ITALIA Illustrato dal Presidente del Consiglio alla
Camera il PNRR
26
aprile DRAGHI: SE CRESCE IL SUD CRESCE L’ITALIA
Applauditissimo durante
il discorso alla Camera dei Deputati il Presidente del Consiglio Draghi, che ha
riferito a Montecitorio sul Recovery plan
prima della trasmissione alla Commissione Europea entro il 30 aprile.
Il casus belli agitato da Renzi, causa ufficiale della caduta del
secondo Governo Conte, è arrivato in Parlamento. Il Presidente Draghi ha
confezionato il Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza e prima di
consegnarlo in Europa, ove non ha mancato di svolgere manovre preliminari, come
la telefonata con Ursula von der Leyen, per aggiudicarsene l’accoglimento, ne ha
parlato alla Camera dei Deputati in un discorso breve (ore 16.30-17.00) quanto
efficace, sintetico e ispirato.
Tale è apparso infatti ex
uomo delle banche, guardato finora con diffidenza da più parti e oggi
applaudito ad ogni passo, applausi per cui a ringraziato garbatamente ogni
volta, in omaggio a un fair play forse
acquisito ai tavoli internazionali.
Il presidente si è riferito a De
Gasperi, «A noi onere e onore di
preparare l'Italia di domani», padre della
patria che implicitamente promette di emulare nelle intenzioni di ricostruzione
e rilancio di un Paese disastrato dalla pandemia.
Ha avuto un aperto
pensiero verso tutti quelli che “per il bene di tutti e per limitare il
diffondersi del contagio” hanno chiuso attività che forse non riapriranno o
hanno perso il lavoro.
Promesse misure concrete
in particolare in favore di alcune categorie di cittadini, i più deboli: le
donne, i giovani, le famiglie; della digitalizzazione; del rispetto
dell’ambiente; della riforma della giustizia e dell’informatizzazione del
processo.
Ad ogni modo una potenza
di fuoco quella che ci verrà dall’Europa e che il capo dell’Esecutivo si
prefigge di spendere come si deve. "Sarà
da 248 miliardi. In ballo il destino del Paese, no a miopi visioni di
parte".
"Sbaglieremmo tutti a pensare che il Pnrr sia solo un insieme di
progetti, tanto necessari quanto ambiziosi, di numeri, obiettivi e scadenze.
Metteteci dentro le vite degli italiani, le attese di chi ha sofferto la
pandemia, l'aspirazione delle famiglie, le giuste rivendicazioni di chi non ha
un lavoro o di chi ha dovuto chiudere la propria attività, l'ansia dei
territori svantaggiati, la consapevolezza che l'ambiente va tutelato.
Nell'insieme dei programmi c'è il destino del Paese, la sua credibilità".
Insomma Palazzo Chigi vuole
"consegnare alle nuove generazioni un paese più moderno… Sia chiaro che,
nel realizzare i progetti, ritardi, inefficienze, miopi visioni di
parte anteposte al bene comune peseranno direttamente sulle nostre vite.
Soprattutto su quelle dei cittadini più deboli e sui nostri figli e nipoti. E
forse non vi sarà più il tempo per porvi rimedio".
Il discorso di Draghi non è stato seguito sono in Italia ma anche
all’estero, ove sono preoccupati forse quanto noi della salute economica e
finanziaria del Bel Paese. Già diffusi a mezzo stampa telematica i primi
commenti. In particolare il Financial Times, quotidiano finanziario inglese, elogia il premier italiano per aver restituito credibilità a un Paese definito
inadempiente se non addirittura "delinquente". Apprezzamento sgradito
quanto ingiusto che speriamo di smentire presto facendo buon uso dei fondi,
tutti, non solo i politici, gli imprenditori, la classe dirigente del Paese, ma
tutti i cittadini.
Venafro, 26 aprile 2021
GDC
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