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giovedì 30 maggio 2013

Pubblico di seguito alcune delle mie poesie edite in GENTE DEL SUD, pubblicato circa un anno fa per i tipi di Edizioni Eva DEDICA Elegie al sud, dedicate alla gente e alle terre del sud, al mio sud e al profondo sud, più a sud del nostro A chi è nato nel posto sbagliato a chi vive la sete e la fame, il deserto e la siesta, la samba e la festa, il caldo e l’allegria, il lavoro non trovato, lo tsunami mai annunciato e la sempiterna estate Alle terre infestate da mafia e camorra, alle terre fertili di arance e pomodori, di capperi ed allori, di tabacco e olive, offese da discariche abusive Alla gente all’antica di tradizioni e sentimenti a causa di progressi lenti e di economie bloccate A chi parte e va dall’altra parte del mondo per cercare il futuro senza perdere l’identità

venerdì 24 maggio 2013

CHE TEMPO!

Ero bella e pronta per un week end al mare coi miei pupi, mentre qui a Venafro impazzano le ultime ore di campagna elettorale, che si è abbattuta sull'Italia centrale l'ennesima perturbazione fuori stagione che ha "turbato" i miei piani. E' fresco, c'è vento, minaccia pioggia. Vabbè, me ne farò una ragione. Il week end sarà di riposo casalingo!

AFORISMI

E' meglio essere ottimisti ed avere torto, piuttosto che essere pessimisti ed aver ragione. A. Einstein Peccato che io non sempre riesca...

mercoledì 22 maggio 2013

CASTELLO E MUSEO

A Venafro, nel Castello Pandone, splendido maniero del X secolo, di per sè pregevole per fattura, importanza storica e restauro, è stato di recente aperto Il Museo Nazionale, unico in Molise. Il Museo occupa il secondo piano del Castello e ospita opere pittoriche molisane o napoletane, qualche pregevole scultura, un bassorilievo in alabastro di antica fattura inglese, bozzetti e studi di disegno. L'ho visitato fugacemente domenica. Penso che vi ritornerò con maggior calma, per approfittare delle visite guidate da ragazzi, maestri di storia dell'arte. Durante la visita, mi sono sentita fiera, orgogliosa di abitare a Venafro. Il nostro sembra un paese così piccolo e modesto, posto a confine di una regione anch'essa piccola e poco nota, invece qui da noi vi sono opere d'arte e non solo degne di nota. Il Castello stesso, oltre alla notivà di ospitare un museo, è meraviglioso, per posizione e stato di conservazione e naturalmente per la collezione degli affreschi con cavalli di Enrico Pandone che decorano quasi tutto il primo piano; le stradine, il centro storico, il Verlasce, che spero passano recuperare per intero presto, i resti del teatro, il Museo di Santa Chiara, la Chiesa dell'Annunziata, ... Tutto mi sembra bello e degno di nota. Spero si possano valorizzare queste bellezze, spero che il nostro patrimonio artistico possa essere conosciuto e visitato da un pubblico più vasto e variegato possibile. I cittadini stessi e i politici devono farsene carico.

venerdì 17 maggio 2013

Caos e magia

La vita è caos e magia. Andiamo avanti cercando di dominarne, di determinarne gli eventi, finchè possibile. In realtà, molte cose ci sfuggono, non dipendono da noi incontri, incidenti, problemi di salute. Abbiamo tanto bisogno degli altri, di non essere soli, di condividere la strada con amori, amici, familiari e ci usiamo gl'un'altri, il più delle volte senza rendercene conto.

GIUDITTA DI CRISTINZI: Il patatrac

GIUDITTA DI CRISTINZI: Il patatrac: La sinistra italiana è uscita distrutta dalle elezioni politiche del 25 e 26 febbraio. Ideologicamente distrutta.Complici sondaggi imperfett...

martedì 14 maggio 2013

Proverbio orientale

Non si può parlare del mare ad una rana chiusa nello stagno!

Hitler come Berlu?

Venerdì, sul volo mattutino Napoli-Londra, ho letto un interessante articolo di Marco Cicala, pubblicato su Venerdì di La Repubblica. Cicala rileggeva e commentava la biografia del Führer, redatta dallo storico Ludolf Herbert e cercava di comprendere ed indagare le ragioni del magnetismo del dittatore, che si macchiò di ineguagliate efferatezze, ma che riuscì al travolgere, coinvolgere e convincere grandi folle. Pare che il suo carisma fosse stato coltivato con i meccanismi della politica spettacolo, che avesse studiato teatro e pubblicità, favole e miti, riuscendo a cogliere le arti della messa in scena, a vendersi nel mercato politico, a romanzare se stesso, ad organizzare la propria ars oratoria su una compatta immagine del nemico, di aver usato la propaganda politica con le tecniche della pubblicità americana. Letto ciò, mi è venuto subito a mente, ovviamente solo in ordine alla capacita di propaganda e convinzione delle masse, un parallelo col nostro super B.. Anche lui ha studiato teatro, pare che abbia fatto, in età giovanile, spettacoli di intrattenimento sulle navi da crociera, conosce le tecniche del vendere, del propinare alla gente, di fare pubblicità, parla con immagini suggestive, addita al nemico, fa sembrare vivo e presente il pericolo del comunismo, della ideologia di sinistra da sconfiggere votando e rivotando lui. L'idea di queste affinità può apparire peregrina, ma a me è venuta. Certo è che attirare folle, attrarre consensi, parlare bene, persuadere, convincere è dote naturale, ma anche frutto di studi e tattiche che i leaders politici vincenti cercano di attuare.

lunedì 13 maggio 2013

Il patatrac

La sinistra italiana è uscita distrutta dalle elezioni politiche del 25 e 26 febbraio. Ideologicamente distrutta.Complici sondaggi imperfetti, speravano di vincere, di sbancare il banco. Invece no. Per un pugno di voti. Agglomerato informe di più anime, ecologisti, ex comunisti, cattolici, socialisti, popolari, si è ritrovata gigante amorfo e acefalo. Il buon capo Bersani ne è uscito, poverino, personaggio da barzelletta, da mera satira, da battuta proverbiale. Povero giaguaro smacchiato dalla "macchia" che intendeva sciogliere. Incaricato dal Presidente Napolitano, ha iniziato un giro di valzer di consultazioni, mai così abbondanti e, forse, pleonastiche, fino a giungere all'incontro in streaming con i 5S, sui quali è sbattuto, rimbalzato. Li ha inseguiti, invitati, corteggiati. Le ha tentate tutte per fare un governo con i grillini, novelli detentori di un quarto della rappresentanza del bel Paese. Ma non vi è riuscito. Con i felini Bersani non è fortunato: smacchiare il giaguaro, missione fallita; inseguire la pantera, chiamiamoli così, missione fallita. Provi, il povero Bersa a consolarsi a casa, in quel di Piacenza, con un gattino di peluche e una birretta! Ma il comportamento della sinistra, semplificando, PD e Sel, è stato schizofrenico. Perchè, dopo aver inseguito per circa cinquanta giorni il M5S, arrivato al secondo ostacolo da superare, con tempistica scandita da scadenze istituzionali, ovvero alla elezione del Presidente della Repubblica, ha cambiato completamente registro. M5S ha dato un nome forte e chiaro. Rompendo il patto preelettorale, Sel ha abbandonato il PD al suo difficile destino e ha abbracciato la candidatura, pure illustre di Rodotà, dimenticando che "pacta sunt servanda", come dicevano i latini. quindi, il PD, abbandonata la sponda sinistra del fiume, vira a destra. Offre la candidatura di Marini, non approda; vira a sinistra' sceglie Prodi e si incaglia, naufraga. Va a piangere al porto i suoi morti e Napolitano, presidente padre, accoglie il figliuol prodigo e si immola, immola la sua meritata pensione, il conquistato riposo all'estremo tentativo di soluzione che soluzione non è, ma compromesso ed inutile escamotage per sbucare da qualche parte. Ed è giusto e normale che sia così. Perche la schizofrenia non porta da nessuna parte.
Bella giornata di sole. Maggio è magnifico.
Succedono strane cose nella vita. Il nostro destino è insondabile. Nonostante tanta forza, tante scelte, tanta lucidità alcune cose ci si impongono e sono imprevedibili.

 Questa mattina mi sono svegliata alle 7:20 e non ho indugiato a letto un minuto di più; ho preso l'Eutirox e fatto colazione, mi sono v...