Ti
rivedo nitido e chiaro
come
guardassi una fotografia
Al
tramonto della vita
te
ne stavi solo, in casa
Il
giornale tra le mani
Sprofondato
nella poltrona
vecchia
dei ricordi
e
delle cose passate
Dietro
il vetro
ad
aspettare un raggio di sole
che
scaldasse la noia
e
illuminasse la stanza vuota
La
mattina scorreva lenta
e
così ti scivolava dalle mani
l’ultimo
tempo rarefatto
della
vita finita
incenerita
dal fumo
di
troppe sigarette
Venafro,
9 marzo 2006
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