Ho abbandonato il mio diario di viaggio a causa delle lunghe vacanze al mare e del rientro a casa con la ripresa del solito tran tran.
Abbiamo scelto per soggiornare la località di Saint Malo, una stazione turistica frequentata soprattutto da inglesi e irlandesi, ridente, animatissima, cinta da importanti mura difensive sul mare. Nonostante il clima già fresco i turisti nordici erano in costume al pallido sole e facevano il bagno.
Lungo la costa, di fronte al mare, in fila continua ristoranti, bancarelle, pescherie. C'era l'imbarazzo della scelta. Ancora una volta ci è venuta in aiuto la guida di Maristella che ha suggerito un ristorante di proprietà di una storica famiglia di pescatori di ostriche in cui non si mangiava che quello e pochi altri frutti di mare.
Le ostriche, in base alle dimensioni, sono distinte con i numeri, dalle più piccole alle più grandi in ordine inversamente proporzionale, e così 5, 4, 3, 2, ...Noi abbiamo scelto le 0, ostriche enormi, saporite, succulente, mai mangiate prima, servite con limone o vinaigrette, pane caldo, burro. Le abbiamo trovate davvero meravigliose e accompagnate con un ottimo champagne.
A Cancale le ostriche non sono care, anzi, un piatto da sei ostriche taglia 0 è costato otto euro.
Lo champagne invece...
Dopo la nostra serata gourmet siamo rientrati a Saint Malo per dormire e il giorno dopo abbiamo ripercorso all'inverso il nostro itinerario facendo una sosta per il pranzo a Caen.
Quindi ci siamo diretti all'aeroporto di Paris Beauville e siamo tornati a casa, soddisfatti del nostro viaggio in Francia, una Francia diversa e più vera, non quella della meravigliosa capitale o della Costa Azzurra, ma di campagna, arte, storia e cultura, da soli, senza guide, senza filtri, in auto e in libertà, fermandoci dove ci andava, in ottima compagnia di amici cari.