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lunedì 12 settembre 2016

Perché un giallo

Scrivere è da sempre  la mia passione.
Ho cominciato molto presto, forse dalle scuole elementari, con una poesiola,  un racconto, un bel tema. E ho proseguito da ragazza con lettere e diari, racconti, rime e  canovacci di romanzi.
L'amore per la scrittura è stato affiancato da quello ugualmente forte di leggere.
Ed è stato così che rileggendo con attenzione e rapimento assoluto Ungaretti, Montale e Quasimodo l'ispirazione estemporanea ha preso maggior corpo e sostanza, in primis per la poesia.
In un sol giorno, il 16 aprile del 1993, ho scritto  una quantità di versi, intimistici ed ermetici, che ho continuato a leggere e rileggere per anni, che ho  limato, battuto a macchina come si usava una volta, sulla vecchia Olivetti di babbo,  fatto  vedere solo alle amiche più care e che ho tenuto a lungo  in un cassetto.
Nel 2002 è arrivata la prima occasione per la pubblicazione: un' inserzione su Repubblica. Ho inviato  il mio manoscritto e sono rientrata nel premio selezione poesia 2002. E' stato così che è uscita la mia prima raccolta per i tipi di LIBROITALIANO.
Ma ho tenuto la cosa riservata, segreta. Ho regalato  copie del mio libro solo alle persone più care. Troppo forte il trauma da pubblicazione. Ma si sa, in fondo ognuno scrive per essere letto.
Così, nel 2007, ho pubblicato la mia seconda raccolta di poesie,  FIORI DI MAGGIO, anche queste stranamente composte quasi tutte in un giorno, il 12 maggio 2002, come in un raptus creativo.
In seguito, ispirata dai miei tre figli e dai loro studi, ho composto delle filastrocche e, quasi contemporaneamente, delle poesie dedicate al sud da cui provengo e che profondamente amo.
I tempi ormai erano maturi per una poesia meno intimista e per presentare pubblicamente i frutti dei miei pensieri, così organizzai la presentazione di GENTE DEL SUD e di FILASTROCCHE PER UN ANNO, editi da EDIZIONI EVA, nel mese di giugno 2012.
Intanto cominciavo fortemente a desiderare di scrivere in prosa, non più solo versi, brevi espressioni del rapimento di un attimo, di un solo pensiero, espressione di singolo stato d'animo,  ma qualcosa che fosse frutto di una maggiore elaborazione e costruzione, che avesse una trama e un intreccio.
E così che ho cominciato a scrivere anche racconti insieme alle solite poesie.  Ho raccolto le due cose insieme in un volume insolito, SOLO UNA DONNA, edito da ALETTI di Roma, presentato a Venafro, la mia città, il 10 ottobre scorso.
Ma evidentemente sono prolifica con la scrittura come come i figli!
Ho continuato con la mia passione e quest'ultima ho scelto la scrittura di genere nella quale convogliare un bel po' degli umori raccolti in tanti anni di lettura. Ho scelto il giallo ed è così che è nato IL CASO DI ROCCAVENTOSA, edito da ROBIN EDIZIONI di Roma, un libro che spero risulti fresco e piacevole, intrigante e ironico. E' il mio vero battesimo come prosatrice e spero incontri il consenso di chi vorrà leggerlo.
Lo presenterò nella mia piccola città in seno al FESTIVAL CULTURALE CONTAMINAZIONI, organizzato da EtCetera, insieme alla mia amica olandese-riminese Maggie van der Toorn, sabato 17, alle ore 17.30, presso la biblioteca comunale.

Vi aspetto con l'ispettore Costa!

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