Ma chi ce lo avrebbe mai detto e chi ci avrebbe creduto che poteva accadere tutto questo?!
La vita ci sorprende sempre, oltre l'immaginabile e la realtà supera la fantasia.
La pandemia ci accompagna ormai da quasi un anno, dopo le prime preoccupazioni e restrizioni, l'estate strana, la seconda ondata dell'autunno e adesso le feste di Natale chiusi in casa...
E' vero, è dura, è strano ma bisogna adattarsi. Io continuo a scrivere e scrivere, anche se meno nel blog, a cucinare e a prendermi cura, tanta cura dei miei cari.
Ai miei figli e a Claudio si è aggiunta mamma.
Da quando ha rotto il femore, due anni fa, mamma non è più autonoma e vive in casa sua con una badante, ma adesso la badante è andata via e avrei dovuto cercarne un'altra con tutti i problemi e i dubbi del caso, o avrei dovuto assumere almeno tre italiane perchè l'assistessero a turno.
Invece no, non ho voluto, me la sono portata a casa e ci sto pensando io. Confesso che è dura, che a volte non ne ho voglia, che ho tanto altro da fare, ma alla fine lo faccio e sono contenta, contenta di rendere in minima parte tutte le cure, le premure, le attenzioni che mi ha riservato ininterrottamente con un amore infinito in 54 anni. Un amore a volte oppressivo, soffocante, restrittivo, direttivo, pesante, quello che una donna del 1928, cresciuta con la miseria, le ristrettezze, la severità, la guerra, la rigidità mi ha potuto dare, tra l'altro come sua unica figlia.
E così trascorriamo questo tempo lento e uggioso, grigio, piovoso, di lockdown tra attività domestiche,
ricordi, affetti, scrittura e tanta cucina.
Oggi ho prepararo gli scialatielli allo scoglio e i totani con le patate. Per l'aperitivo, un rustico carino in tre gusti. A Capodanno la zuppa alla santè e il filetto farcito come lo faceva nonna. Il 31 a sera tartare di tonno, calamari ripieni, ostie di Agnone, a Natale ...
In tutto questo scrivo, scrivo alacremente. Sto lavorando dalla metà di novembre a un libro, un progetto segreto che pubblicherò in self publishing con Amazon. Per provare questo tipo di edizione, ho collazionato un po' di racconti vecchi e nuovi e ho pubblicato CORANOVIRUS ed altri racconti, un bel progetto, nato in sordina, che mi sta dando soddisfazione.
Quindi, che dire? Quale il bilancio di queste strane feste, di questi giorni vissuti a metà, o forse a meno?
Positivo, tutto è vita, tutto è esperienza, tutto ci fa crescere e diventare migliori. E quando l'umore va giù guardo i miei figli o faccio un po' di meditazione e mi risollevo.
Auguro a tutti di poter fare lo stesso. Buon anno!
P. S. Dimenticavo, in tutto questo ho trovato anche il tempo di farmi la borsetta 👛👜di lurex argento all'uncinetto per le feste😂😂😂!