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giovedì 29 aprile 2021

ARTICOLO 5

 

ITALIA  Illustrato dal Presidente del Consiglio alla Camera il PNRR

26 aprile DRAGHI: SE CRESCE IL SUD CRESCE L’ITALIA

Applauditissimo durante il discorso alla Camera dei Deputati il Presidente del Consiglio Draghi, che ha riferito a Montecitorio sul Recovery plan prima della trasmissione alla Commissione Europea entro il 30 aprile.

Il casus belli agitato da Renzi, causa ufficiale della caduta del secondo Governo Conte, è arrivato in Parlamento. Il Presidente Draghi ha confezionato il Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza e prima di consegnarlo in Europa, ove non ha mancato di svolgere manovre preliminari, come la telefonata con Ursula von der Leyen,  per aggiudicarsene l’accoglimento, ne ha parlato alla Camera dei Deputati in un discorso breve (ore 16.30-17.00) quanto efficace, sintetico e ispirato.

Tale è apparso infatti ex uomo delle banche, guardato finora con diffidenza da più parti e oggi applaudito ad ogni passo, applausi per cui a ringraziato garbatamente ogni volta, in omaggio a un fair play forse acquisito ai tavoli internazionali.

Il presidente si è riferito a De Gasperi, «A noi onere e onore di preparare l'Italia di domani», padre della patria che implicitamente promette di emulare nelle intenzioni di ricostruzione e rilancio di un Paese disastrato dalla pandemia.

Ha avuto un aperto pensiero verso tutti quelli che “per il bene di tutti e per limitare il diffondersi del contagio” hanno chiuso attività che forse non riapriranno o hanno perso il lavoro.

Promesse misure concrete in particolare in favore di alcune categorie di cittadini, i più deboli: le donne, i giovani, le famiglie; della digitalizzazione; del rispetto dell’ambiente; della riforma della giustizia e dell’informatizzazione del processo.

Ad ogni modo una potenza di fuoco quella che ci verrà dall’Europa e che il capo dell’Esecutivo si prefigge di spendere come si deve. "Sarà da 248 miliardi. In ballo il destino del Paese, no a miopi visioni di parte".

Il premier, Mario Draghi (ansa)

 

"Sbaglieremmo tutti a pensare che il Pnrr sia solo un insieme di progetti, tanto necessari quanto ambiziosi, di numeri, obiettivi e scadenze. Metteteci dentro le vite degli italiani, le attese di chi ha sofferto la pandemia, l'aspirazione delle famiglie, le giuste rivendicazioni di chi non ha un lavoro o di chi ha dovuto chiudere la propria attività, l'ansia dei territori svantaggiati, la consapevolezza che l'ambiente va tutelato. Nell'insieme dei programmi c'è il destino del Paese, la sua credibilità".  

Insomma Palazzo Chigi  vuole "consegnare alle nuove generazioni un paese più moderno… Sia chiaro che, nel realizzare i progetti, ritardi, inefficienze, miopi visioni di parte anteposte al bene comune peseranno direttamente sulle nostre vite. Soprattutto su quelle dei cittadini più deboli e sui nostri figli e nipoti. E forse non vi sarà più il tempo per porvi rimedio".

Il discorso di Draghi non è stato seguito sono in Italia ma anche all’estero, ove sono preoccupati forse quanto noi della salute economica e finanziaria del Bel Paese. Già diffusi a mezzo stampa telematica i primi commenti. In particolare il Financial Times,  quotidiano finanziario inglese, elogia il  premier italiano per aver  restituito credibilità a un Paese definito inadempiente se non addirittura "delinquente". Apprezzamento sgradito quanto ingiusto che speriamo di smentire presto facendo buon uso dei fondi, tutti, non solo i politici, gli imprenditori, la classe dirigente del Paese, ma tutti i cittadini.

Venafro, 26 aprile 2021

                                                                                               GDC

 

 

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