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lunedì 20 gennaio 2020

IERI A NAPOLI

Anche ieri, tanto per cambiare, siamo stati a Napoli, ospiti dei nostri splendidi amici e compari Pino e Dina
Sono passati a prenderci a casa e siamo andati in macchina fino a Fuorigrotta a prendere anche Pietro, per concedergli una giornata di svago e riposo dallo studio. Ci siamo spostati nella zona di Chiaia dove abbiamo fatto una passeggiata sul lungo mare pieno di persone di tutte le età nonostante la stagione: coppie, ragazzi, anziani, genitori con bambini nelle macchinucce elettriche, ciclisti,...
A ora di pranzo ci siamo spostati verso l'interno alla ricerca del ristorante CUCIN E CUC'NELL,
gestito dai fratelli Gino e Gianni, amici di vecchia data di Pino, che si sono prodigati nel deliziarci con mille squisitezze, davvero dieci e lode, a cominciare da antipastini vari, mare e terra, caldi e freddi, bocconcini di baccalà fritti, polpo a zuppetta con crostini di pane, gamberoni rossi crudi freschissimi, gamberi in tempura di granella di pistacchi, seppie a insalata con julienne di verdure aromatizzate al balsamico, insalata di mare, crocchette di patate, palline di riso, polpettine di carne, fiori di zucca farciti di ricotta di bufala (una panna) fritti,... Poi abbiamo preso un intero pesce spada: non era troppo grande e il cuoco lo ha cucinato solo per noi, in un guazzetto delicato e cremoso. Ottimo! Di solito lo spada è secco, stopposo, invece no, era talmente tenero, umido, succoso che mi sembrava un'anguilla. Avremmo decisamente potuto chiudere lì ma abbiamo voluto assaggiare (solo assaggiare ;))) ) gli spaghetti ai ricci di mare (da estasi) e gli ziti spezzati alla genovese. 

E che ne parliamo a fare!
Certe cose non sono solo cibo, ma poesia, amore, piacere puro. 
Abbiamo annaffiato il tutto con un bianco freddo, loro, e un vinello rosso abboccato, fresco, leggermente birichino, io. 
Per finire pastiera napoletana, scaglie di cioccolato fatto dallo dello chef e il caffè, ultimo capriccio della bocca, con l'illusione di avviare una veloce digestione. 

Ma da veri gaudenti non ci siamo fermati ai piatti. Noi signore abbiamo chiesto di essere accompagnate in via dei Mille, strada dello shopping di lusso per fare una capatina da Louis Vitton, ma -come si dice a Napoli e anche a Venafro- uocchj chin e man vacant.

Da lì dritti al Vomero, destinazione TEATRO DIANA, a vedere lo spettacolo di ALESSANDRO SIANI, "Felicità Tour", due ore di puro divertimento, di risate grasse, di svago totale rapiti dall'one man show, che ha tenuto banco, inesauribile e prodigo   nelle sue battute, di un umorismo classico e garbato, per più di due ore, salvo le incursioni musicali di Umberto Scipione, Antonio Rocco (Scugnizzi) e Andrea Sannino   (Abbracciame).Risultati immagini per alessandro siani felicità tour

Grazie Napoli, grazie ai compari!

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