Ho appena trascorso un bellissimo weekend con i ragazzi, due su tre per la verità.
Giovedì dopo l'udienza sono andata in stazione a Cassino (ometto di raccontare per filo e per segno la dispendiosa avventura causata dell'auto rimasta senza benzina, con conseguente scaricamento della batteria, intervento del meccanico e del carro attrezzi ...) e ho preso una Frecciarossa diretta a Bologna.
Claudio Maria è venuto a prendermi alla stazione; siamo passati da casa sua, che ho trovato abbastanza sistemata e pulita, per lasciare il bagaglio e rinfrescarmi, per proseguire poi per il centro per la cena; questa volta il mio Tetto ha scelto la cucina giapponese quindi abbiamo mangiato in un All you can eat abbastanza affollato.
Siamo rientrati e abbiamo riposato bene nel suo lettone nuovo, peraltro arrivato in ritardo. Ho ammirato il modo in cui ha sistemato la camera, con mensole piene di dischi ovvero di vinili, libri, adesivi e ricordi che testimoniano le sue fedi calcistiche, il desiderio di leggere e crescere e l'amore per il rap. Al mattino siamo scesi e abbiamo fatto colazione in un baretto sotto casa, poi ci siamo diretti in bus verso la stazione ferroviaria: lui è andato in aula studio, io in giro alla ricerca di cinesi dove poter fare un bel massaggio intero e una messa in piega ai capelli. Ho passeggiato a lungo tra via Marconi e via Lame ma non sono riuscita a trovare quello che volevo allora ho provato a cercare su internet ma... Mai l'avessi fatto!
Ho trovato un centro massaggi che all'inizio non mi è sembrato strano ma all'interno ha manifestato inequivocabilmente la sua vera natura. Diciamo che più che massaggiatrici vi lavoravano due povere passeggiatrici vestite in maniera molto succinta, con tacchi a spillo o pantofoline pelose. Insomma, un'altra delle mie avventure imprudenti.
Dopo un frettoloso massaggio di mezz'ora (lo avevo chiesto di un'ora ma forse nel frattempo erano arrivati clienti), ho pagato e sono uscita ridacchiando.
Camminando in direzione stazione, ho trovato un grande salone in cui fare una messa in piega ma sono finita nelle grinfie di un ragazzo piuttosto inesperto.
Mentre aspettavo Claudietto, sono entrata in una libreria, nella galleria 2 agosto 1980, dove ho comprato due libri per lui e un Simenon per me.
Quando è arrivato, siamo andati a mangiare delle buone polpette con piselli accompagnate da tigelle a Dispensa Emilia quindi sono partita per Milano.
Sono arrivata nella bellissima stazione dopo circa un'ora di viaggio, ho preso la metro e mi sono incontrata con Pietro...
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