Umbria, Toscana, Emilia,...
Che bello andare in giro, su e giù per lo stivale, per diletto, per lavoro, per motivi di salute o di famiglia!
L'Italia offre il panorama più vasto e vario che ci sia: mare e monti, colline e città, paesini e boschi, laghi e parchi, strade e ruscelli, isole e vulcani.
Ed bello viaggiare in auto, in treno, in aereo e in nave, in ogni modo, perché la vita è altrove, un altrove che va cercato e raggiunto.
Di recente sono stata in auto in Umbria dove ho visitato Orvieto
Duomo di Orvieto |
Duomo di Orvieto |
Duomo di Siena |
il Battistero
Lasciato il capoluogo ho percorso le vie del Chianti e l'Eroica, che Claudio vuole tornare in moto o in bici, ho scoperto il castello di Brolio e i segreti del barone Bettino Ricasoli, enologo geniale, ho conosciuto Gaiole e Radda e rivisto Castellina,
visitata più di venti anni fa con Monica (di casa lì), Gaetano, Giovanni, Rosy, Claudio, Roberta e Franco Valente, che magistralmente ci fece da guida. Ho assaggiato squisitezze, la Toscana ne è patria.
Una quisita fonduta di formaggi al tartufo presso il ristoro del Buongustaio a Castiglione |
dove con zio Peppino e mamma mangiai pesce 🎏 di lago all'Isola Maggiore.
Rientrata a casa, neanche il tempo di disfare i bagagli, sono ripartita in treno alla volta dell'Emilia e di Bologna.
Ho viaggiato con una Freccia Rossa che è una vera figata: veloce, comoda, funzionale, con tanti servizi di ristoro e di intrattenimento Wi-Fi come film, musica, corsi, giornali.
Arrivata a destinazione per prima cosa sono corsa ad abbracciare mio figlio Claudio.
E poi l'ho coccolato tutto il tempo come ho potuto.
Diana |
Diana |
Gli sono andata incontro verso l'università, poi mi sono letteralmente abbandonata alle dolcezze di una città che merita tutti i suoi nomignoli: la dotta, la grassa, la rossa.
L'ho trovata rossa nelle manifestazioni in piazza Nettuno, grassa grassissima nei ristoranti Diana, Donatello e Buca di san Petronio, nelle vetrine dei negozi gourmet, nei mercati alimentari(il mercato delle erbe), dotta tra gli studenti, all'ateneo, nell'Archiginnasio,
al teatro comunale.
Bella, singolare, unica, antica nei monumenti e nell'impostazione architettonica, moderna tra la gente, multietnica, disinvolta, anticonvenzionale, allegra, produttiva.
Bologna è una città che corre, viva, veloce, attiva, indifferente, colorata.
I portici, che riparano dal caldo afoso e piatto d'estate e dal freddo umido e pungente d'inverno, ne sono l'anima coi loro pavimenti consumati e vari, i tanti clochard che vi si acconciano giacigli in modo quasi leggiadro, con tanto di abbellimenti e personalizzazioni, la gente che cammina frettolosa e chiusa nel suo mondo, con il telefonino alla mano e gli auricolari alle orecchie, vicina eppure lontana, gente moderna.
Bologna è la bontà nel piatto con cibi della tradizione, piatti etnici, locali d'ogni genere, ma è soprattutto tortellini in brodo,
passatelli, tagliatelle al ragù, lasagne, guance, mortadella, zuppa inglese.
Bologna è un tassello meraviglioso in un mosaico eccezionale che si chiama Italia.
E domani, beh, domani si riparte, e ancora, e ancora.
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