Fuori dal tribunale di Cassino dove lavoro, sulle scale, un uomo ha preso una bella rosa rossa ben confezionata dalle mani di una persona e l'ha porta ad una donna. Questa ho guardato la rosa, ne ha sentito il profumo e ha detto: "Ci dovevamo separare per avere un fiore. Grazie".
Ho intuito che i due avessero appena avuto un'udienza dal presidente per la separazione legale e che il marito, nonostante ciò, avesse voluto regalare un fiore alla moglie, non per riconquistarla (quando si finisce in tribunale i giochi sono fatti), ma per testimoniarle affetto e gratitudine, forse per i bei momenti passati insieme o per i sogni giovanili condivisi e poi infranti o per i figli avuti.
Insomma un bel gesto di "integrazione", di riconciliazione col passato, di riconoscenza e riconoscimento insieme.
Credo che cose così, del tutto gratuite e spontanee, facciano bene al cuore di chi le fa e di chi le riceve.
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