FUOCO
Cantò l’acqua, il Vate,
con quinari di rime baciate.
Io per lui canto il fuoco,
come se fosse un gioco,
in onore dell’esteta,
uomo, soldato e poeta.
Il fuoco dell’amore e dell’arte,
il fuoco che muove chi parte
e brucia chi resta, solo, tutto testa.
Il fuoco della poesia,
anima Sua e mia,
il fuoco dedicato alla Duse,
la maggiore delle Sue muse.
Fuoco di fico, rito antico,
fuoco d’olivo, sempre vivo,
fuoco di scintille,
fuoco di faville,
fuoco de Il Piacere,
poesie di Primo Vere,
fuoco che arde, che brucia, che schizza,
che scalda, che scotta e ti fa rubizza,
fuoco che divampa
in chi di passioni campa,
tra Fata Verde e Venere
e riduce tutto in cenere!
Venafro, 13 giugno 2013
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