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venerdì 21 marzo 2014

PRIMAVERA













Quando dal girotondo ritorna primavera,
con emozione vera
ti gemma su dal cuore
un anelito d’amore

La rondine sul tetto
fa un giro ed un cinguetto
Il sole splende in cielo
aperto senza il velo
bianco delle nuvole

Nel campo maturano le fragole

Il mandorlo e il pesco in fiore
emanano l’odore
dolce della vita
che tutti e ognuno invita:
vivi ora, vivi adesso
domani non è lo stesso!




GIORNO 



Un trionfo  di luce
Mi abbaglia il cuore


VISIONE



Il mandorlo
e il pesco
con lo sguardo
li sfioro
Pavoni
abbigliati
dei loro colori
di primavera
Baciati
dalle prime gocce
di sole



A LUI

A   TE



Trionfo  di primavera
Fuga
Naufragio
Approdo



GERMOGLIO



Quando dal girotondo
Ritorna primavera
Fiori di pesco
Mi gemmano
Dal cuore
Mi nutrirò
Di caldo
Persino a tarda sera
La tomba dell’inverno
Ho forzato ancora




PRIMAVERA

RISVEGLIO



Del colore
dell’amore
ti tingi

ogni primavera

mercoledì 19 marzo 2014

TI RIVEDO

Ti rivedo nitido e chiaro
come guardassi una fotografia

Al tramonto della vita
te ne stavi solo, in casa
Il giornale tra le mani
Sprofondato nella poltrona
vecchia dei ricordi
e delle cose passate
Dietro il vetro
ad aspettare un raggio di sole
che scaldasse la noia
e illuminasse la stanza vuota
La mattina scorreva lenta
e così ti scivolava dalle mani
l’ultimo tempo  rarefatto
della vita finita
incenerita dal fumo
di troppe  sigarette
















                                                                           Venafro, 9 marzo 2006






GLIENE HO SCRITTE TANTE TANTE

ANCORA   A   BABBO



Babbo,
come ti prese
la morte?!
Togliendoti
con rabbia
il soffio leggero
della vita































                                                                                     Venafro, 9.4.1997


A babbo

MAI    PIU'




Addio

Perle di lacrime
ti carezzano il viso
Digli addio
Resta per sempre
sotto l’ombra
di rose
Tomba arroccata
su tombe
di un cimitero arroccato
su un monte

Senza  retorica
Come la morte







PASSATO




Chiuso
nel freddo
del marmo
grigio
Sotto un tripudio
di fiori
che non vuoi
Risucchiato
dalle montagne
che ti hanno partorito
Tra la gente del passato
mai passato
Ti ho perso
per sempre
e mai ti ho avuto


NON TUTTI SANNO CHE...

IL REGNO DELLE DUE SICILIE, PRIMA DELL'UNITA' VANTASSE TANTI PRIMATI:

1754 prima cattedra universitaria di Economia
1781 primo codice marittimo del mondo
1789 prime case popolari
1789 prima assistenza sanitaria gratuita
1812 prima scuola di ballo
1833 prima nave da crociera
1839 prima ferrovia italiana
1840 Pietrarsa, prima fabbrica metalmeccanica x numero di operai
1845 prima locomotiva a vapore
1853 primo piroscafo del Mediterraneo per l'America
1860 prima flotta mercantile di Italia...
e tanto altro ancora.

E ci chiamano terroni!!!!

AL MIO PAPA'

La tua sveglia suona presto
Ti lavi, ti vesti,
un caffè ed esci lesto

La macchina, il traffico,
parcheggi
       e c’accompagni a scuola.
Leggi
              veloce il tuo giornale
e vai al lavoro, ogni giorno, puntuale.

Soddisfatto e sereno torni a casa la sera,
mi sfiori i capelli con mano leggera,
un bacio alla mamma che sta ai fornelli,
guardi i miei compiti, brutti o belli,
e mi fai convinto un complimento,
che per me  è il miglior incoraggiamento

Forse sei stanco, ma non lo dici,
se ti chiedo di fare un giro in bici
Sai, per me il bello cos’è?
Stare da solo a parlare con te

Che sei il mio esempio forse lo sai,
papà, non voglio deluderti mai !

  



Venafro, 2-3 febbraio 2006



Brocardo

CORRUPTISSIMA RESPUBLICA, PLURIMAE LEGES.
(In uno Stato corrotto, vi sono molte leggi).

Nel periodo tardo repubblicano, con il succedersi delle guerre civili e degli scontri tra fazioni, si assistette ad una proliferazione di norme legate alla figura del leader in auge più che alle effettive necessità della Repubblica. Questo mal costume, tra l'altro stigmatizzato da numerosi storici e giuristi, da Tacito fino agli illuministi, è sintomo della presenza, al governo della cosa pubblica, di individui faziosi e corrotti interessati più al bene dei loro seguaci che a quello di tutti i cittadini.

martedì 18 marzo 2014

VENAFRANI X VENAFRO

“ I Venafrani per Venafro “

La S.V. è invitata alla conferenza del prof. Mario Giannini sul tema “ Le confraternite di Venafro nella storia ed eventuali proiezioni “, in programma domenica 23 marzo 2014 ( h 10,30 ) presso la Sala Conferenze di Castello Pandone a Venafro, gentilmente messa a disposizione dalla Soprintendenza ai Beni Artistici, Storici e Culturali del Molise.

Nella  circostanza si dirà dell’importanza storica, sociale ed umanitaria di tali associazioni, esaminando la possibilità di una eventuale ricostituzione.

Nel corso dell’appuntamento, prevista l’esibizione del giovane sassofonista Isidoro  Grasso.


                                                                                                                         “ I Venafrani per Venafro “  

venerdì 14 marzo 2014

FORSE NON TUTTI SANNO CHE...

... Napoli prima dell'unità era una metropoli, terza città d'Europa dopo Londra e Parigi; che la Nunziatella di Napoli era la migliore scuola politecnica d'Italia; che nel 1735 nel Regno delle Due Sicilie venne istituita la prima cattedra di Astronomia; ...

continua  

SUD

Ieri sono stata alla presentazione del libro di Marco Esposito SEPARIAMOCI. Il giornalista economista napoletano, cultore e difensore del sud, tratta -dati alla mano- la "questione meridionale" in maniera nuova e affascinante, auspicando, se non proprio una separazione dal resto d'Italia, perlomeno un recupero di conoscenza e coscienza di quello che eravamo prima dell'unità, di quello che è accaduto per l'unione, di quello che abbiamo perso, in termini economici e culturali. Fatti spesso ignorati che vanno ricordati, per il ritrovamento della nostra dignità di gente del sud.
Per tale motivo intendo "collaborare alla causa", non con intento separatista (mi sento troppo orgogliosamente italiana), ma con scopo di divulgazione culturale di circostanze dimenticate.

giovedì 13 marzo 2014

GERMOGLIO

Quando dal girotondo
Ritorna primavera
Fiori di pesco
Mi gemmano
Dal cuore
Mi nutrirò
Di caldo
Persino a tarda sera
La tomba dell’inverno
Ho forzato ancora







                                                                           Venafro, 20.04.1993



RISVEGLIO


Del colore
dell’amore
ti tingi
ogni primavera
  




                                                                                     Venafro, 20.04.1993


martedì 11 marzo 2014

Cesare Pavese LAVORARE STANCA

Val la pena essere solo, per essere sempre più solo?
Solamente girarle, le piazze e le strade
sono vuote. Bisogna fermare una donna
e parlarle e deciderla a vivere insieme.

Cesare Pavese LAVORARE STANCA

« Uomo solo dinanzi all'inutile mare,
attendendo la sera, attendendo il mattino.
I bambini vi giocano, ma quest'uomo vorrebbe
lui averlo un bambino e guardarlo giocare. »

NELLA MENTE DEL POETA

Nella mente del poeta
le parole e i pensieri
non si fermano mai

Nascono muoiono crescono
E sono tanti tanti  tanti
E a volte
fan chiasso,
fracasso,
litigano e
devono uscire

Devono uscire,
sciolti, in versi, in rima
Col vestito della festa,
col vestito di tutti i giorni,
o nudi,
coi punti le virgole o niente

Nella mente del poeta
si rimestan le parole,
bollono e  ribollono

Sì, bollono e talvolta,
anzi spesso, sempre,
sbollono
e devono uscire
E sono parole costruite
o parole impazzite
o parole povere
o giri di parole

Nella mente del poeta
è bello,
è vita,
è pensiero,
è pathos 
E' poesia.

Ma tu non c’entrare,
non ti c'affacciare mai
Aspetta, aspetta  fuori,
che vomiti,
quando vuole,
i suoi pensieri
e le sue parole



























Venafro, 6 febbraio 2006

FRATELLO AMARO

Fratello amato,
guardami con gli occhi
spregiudicati dell’amore,
se ancora ci riesci,
metti una mano sul mio cuore,
soffia sulla polvere dei pensieri neri
Ora mi vedi

Metti il tuo cuore sul mio,
lascialo un poco dormire
o riposare almeno
accanto al cuore gemello
perso e ritrovato
nell’amore sempiterno
O lascia che io metta
la mia mano sul tuo
e lo prenda
e lo metta a dormire
di fianco a me

E se non capirai
o non vorrai
o non lo permetterai,
lo sbranerò



lunedì 10 marzo 2014

LIBRI

COMUNICATO STAMPA

*    *    *

Editoria

Presentato a Formia il volume “Versi al succo di limone” di Brancaccio

Davvero una bella serata quella dell’8 marzo nelle Libreria di Margherita a Formia. Si presentava il libro “Versi al succo di limone” (Edizioni Eva, Venafro 2014, pp. 128, € 12,00), un’antologia della poesia di Carmine Brancaccio curata da Amerigo Iannacone.
Dopo l’introduzione di Margherita Agresti, ospite sempre gentile e sensibile, hanno parlato del libro il poeta Giuseppe Napolitano e il curatore del volume Amerigo Iannacone. Ha chiuso l’autore, che ha fornito qualche chiave di lettura per la sua poesia e ha letto diversi testi. Napolitano ha detto, tra l’altro: «In questa corposa antologia di poesie ne compaiono 75, provenienti dai sei libri pubblicati finora, tranne le ultime 5, inedite. È sempre difficile scegliere, comunque una scelta va fatta e qui sembra funzionare: l’idea dell’autore e del suo lavoro c’è. Si può ripercorrere la storia della sua formazione, comprenderne intenzioni e sviluppi, tensioni e progressi. Carmine Brancaccio l’ho visto crescere, anzi nascere, come poeta, fin da quando presentò a Sant’Elia Fiumerapido il suo primo libro (c’erano altri amici, allora, oltre Amerigo: c’era Antonio Vanni e c’era Ida Di Ianni), ma dell’autore appena diciottenne mi colpí la sicurezza con cui si proponeva. In quel primo libro comparve subito una specie di talismano, un piccolo testo apotropaico, destinato a proteggere l’autore dal buio dell’oblio. “Poesia”, si intitola quel testo, che opportunamente compare ancora in questa Antologia curata da Iannacone. “Sei amore, il piú bello che ho / A te io m’affido”. Ecco la dichiarazione d’intenti del giovane poeta – fidarsi della sua creatura (innamorata), affidarsi alla scrittura per essere ricordato. Ecco perché Immagini di dimensioni (un altro dei suoi titoli misteriosi) si offriva subito come una base di partenza – di lí era chiaro dove sarebbe andato a parare l’autore, che si è nutrito da ragazzo di molta poesia e letteratura e cinema, e ha deciso che, in attesa di un lavoro e di una donna, fosse meglio votarsi al lavoro di amante della piú difficile compagna che si possa trovare».
E Iannacone nel suo intervento ha detto, tra l’altro, che: «Il titolo è venuto fuori in una conversazione fatta con l’autore e mi è sembrato confacente. Il succo di limone ha lo stesso effetto dell’inchiostro simpatico: consente una scrittura segreta, che si può decriptare scaldando il foglio. Anche i versi di Carmine Brancaccio sono da decriptare, ma poi, quando uno è riuscito ad entrarvi, vi troverà una poesia molto intensa. Forse, come il succo di limone, anche un po’ asprigna, ma proprio per questa sua caratteristica – in qualche modo – come il limone deterge e purifica».
Carmine Brancaccio è nato a Napoli nel 1979 e risiede a Sant’Elia Fiumerapido (Frosinone). Nel 1998 ha fondato il Premio Nazionale di Poesia Città di Sant’Elia Fiumerapido, di cui è membro di giuria e curatore dell’Antologia poetica che racchiude i vincitori dal 1998 al 2003.
In poesia ha pubblicato: Immagini di dimensioni (Edizioni Eva, 1997), Soli verso le stelle (Edizioni Eva, 1999), Fughe, i re sono giullari (Bastogi Editrice, 2002), Laudano (Edizioni Eva, 2006), Le quartine di Pierrot (Caramanica, 2007 - Premio Minturnae 2006), Simplegadi o la notte (Edizioni Eva, 2010), poi ripubblicata in edizione bilingue, italiano ed esperanto, nel 2011. Ha inoltre pubblicato la biografia di Gianluca Morozzi, L’era del Moroz (Zikkurat, 2008).
Dirige per le Edizioni Eva la collana “Fermenti - Poesia giovane”.


sabato 8 marzo 2014

Mia madre

Oggi, 8 marzo, festa della donna, rivolgo un pensiero speciale non a donne lontane e famose, ma ad una piccola grande donna vicina a me da sempre: mamma. Mia madre ha quasi 86 anni ed è una persona speciale. Ha vissuto la guerra e la miseria, i sacrifici enormi e la risalita, il lavoro e gli affetti. È stata una figlia devota e molto ubbidiente, una sorella cara e affettuosa, una moglie fedele e abnegata, una madre esemplare e semplice, che ha predicato solo virtù, forse fino alla nausea per me. Una maestra di scuola diligente per 40, mai un'assenza. Seria e onesta, parsimoniosa e mai di se stessa. Ha sposato mio padre, vedovo con tre figli di varie età ed è stata, per i miei fratelli non una madre, ma una buona compagna di vita, accogliendo sempre e vivendo con mia sorella Iva per più di 40 anni. Morto babbo ha rinunciato alla sua eredità, per non alterare la par condicio dei quattro figli. Ora vive serena e per fortuna ancora sana e abbastanza forte, nonna affettuosa, presenza discreta, donna completa. Vorrei avere un decimo delle sue risorse! Mamma, grazie e auguri. Che la vita possa ancora sorriderti e portarti belle cose.

venerdì 7 marzo 2014

PENSIERO DELLA SERA

LA FAMIGLIA E' LA RETE CHE CI SOSTIENE NELLE CADUTE DELLA VITA.

NESSUN DIO SULLA TERRA

"Dalissimo" sogna ad occhi  aperti un sogno che dura una vita intera.
E' la realtà?
Nessun Dio sulla terra, primo romanzo del romano Marco Pelliccione, in arte, appunto,  "Dalissimo", edito da Editrice Zona nel 2010, riflette verità distorte da una continua tensione tra essere e dover essere, quest'ultimo eteronomo e deviante. 
La narrazione delle vicende del protagonista Aurelio è fatta attraverso una prosa piana quanto visionaria, dialogica quanto onirica, in un continuo avvicendarsi di sogni e pensieri, reale e immaginato, incontri e ricordi. L'omosessualità narrata, un po' sofferta di chi -in tale habitus- non si accetta del tutto, forse  nella misura in cui non si sente accettato, è un espediente come un altro per sopravvivere a se stessi. La prosa di  "Dalissimo" fotografa una parte di mondo, esprime visioni, induce all'introspezione psicologica ed è sempre garbata e carezzevole, anche laddove l'argomento si fa più scabroso, come una passeggiata al mare, d'inverno. Giostra di personaggi ed epilogo a sorpresa che tinge di rosso l'intero racconto.
Anzi, matrioske di finali, uno dentro l'altro, a stupire il lettore fino all'ultima riga.

giovedì 6 marzo 2014

RIFORME - NOVITA' SCUOLA

IO SONO STANCA DI LEGGERE SEMPRE E SOLO DI POLEMICHE DISFATTISTE. CREDO SIA DOVERE DI OGNUNO DI NOI, SOPRATTUTTO IN QUESTO PERIODO COSI DIFFICILE E DI CRISI PER MOLTI, DARE ECO ANCHE ALLE NOTIZIE "BUONE". ALLORA ECCONE UNA.

Sono state sbloccate dal MIUR, Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca, ben 3.740 assunzioni del personale A.T.A., cioè Amministrativo, Tecnico e Ausiliario della Scuola.
Auguri Italia!

ASTENSIONE AVVOCATI

Omissis… l’ Organismo Unitario dell’Avvocatura



prende atto


che le ragioni della protesta, manifestate da ultimo anche nella delibera assembleare
assunta a Napoli il 16.01.2014, sono state recepite dalla stragrande maggioranza degli
avvocati italiani che hanno aderito all’astensione e dagli Ordini della Sardegna e di Lecce,
verso i quali esprime solidarietà per le coraggiose iniziative assunte, e si impegna a dar
corso ad ogni possibile attività rivolta a conseguire gli obiettivi già posti con i precedenti
deliberati e riaffermati in occasione della recente Conferenza Nazionale dell’Avvocatura
e, perciò,

conferma

lo stato di agitazione e

ribadisce

la necessità di una interlocuzione permanente con il Ministro della Giustizia nonché della
partecipazione dell’Avvocatura nella composizione dell’Ufficio Legislativo del Ministero
e nei Consigli Giudiziari;

delibera

di invitare tutti i colleghi ad utilizzare ogni forma lecita di disobbedienza civile, ivi
compresi:
la revoca e/o la sospensione da parte dei COA territoriali di ogni forma di
finanziamento e sovvenzione e, comunque, di sussidiarietà in favore degli uffici
giudiziari;
la cancellazione dagli elenchi dei difensori d’ufficio e del patrocinio a spese dello stato;
il pagamento del contributo unificato soltanto dopo il ricevimento dell’apposito avviso
della cancelleria;
la rigorosa applicazione delle norme processuali, con sospensione di tutte le consuete
attività di supplenza agli uffici.  ORGANISMO UNITARIO DELL’AVVOCATURA ITALIANA




Via G.G.Belli, 27 – 00193 Roma – Tel. 06.32.18.983 – 06.32.21.805 – Fax 06.32.19.431

2


Si impegna

altresì, ad esigere che le somme riscosse dallo Stato nell’ambito del servizio giustizia
vengano vincolate al funzionamento dello stesso;

a portare a conoscenza della Commissione del Parlamento Europeo le ragioni della
protesta dell’Avvocatura italiana.


Proclama 

l’astensione dall’attività giudiziaria civile, penale, amministrativa, tributaria e 
contabile per i giorni dal 17 al 22 marzo 2014, subordinando, sin da ora, la 
eventuale revoca, al ritiro da parte del Governo del ddl sulla giustizia civile. 


All’esito, delega la Giunta ad assumere i relativi provvedimenti.




 Il Segretario Il Presidente

mercoledì 5 marzo 2014

NACQUE OGGI

NACQUE OGGI, DUNQUE AVREBBE POTUTO COMPIERE 92 ANNI. UN PENSIERO... e un estratto da Wikipedia:
"Pier Paolo Pasolini (Bologna5 marzo 1922 – Lido di Ostia2 novembre 1975) è stato un poetagiornalistaregistasceneggiatoreattoreparoliere e scrittore italiano.
Firma di Pasolini
È considerato uno dei maggiori artisti e intellettuali italiani del XX secolo. Dotato di un'eccezionale versatilità culturale,[Nota 1] si distinse in numerosi campi, lasciando contributi come poetaromanzieredrammaturgolinguistagiornalista e cineasta.
Attento osservatore della trasformazione della società dal secondo dopoguerra sino alla metà degli anni settanta, suscitò spesso forti polemiche e accesi dibattiti per la radicalità dei suoi giudizi, assai critici nei riguardi delle abitudini borghesi e della nascente società dei consumi italiana, come anche nei confronti del Sessantotto e dei suoi protagonisti. Il suo rapporto con l'omosessualità è stato al centro del suo personaggio pubblico.[1]


LAVORO - ITALIA

Il cuneo fiscale in Italia:
dato come 100 il costo del lavoro, in Italia, il cuneo fiscale è a quota 47,6, il sesto più alto in area OCSE (24,3 contributi a carico del datore; 7,2 contributi del lavoratore; 16,1 imposte sul reddito a carico del lavoratore).

Il taglio del cuneo fiscale è necessario e urgente.
.

OGGI

LA QUARESIMA


La filastrocca della Quaresima è stringata;
è corta e avara e non è una serenata.

Comincia di mercoldì, dopo il Carnevale:
a Messa il prete sparge cenere  sacerdotale

Dura quaranta giorni e ci ricorda Gesù nel deserto
a combattere il diavolo che lo tentava a viso aperto
Gesù solo a far digiuno, penitenza e riflessione,
prima  della  settimana  di   passione.

Ai giorni nostri si fa qualche fioretto,
promesse di bontà, privazioni e  più affetto.
Ma quel che è più importante
non è carne o astinenza,
bensì guardare all’altro
con più condiscendenza


IERI

CARNEVALE                                                                                                                                                                
Natale ormai è passato,                                                           
un altr’anno è cominciato
Il freddo ci stringe, ma non frena
la vena   di allegria
e allora via, via ….Ecco arriva il Carnevale,
ora  ogni  scherzo  vale


Andiamo  a scuola e nelle strade
mascherati, per case e per contrade,

o meglio per Regioni,
Pulcinella e Pantaloni,
Colombine e Balanzoni,
balla Gianduia, canta Arlecchino,
                         seppure poverino.

Ma al giorno d’oggi i bambini
vogliono nuovi vestitini
Inediti costumi nati in Tivvù,
visti sui fumetti o nei cartoons

Ninja Turtles e  Topolina,
Power Rangers e   Paperina,
Harry Potter col  tondo occhialino
sfida il vecchio Mago Merlino.

Tutti insieme si fa chiasso e festa.
Coriandoli, stelle filanti e una trombetta desta.
Dolci tipici, croccanti e buoni,
Graffe farcite e bomboloni
Su un vassoio ecco  le castagnole,
con chiacchiere o frappe,  come dir si vuole

Tutti giocano in compagnia
Carnevale è la festa dell’allegria!



 Il clima, di nuovo, improvvisamente freddo, ci dà una pausa, gradita. Mi fa piacere. È ancora un po' inverno, l'estate, la vita, pu...