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domenica 18 luglio 2021

Noi

 Claudio ed io ci siamo scelti, tanti anni fa, a fine "93. Ci siamo scelti per condividere la vita. Ci siamo innamorati, forte forte, l'uno dell'altra, abbiamo deciso di dare a questa unione la forma convenzionale del matrimonio, come più usava a quei tempi. Abbiamo avuto tre figli, li abbiamo cresciuti ed educati come abbiamo potuto. 

E ora sono tre splendidi ragazzi dei quali andiamo orgogliosi. 

Abbiamo vissuto insieme la quotidianità, le feste, le vacanze, il lavoro, le malattie, i patemi d'animo, le liti, i dispiaceri e siamo approdati al podio delle nozze d'argento. 

Le abbiamo fortemente volute e festeggiate in privato, come il Covid ha imposto, circondati dall'affetto di alcuni e dal distacco di altri che credevo cari. Me ne sono molto dispiaciuta. 

Ora siamo qua, fianco a fianco, mano nella mano, soli, sul divano, a vedere un film in TV. E mi rendo conto che questo argento è un traguardo e una partenza. 

Perché noi ci vogliamo ancora. 

Vogliamo vivere la nostra vita insieme. 

Aforismi

 Abbiamo una mano per prendere e una per dare e non sempre hanno la stessa lunghezza. 

venerdì 2 luglio 2021

Al mare...

 Gentile Giuditta,

ci fa piacere dirti che il tuo racconto è stato inserito nell'antologia "Mare in cento parole" che esce in questi giorni (https://www.giulioperroneditore.com/shop/mare-in-cento-parole/).

Se sarà possibile più avanti organizzeremo anche una presentazione del volume che sarà comunque presente alla fiera di "Napoli città Libro" (1-4 luglio, Napoli, Palazzo Reale) al nostro stand 44...

NON E' UN PAESE PER ROCKER


Tutto inizia quanto Kurt Cobain

finisce. 

Roma,  anni "90.

Cinque ragazzi componenti della rock band Last Whisper alla ricerca di se stessi e di una via: Stefano, il frontman di borgata, bello e pieno di sé; Nicola, l'alleato e rivale; Fabrizio, figlio unico, con un'innata propensione per la musica, alla ricerca di un centro di gravità permanente nelle percussioni della sua batteria;  Tommaso, ispirato "ragazzo ombra";  infine Andrea,  bassista, unica donna, contesa, diafana e sfuggente.

I protagonisti interpretano, ciascuno a modo proprio, il peso schiacciante della giovinezza e della indeterminazione. 

In fondo cos'è la nostra vita?

Un urlo nella notte del mondo alla ricerca di un senso. 

I Last  credono di poterlo trovare nella musica, ma troppi fattori interagiscono: i pesi familiari, la paura e le deviazioni, le dipendenze, la società italiana anni "90, le oggettive difficoltà ad affermarsi come rocker e a far coincidere il sogno e le aspirazioni con la realtà.

Le vicende dei protagonisti, affiancati da diversi comprimari, tratteggiati con delicatezza e precisione dall'autrice, non sono non scevre da un'indagine psicologica attenta ed esperta (Giorgia è counselor),  i fatti e i conflitti dei protagonisti raggiungono l'acme in una sparizione misteriosa che muta il colore della narrazione, che scioglie tutti i nodi solo alla fine. 

Giorgia Sbuelz, bellissima, 


è un'autrice esperta e seduttiva, che sa muoversi su diversi registri narrativi, dai racconti di NIPPON SHOTS

al fantasy al romanzo di formazione collettiva qual è
Non è un paese per rocker, in cui muove le corde del cuore dei lettori al ritmo di una struggente ballata rock che fa da sottofondo suadente all'intero racconto. 

Il libro potrebbe divenire un film...

Intanto è da leggere subito, sotto l'ombrellone.


GIORGIA SBUELZ NON E' UN PAESE PER ROCKER RESALIO EDITORE 2021 pagg. 235


 Questa mattina mi sono svegliata alle 7:20 e non ho indugiato a letto un minuto di più; ho preso l'Eutirox e fatto colazione, mi sono v...