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sabato 28 dicembre 2019

Viaggio di Natale

Abbiamo continuato a camminare a piedi  per chilometri e chilometri su stradine in salita fino a la Graça, La terrazza col miglior  belvedere sui tetti della città delimitata dell'oceano. Abbiamo preso un caffè al tramonto, rosa e arancio, e  siamo tornati scendendo ripide scalette tra muri decorati di graffiti.
Breve pausa ristoratrice e via di nuovo fino a Miradouro dove abbiamo mangiato, all'aperto, nonostante la stagione e l'ora, baccalà in tutte le salse.

Ricordo

Oggi, nel 1902, nasceva mio nonno, Camillo Greco, un grand' uomo, semplice, povero, presto orfano di padre, con pochi studi (solo fino alla "sesta"), ma di grande ingegno, di grande intelligenza, di grande forza di volontà.  Grazie a lui e al suo pallino per gli affari, generazioni di benessere. Eterno riposo, nonno mio amatissimo.

venerdì 27 dicembre 2019

Viaggio di Natale Parte seconda

Siamo atterrati a Lisbona con un po' di ritardo. Giornata tersa e tiepida. Fortunati! Abbiamo preso la metro, linea Rossa, e siamo arrivati a San Sebastian, abbiamo cambiato linea e con quella Azzurra (a Lisbona ce ne sono 4) siamo  arrivati ad Avenida, nel cuore della città, su una strada, un'Avenida appunto,  piena di boutiques eleganti, da Gucci a Louis Vitton e oltre. Abbiamo preso possesso del nostro appartamento, lasciato i bagagli e ci siamo subito immersi in un gomitolo di strade e sali scendi. Sì, perché Lisbona si sviluppa su 7 colli come Roma ed piena di discese e salite, tutte in san pietrini, molto spesso bicolore. Abbiamo mangiato in un ristorante modesto a base di pesce. Io ho preso la zuppa del giorno e un'ottima seppia arrosto con verdure. Buono  il vino portoghese e accettabile il prezzo. Qui la vita è meno cara. Tutto costa meno. Abbiamo camminato molto e in salita fino all'Alfama, cuore del centro storico.  Abbiamo visitato en passant il Miradouro de santa Lucia, un belvedere panoramico sul fiume Tago, la cattedrale, la chiesa e la casa di Sant'Antonio e il sito del castello, tutt'intorno abitato. I ragazzi hanno assaggiato delle ottime frittelle di baccalà con cuore fuso di formaggio di capra, le famose pasteis de bachalau.
Poi abbiamo raggiunto la terrazza de la Graça con un panorama meraviglioso sui tetti della città, abbiamo sorseggiato un caffè e siamo scesi attraverso vicoli e scale interamente decorate con graffiti. Alessandro si è scatenato con le fotografie. Poi Pietro ha cominciato a sentirsi poco bene per la febbre. Lo abbiamo riaccompagnato a casa e noi siamo andati a cenare in centro, all'aperto (ottima la temperatura. Baccalà in tutte le salse, io l'ho preso con cipolle e uovo strapazzato, innaffiato da sangria "tinta". La prima giornata, gradevole, intensa e
stancante, si è chiusa così.

giovedì 26 dicembre 2019

Viaggio di Natale

Dopo le abbuffate natalizie, finalmente in viaggio con tutta la famiglia, cioè con la mia allegra brigata di marito e figli. Questa volta abbiamo scelto di visitare Lisbona perché i ragazzi non  ci sono mai stati. Stiamo per partire con un volo Ryanair, comodissimo da Napoli, che per noi è davvero agevole  da raggiungere. Lauta colazione fatta  a casa, viaggio, parcheggio, un buon caffè in aeroporto e via. 

A dopo per gli aggiornamenti.
Cos'è Natale? Alba del nuovo anno, momento di bilanci, valutazioni, intenzioni, desiderio di doni e bontà, di riscontri, di stare con chi più si ama, di fare scorpacciate di cose buone e di dolci più zuccherini che mai, a volte per indorare qualche pillola amare da buttare giù. Natale è scambiarsi auguri un po' retorici, un po' sinceri ed è il momento di farli a se stessi, è il giorno della speranza che la vita migliori, dell'incanto di luci, stelle, suoni, della natività del Re dei Re in una grotta, di pacchi, fiocchi, baci, inviti, riflessioni. Auguri a tutti!

venerdì 6 dicembre 2019

SEMPRE A MAMMA


MAMMA ASPETTA


Mamma aspetta,
non andare,
non sono pronta,
non lo sarò mai.
Fammi essere ancora figlia,
fammi sentire ancora amata
incondizionatamente,
come dicevi tu
incommensurabilmente
Fammi sentire protetta e pensata,
piccola e piena
Dammi ancora le tue premure infinite
Fammi sentire ancora che c'è
chi pensa e fa per me
Fammi avere  le spalle protette
Fammi sentire compresa
scusata giustificata
per ogni cosa, sopra ogni cosa,
nonostante tutto.
Non sono pronta, no
aspetta, non andare
Fammi crescere ancora,
fammi sentire la bimba coccolata,
un po’ viziata,
la  ragazza spronata e controllata,
la giovane sposa assecondata,
guidata, incoraggiata.
Prendimi per mano,
usciamo ancora insieme
Decidi tu,
andiamo di nuovo  al mercato,
la mattina presto, il sabato,
prima di entrare a scuola
Comprami le cose più belle,
anche quelle che non ho il coraggio
di volere o  di chiedere.
Paga tu, chi lo farà per me?
Dammi i tuoi consigli
Dimmi come si cucina
Stira per me con maestria
Dimmi come si smacchiano
le tovaglie che hai ricamato tu
Cucinami ancora il contorno per cena
Pensaci tu a far studiare i ragazzi
Andiamo ancora insieme al mare,
accompagnami  a Sant'Elena,
a ballare il pomeriggio
perché mi piace ancora
e senza te no, non lo faccio più
Pensa tu a tutte le case e a tutte le cose
Comprami  la macchina nuova,
solo tu lo puoi fare,
solo tu lo vuoi fare.
Rammenda i calzini
Vieni a casa mia
o accoglimi da te, senza severità,
senza il rimprovero negli occhi.
Mamma aspetta, resta ancora
Non andare, no
Vigila, consiglia, ascolta,
proteggi, parla, sostieni.
E amami, amami  ancora




















                                                        Venafro, novembre 2019



 Il clima, di nuovo, improvvisamente freddo, ci dà una pausa, gradita. Mi fa piacere. È ancora un po' inverno, l'estate, la vita, pu...