La mia vita è divisa in due, quasi a metà, con te e senza te, come ha detto Benigni alla sua musa.
Da
quando non ci sei, manca l’accettazione, l'amore incondizionato, il perdono e
l'indulgenza.
Tento
di farti vivere ogni giorno facendo quello che facevi tu.
Vengo
a casa, ti chiamo, ti cerco, tocco le tue cose, metto ordine nel disordine
delle mie emozioni.
Spazzo
il viale, nervosamente, pulisco con furia per annegare il dolore Prendo i
vestiti, li guardo.
E
poi le scarpe e tutto il resto, lasciato in grande quantità.
Mi
sento sola e in verità non c'è nessuno, credo, che abbia minimamente capito
cosa mi accade e che abbia davvero cercato di alleviare la pena di averti
perduta.
E
quando, come oggi, come spesso accade, lui è manchevole, anzi mi aggredisce, non
averti più si fa più grave.
Venafro, 21 maggio 2025
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