Scrivere questa sera è un'esigenza, un'urgenza, devo farlo per me, per sfuggire alla realtà, una realtà che non mi piace, mi soffoca.
Ho avuto la consegna del silenzio. Bene, sto zitta, ma scrivo.
Quante storie ho in mente, quante ne vorrei vergare, non riuscirò, lo so già.
Presa dagli impegni della vita quotidiana, la spesa, l'udienza, il corso SSM, il corso di scrittura, mamma, i ragazzi, Claudio, le unghie, la fisioterapia, il pranzo e la cena (ora devo scappare), dimentico di me e della cosa essenziale. Voglio star sola e scrivere, nulla di più.
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