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martedì 28 gennaio 2020

DONNE E SOCIAL

Ieri guardando INSTAGRAM ho visto la foto di una conoscente che mi ha molto colpita. Questa donna è più grande di me, è sposata, è mamma, è nonna, è vistosamente "rifatta" (niente di male, non sono affatto contraria, sono scelte personali, ognuno deve sentirsi bene con se stesso), è benestante se non ricca, non lavora. 
Bene, era in una posa a dir poco disdicevole secondo il mio parere. Ammiccante, a gambe scoperte, con un mega visone buttato addosso. 
Non è un caso isolato. Ci sono tante donne  che si espongono quotidianamente sui social in pose eccessive, discinte, allusive, mettendo in mostra gambe, seno o sedere, labbra duckface, per dirla in modo più elegante. 
Credo che quasi a tutti piaccia apparire, apparire al meglio, pubblicare qualche foto in posa, dare la migliore impressione di sè. In questa società così liquida, dominata dai social e dall'immagine sembra quasi che se non si posta non si esiste, dunque un po' di esibizionismo mediatico è perfettamente comprensibile: c'è chi si limita a scrivere qualche post su Facebook, chi ha più accounts, chi pubblica foto o le cosiddette storie. Ci sono poi i riservati, e ne conosco molti, oppure i finti riservati, quelli che non pubblicano niente ma sanno e vedono tutto, non commentano ma amano sapere i fatti degli altri, quelli presenti sui social con pseudonimi, insomma, giustamente, a ognuno il suo, ma comunque trovo disdicevole l'eccesso che come sempre storpia. 
Non ritengo serio e corretto che una moglie e una madre di famiglia si esponga così. Mi sembra una grande mancanza di rispetto nei confronti dei propri familiari. Una foto in costume d'estate ci sta. Ma mostrare le proprie forme ogni giorno, senza motivo, assumere pose provocanti non fa che scatenare commenti maschili, pensieri di dubbio gusto e tentativi di avvicinamento. 
Un po' di misura non guasterebbe anche  perchè non siamo attrici, modelle, influencer, soubrette, non lavoriamo con la nostra immagine e l'esposizione mediatica andrebbe dosata. 

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