"L’uomo d’animo sincero vive soprattutto nella saggezza e nell’amicizia, l’una bene mortale, l’altra bene immortale. L’amicizia è un bene che non ha limiti e si diffonde ovunque, percorre danzando la terra, recando a noi tutti l’appello di aprire gli occhi sulla felicità. Il panorama di un mondo senza frontiere si spalanca di fronte al valore dell’amicizia, un bene che non conosce limiti né distanze.
La necessità della vita o la richiesta di favori possono far nascere un’amicizia, ma ciò che la mantiene salda sono i rapporti coltivati all’interno della comunità.
Un gruppo di persone che si vogliono bene in modo sincero genera fiducia in chi vi partecipa, perché le dimostrazioni reciproche di affetto e la conversazione aperta assicurano pace e serenità mentale.
L’amicizia regala un senso di sicurezza, ma non è tanto dell’aiuto degli amici che noi abbiamo bisogno, quanto della fiducia che essi ci aiuterebbero nel caso ne avessimo bisogno.
L’amicizia coltivata non si riduce a un semplice legame affettivo, ma implica specifiche responsabilità.
Amici e amiche devono esercitare la parrasia, uno stile di vita già noto e praticato dalla filosofia greca classica, che prevede l’obbligo di dire sempre la verità, spiegarsi con chiarezza e parlare liberamente. Questo impegno non riguarda solo la libertà di espressione, ma anche il dovere di mettere sempre al primo posto la verità in nome del bene comune, anche quando la sincerità possa risultare molesta. La parrasia rientra appunto tra i rischi da correre in una buona amicizia.
La pratica della parrasia esige una franchezza assoluta, vieta la falsità e anche l’omissione, preferisce la critica ragionata all’adulazione vanitosa. Ascoltare la verità — e affermarla — è un dovere morale da anteporre a qualunque interesse o ambizione personale.
(Epicuro – Il fine ultimo della filosofia è raggiungere la felicità)"
Maurizio de Tilla, napoletano, presidente dell'Organismo Unitario dell'Avvocatura
Presidente A.N.A.I.
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