, mi sono accorta di aver sbagliato: anzicché prendere la sfoglia da lessare preventivamente (poi l'avrei scolata, agiata su un piano, farcita con mozzarella e cotto, tagliata a fette tanto da avere dei rotoli, ricoperta di salsa e infornata), avevo comprato la sfoglia trattata o forse precotta, insomma una sfoglia che non andava lessata. Non avrei certo potuto farcirla e ridurre in rotoli perché rigida. Ma non mi sono persa d'animo, ho usato le stesse cose che avevo preparato e ho messo la sfoglia in orizzontale facendo una sorta di lasagna. 
Ho preparato la salsa Mornay (La salsa Mornay è una besciamella più ricca, con l'aggiunta di panna e uova che danno una consistenza e un gusto particolare a questa cremosa preparazione, ideale per accompagnare verdure grigliate, al gratin oppure del pesce al forno. Fonte GialloZafferano), che è una besciamella  rinforzata secondo il proprio gusto. Io ho fatto una salsa piuttosto liquida per far cuocere bene la sfoglia e ho aggiunto un uovo intero e della groviera grattuggiata grossolanamente. Poi ho messo anche una forchettata di spinaci (non c'entravano nulla nella riccetta originaria, ma mi erano avanzati ieri e odio buttare le cosa da mangiare), quindi ho messo anche quelli nel Bimby e ho frullato tutto.


Ho preparato una teglia con carta forno, ho messo un filo d'olio (il burro sarebbe meglio ma è un grasso animale e già era nella béchamel -La salsa bianca o besciamella è una salsa bianca francese, fatto da un roux (miscela di farina di e burro ) cotto con il latte o panna . È una salsa madre utilizzata in molte ricette e utilizzata come base per altre salse. Sarebbe stata inventata in Italia come "Salsa Colla" o "Colletta", anche se sembra che le due ricette siano diverseprobabilmente deriva infatti dal miglioramento di una più antica salsa a base di crema inventata da François Pierre de La Varenne , chef di cucina di Nicolas Chalon du Blé, Marchese di Uxelles, che la dedicò, come facevano spesso i cuochi per la nobiltà dell'epoca, a Louis de Béchameil,... FONTE WIKIPEDIA- ) e poi ho fatto strati di sfoglia, salsa, fette di fior di latte, pezzetti di prosciutto cotto, fino a esaurimento della sfoglia. Ho completato con una ricca spolverata di formaggio grattuggiato e ho infornato. 
Una lasagne così è buonissima, diversa, delicata, golosa, una buona alternativa a quella tradizionale. 

IL PRANZO DELLA DOMENICA

Domenica 22 dicembre ho avuto amici e compari (hanno battezzato i miei figli) a pranzo. Ho preparato una bella tavola con una tovaglia bianca natalizia ricamata a mano da mamma, ho messo il servizio di piatti buono, regalo di nozze, e l'argenteria. 
Claudio ha pensato all'aperitivo, agli antipasti e al beverage di tutto il pranzo e io alle pietanze. Da giorni avevo ordinato un grosso girello (o lacerto) dal mio macellaio di fiducia e il venerdì l'ho ritirato: un bel bambino di 3-4 chili. 
Ho completato  la spesa e mi sono chiusa in cucina. 
Per primo ho preparato dei paccheri del La Molisana trafilati al bronzo, ne ho cotto 1 kg per 12 persone (meglio non esagerare, inoltre è più semplice gestire quantità contenute e tutto viene meglio condito). Ho fatto soffriggere e cuocere le zucchine con la cipolla (ho calcolato una zucchina a persona)
, ho aggiustato di sale e pepe e in un altro tegame ho rosolato uno spicchio d'aglio con striscioline ricavate da fette spesse di speck (sempre una a testa).
Alla fine ho unito tutto. Ho cotto la pasta al dente e l'ho scolata del padellone antiaderente facendo insaporire e finire di cuocere. Per terminare ho messo tanto pecorino romano grattugiato grossolanamente, ho mantecato e servito caldo. Da leccarsi i baffi. Per secondo ho fatto "l'arrosto di Sabrina", un'amica che purtroppo non c'è più.

Ho rosolato nell'olio bollente il girello, poi ho aggiunto uno spicchio d'aglio e un trito di carota, cipolla e sedano
Dopo un po' ho aggiunto latte e vino bianco in abbondanza e ho fatto cuocere (il tempo di cottura dipende dalle dimensioni del pezzo di carne) ben 5 ore.  Il mattino dopo ho affettato a mano e fatto cuocere ancora per insaporire la carne nel sughetto. Succulento!
Per contorno ho preparato i pisellini primavera con cipolla fresca e pancetta.
Per "pulire la bocca" a fine pasto ho servito un'insalata di finocchio, noci e arance con olio di Atina Oro Franto.   
Per chiudere frutta fresca e semifreddo tiramisù,  pandoro con gelato, caffè, amaro, liquori e tutto il piacere di stare in compagnia.

 Il clima, di nuovo, improvvisamente freddo, ci dà una pausa, gradita. Mi fa piacere. È ancora un po' inverno, l'estate, la vita, pu...