Mi capita talvolta di andare a Roma e di notare che in città la crisi morde più che un paese o, perlomeno, è molto più visibile e tangibile. Saracinesche abbassate, strade vuote, negozi chiusi, poca gente per strada e una moltitudine di cartelli AFFITTASI e VENDESI.
Le attività che hanno chiuso per il lockdown, per non sostenere gli elevatissimi costi fissi di gestione, come stipendi dei dipendenti e canoni di locazione, difficilmente riapriranno.
È amaro vedere strade un tempo animate e brulicanti di gente come via Veneto o via Nazionale vuote e spente.
La pandemia ha colpito non solo la salute e ha lasciato tante cicatrici che tarderanno a guarire.
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