Sì, i miei fratelli potrebbero dire questo di me. Lo pensano, è vero, sono diversa, sono altro da loro.
E' una storia senza fine che mi ha fatto tanto soffrire, che è iniziata prima di me. Un destino segnato.
Sono sola, lo sono sempre stata. Mamma sta andando e io in effetti non ho nessuno accanto a me, nessuno su cui contare, nessuno da cui avere senza chiedere.
Dovrei telefonare, chiamare a raccolta, chiedere di stare con me, con mamma, a farci compagnia, a vegliare, ad andare in farmacia, a tenere la mano, a fare quelle cose che non sono capace di fare.
Non lo farò. Preferisco stare sola. Sono tristemente abituata, non ho un marito, non ho figli, non ho fratelli. Ognuno è per i fatti suoi. E' giusto così, chi ha gli esami, chi è in vacanza, chi aspetta una chiamata, chi ha udienza, chi non si può muovere, chi lavora strenuamente, chi deve addirittura andare a Pamplona.
Io sono sola. Ne prendo atto e va bene così. Sì, sono figlia unica.
In fondo lo siamo tutti. Tutti soli al mondo. Ci vuole forza.
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