... Al mercato della Lota ci siamo fermati a mangiare pesce dell'Oceano ben cucinato: arroz con marisco, una sorta di risotto alla pescatora più brodoso, ostriche fresche, polpo arrosto, fagioli cannellini a zuppetta con pesce ed altre specialità. Abbiamo bevuto un buon vino portoghese, leggero, fresco, dissetante, sia bianco che rosè e spesso, nel corso del soggiorno, abbiamo sorseggiato sangria, leggermente diversa da quella spagnola.
In Portogallo sono soliti portare al tavolo, appena ci si siede a ristorante, uno stuzzichino a base di pane buono e freschissino, formaggio di capra, olive simili a quelle nostre di Gaeta, patè di acciughe o sardine, burro o altri formaggi spalmabili: il cameriere non chiede se si vuole l'antipasto, ma porta subito questa entrée che però non è una cortesia per gli ospiti propriamente detta, ma una pietanza che si paga. C'è da dire però che i prezzi, quasi ovunque, sono contenuti e più bassi dei nostri.
Arroz de marisco |
Dopo il pranzo al mercato ci siamo trasferiti a piedi alla stazione dei pullman dove abbiamo preso il 434 per SINTRA. Il percorso lungo l'Oceano è davvero panoramico e pittoresco.
Sintra è una una magnifica cittadina, molto particolare, che merita una visita anche se breve. E' una località sulle colline ai piedi dei monti Sintra che le danno il nome, vicina alla capitale portoghese. A lungo rifugio di reali, il suo terreno boscoso è ricco di ville e palazzi dai colori pastello. Il Palazzo nazionale di Sintra, in stile manuelino e moresco, è caratterizzato dai due imponenti camini e dalle piastrelle elaborate. Il Palácio da Pena, situato in collina e risalente al XIX secolo, è noto per il suo aspetto strambo e per l'ampia vista... (Luoghi d'interesse:
Bene protetto dall'UNESCO | |
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Patrimonio dell'umanità | |
Paesaggio Culturale di Sintra (EN) Cultural Landscape of Sintra | |
Tipo | Culturali |
Criterio | (ii) (iv) (v) |
Pericolo | Non in pericolo |
Riconosciuto dal | 1995 |
Scheda UNESCO | (EN) Scheda (FR) Scheda |
Il Palácio da Pena In origine era un monastero abitato da monaci poi abbandonato nel 1775 a causa degli ingenti danni subiti dal terremoto.[1] Fu ricostruito nel 1840-50 su progetto dell'architetto Ludwig von Eschwege per il principe consorte Ferdinando di Coburgo Gotha marito di Maria II del Portogallo regina del Portogallo dal 1826 al 1828. Nelle sue parti si mescolano tutti gli stili: arabo, gotico, manuelino, rinascimentale, barocco; il grande parco all'inglese intorno al castello è ricchissimo ed è stato celebrato dal musicista Richard Strauss; fa parte del parco anche la Cruz Alta che con i suoi 529 metri di altitudine è il punto più alto della Sierra di Sintra.
Il Castelo dos Mouros sopra la Vila Velha si staglia alto sulla città fra le rocce e le querce della Sierra è stato costruito nel VII secolo dagli Arabi come dice il suo nome, ma è stato poi più volte rimaneggiato. Passando per il Castelo dos Mouros, si giunge al Palácio Nacional da Pena, che era la residenza estiva dei regnanti portoghesi.
Il Palácio Nacional de Sintra è un complesso di varie costruzioni con due enormi camini di forma conica eretto in forme gotico-moresche nel XIV secolo da Giovanni I del Portogallo.
La Quinta da Regaleira, vasta tenuta con palazzo, giardini, fontane e grotte dell'inizio del XX secolo, di chiaro intento simbolico. WIKIPEDIA).
Per visitare la cittadina abbiamo scelto un TUK TUK, cioè una sorta di rudimentale taxi, condotto da un giovane, forse uno studente, ma molto preparato, che ci ha fatto da guida, in inglese. Sarebbe stato impossibile vedere da vicino, nel poco tempo a disposizione, i vari punto d'interesse, abbastanza distanti tra loro e posti su cucuzzoli montuosi. Una vera scarpinata.
Col particolare taxi, simile ai microtaxi Ape Piaggio di Ischia, abbiamo invece dato uno sguardo a tutto, in comodità, con spiegazioni e a un prezzo ragionevole.
Bisogna mercanteggiare. L'autista ci ha chiesto 50 euro, io ho proposto 30 e lui ha accettato. Forse gli avremo fatto simpatia, una bella famiglia numerosa con tre baldi giovani al seguito. Alla fine abbiamo lasciato una mancia oltre il prezzo perché il ragazzo è stato gentile, ha spiegato tanto e ci ha fatto fare diverse soste per scattare foto negli angoli più suggestivi e panoramici.
Al termine, siamo rientrati a LISBONA in treno.
La capitale è ben collegata a Cascais e a Sintra con la ferrovia, mentre le due cittadine sono più comodamente raggiungibili tra loro in pullman. E' possibile fare, alla partenza, biglietti giornalieri per metro, treno e bus a costo contenuto.
La sera, da instancabili viaggiatori, ci siamo immersi nella movida della capitale a Bairro Alto, il quartiere labirintico disseminato di piccoli bar, dove ci si scalda con quattro passi di danza a ritmi latini, con band dal vivo oppure con beat elettronici. Al Bairro abbiamo scelto una sorta di pub dove abbiamo mangiato tapas e bevuto birra e sangria.
Il palazzo decorato con le tipiche maioliche più fotografato a Lisbona |
Poi siamo rientrati al nostro appartamentino, percorrendo di notte le strade sulle quali si affacciano tanti palazzi, per lo più ristrutturati, decorati con gli splendidi azulejos.
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