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domenica 23 febbraio 2025

 Formalmente corretta, ma molto risentita, per un pugno di dollari o poco più.

Aspettava lasciti, assegnazioni, rimborsi.

Per intervalla insaniae poco o nulla

 Scampanellano le campane in questa sottile aria della domenica mattina. 


Mi ricordano che c'è una vita frizzante, lì fuori, oltre il vetro che mi cinge al letto come camicia di forza, mentre il cane abbaia e il paese è distesa luminosa. 

Ecco, le campane sfumano nel silenzio e sono il segno dell'alternarsi veloce e incostante delle cose e degli umori che non permette di fare nulla, di portare a compimento quel ha bisogno di più tempo rispetto a quello concesso dagli intervalli insaniae.


 Va bene. 

Mi alzo e vado e prendere un caffè...

Sono solo canzonette

 Ho trovato molto interessante il documentario dedicato a Bennato, andato in onda su RaiUno mercoledì sera. 


Edoardo Bennato era  il cantante preferito da mio fratello Umberto; in particolare lui amava Il burattino senza fili, un LP che gli regalò la allora fidanzata Gianna. Negli ultimi tempi forse Bennato è caduto un po' nel dimenticatoio, ma attraverso il documentario l'ho riscoperto e  molto rivalutato. È stato un importante cantante rock, definito anche punk, ed è stato il primo ad incidere due LP alla distanza di soli 15 giorni l'uno dall'altro nel 1970, Uffa uffa e Sono solo canzonette.

È nato quasi 80 anni fa a Bagnoli. Il padre era un impiegato dell'Italsider e la mamma casalinga.


Ha avuto due  fratelli più piccoli, tutti musicisti;  ha avuto una carriera importantissima. Ha collaborato ad esempio con Gianna Nannini alla composizione del motivo celebrativo dei mondiali di calcio "90, Notti magiche. 

La sua è stata una musica impegnata e innovativa dal punto di vista musicale e dei contenuti, spesso graffianti e di satira politica. Non solo musicista, ma personalità ed artista eclettico, si è laureato in architettura al Politecnico di Milano e, oltre ad essere architetto regolarmente iscritto all'ordine, è un grande disegnatore tant'è che ha  disegnato da solo, con precisione quasi maniacale,  la copertina dell' album La torre di Babele,  mettendo insieme in una sorta di piramide le immagini di numerosi guerrieri di tutte le epoche e  di ogni parte del mondo nella divisa da combattimento. 





giovedì 20 febbraio 2025

 La differenza tra chi ti vuole davvero bene e chi no sta nella accettazione, completa, incondizionata. Chi ti vuole bene prende di te il buono e il cattivo, il bello e il cattivo tempo, i pregi e i difetti. 

Chi non ti vuole bene così prende solo le cose belle, i pregi, la giostra, le idee, le energie e ti abbandona nei problemi, nella noia, nel lamento, nella logorrea.

Incontri

Mentre ero in stazione a Roma,  sono entrata in un bar per fare colazione; ho preso un bel cornetto alla Nutella perché mio marito mi raccomanda di mangiare un po' di più (dimagrisco a vista d'occhio in questi giorni di stress). 
Mentre ero al banco mi sono girata e ho notato una bella signora bionda,  con i capelli lunghi e un cappotto nero. Subito ho notato qualcosa di familiare. "Ma sei Gemma?”

"Sì", timidamente mi ha risposto con la voce e il tono di una persona che non voleva essere importunata. 
Era Gemma Galgani di Uomini e donne. 



Avrei voluto chiederle tante cose ma mi sono limitata a dirle che la seguo e ad augurarle buon viaggio.
Certo, è una figura controversa e non comprendo cosa sia vero e cosa finto nel programma, nei suoi atteggiamenti talvolta eccessivi e nelle reazioni di Tina. 
Ad ogni modo mi è sembrata una donna gentile, che mostra meno anni della sua età, con un viso fresco e tonico, i capelli biondi lunghi e curati, meno alta di quanto appare in TV.

In viaggio

 Sono in transito a Roma Termini. 


Sto andando da Pietro che sta poco bene. Le stazioni sono sempre un ottimo punto di osservazione: incrociare tante persone diverse eccita la mia fantasia, la mia immaginazione. Nemmeno io sto troppo bene in questo periodo. Ho letto l'ultimo post, di metà novembre;  sono passati solo tre mesi; ero felice perché Ale si era laureato e tante cose tornavano al loro posto. Poi  sono passati giorni dopo giorni, ho subito tante sollecitazioni, tanto tanto stress, ho resistito, gestito e poi ho ceduto.  

Ho notato che lo sguardo degli uomini che mi incrociano è mutato: non sono più una bella donna appetibile. Sono una signora attempata senza civetteria, senza nessuna voglia di piacere, di conquistare. 

Sono un po' rammaricata per la mancanza di attenzioni da parte della mia amica. 

Anche lei è in difficoltà ma preserva la sua tranquillità, il suo equilibrio evitando ascolto e lamenti. Io mi sono prodigata in altri momenti.

Va bene, va bene così. Debbo adeguarmi, convogliare questa esigenza di parlare altrove, su altre persone e nella scrittura. 

Tornando al momento, è bello viaggiare.

sabato 16 novembre 2024

Quiete serena

Mentre i giorni d'autunno si inseguono, io sto.





















Sto bene, ferma nel mio sole di novembre, a godermi l'amore sempiterno di mio marito Claudio e la laurea di mio figlio Ale.

Bisogna saper aspettare perché le gioie tornano sempre a casa, prima o poi, mentre consapevolezze crescono. 

Pietro ora è a casa, pacificato e dolce; Claudio Maria è a Bologna, solo,  a tessere la sua tela; Iva c'è, è una certezza; la foto di mamma mi guarda dal comodino. 

Babbo lo penso e comprendo, lo accolgo. Gli amici, una corolla, i viaggi, i libri, le terapie, la Canovi, la Grossi, Roberta, tutti mi fanno buona compagnia. 

L'altra sera, alla festa, ho parlato con Gianna, ho guardato Umberto. Non vado oltre perché non voglio soffrire. Non si può prosciugare un mare. 

L'altra è lontana, distante, fredda e risentita. Aspettava lasciti, poverina, rinchiusa nelle sue assurde aspettative, nelle mancate risposte, in rapporti a senso unico che confermano forte dipendenza affettiva. Mi spiace. Sono piccola,  non tocca a me aiutare, anche perché quando è stato il mio turno non è toccato a loro aiutarmi.

Ale mi ha reso felice. La laurea di un figlio è una grande gioia.

Allora non sono stata così male, o no? 

E oggi ho fatto pure le tagliatelle in casa con la bolognese! 


Per i miei figli

mercoledì 28 agosto 2024

Ultimi giorni al mare

 




Questa mattina mi sono svegliata alle 7:20 e non ho indugiato a letto un minuto di più; ho preso l'Eutirox e fatto colazione, mi sono vestita sommariamente e sono andata al mercato; ho fatto un giro breve e salutato Giovanni;  ho preso un vestitino da dieci euro  da Pasquale. Poi ho comprato cozze e vongole e sono rientrata a casa, ho preparato la borsa del mare e sono scesa in spiaggia, presto, prestissimo, come non capita quasi mai; ho tentato di fare un po' di meditazione, distratta da me stessa e dalle poche persone che passeggiavano sulla spiaggia;  quindi ho deciso di fare un bagno. Mi sono tuffata e ho provato a nuotare come mi ha insegnato Pietro, ho sciolto i capelli nell'acqua fresca, mi sono ritemprata, ho osservato il bagnino in piedi, quasi curvo, sul pattino che remava dalla boa verso riva, ho visto Valeria in pantaloncini che camminava a passi lunghi nell'acqua e altre persone piuttosto anziane. Ora mi asciugo e crogiolo al sole finché posso e poi volo a Venafro da mio figlio Claudio Maria. Vado a salutarlo e cucinerò per lui che domani riparte per Bologna. 

giovedì 15 agosto 2024

Ferragosto al mare




 Se è vero che il blog è un diario allora posso confidarmi.

Sto a Scauri da parecchio tempo. Sono stata da sola, poi è venuto Ale con la fidanzata, poi è arrivato Claudio e anche Claudietto. Abbiamo fatto una puntata a Santorini e poi siamo tornati. Stanchezza, caldo, disordine in casa. Mi ha morso un cane: pronto soccorso,  iniezioni, antibiotico, medicazione,  gonfiore e quant'altro. Un paio di viaggi a Roma per affari.  E adesso ci ritroviamo qui, al lido, alla festa di ferragosto, White party, la festa più scomposta dell'anno.

 C'è una massa di gente che si diverte o fa finta o cerca di divertirsi sotto un tendone sulla spiaggia, a 40 gradi,  bevendo l'inverosimile. Gli ebrei, le dame, i seni rifatti, parecchi, scoppiati, annoiati, amici, beghe.  C'è una ragazza in abito a rete  bianco che vuole essere chic e ha messo un foulard sulla testa alla Valentina Cortese. Non molla un borsello mentre balla, come ci tenesse tutti  i gioielli di famiglia,  un vecchio che si agita e saltella ma è completamente scordinato e fuori tempo, gambe a cerchietto, la "dirigenza", uno spilungone di paese che anima e tiene banco, ventagli che sventolano, la parrucchiera, la mastra,  l'arrapata, la manierata, gli ospiti improvvisi, insomma il solito carrozzone umano.

E poi il sax e Claudio che ci prova ma non ho voglia.

Andate tutti a ...

Tutto questo non mi piace anzi mi annoia un po'.

domenica 4 agosto 2024

Vacanze

 Noi siamo rientrati da poco da Santorini, Pietro invece è appena partito per per gli Stati Uniti, da solo. Da Roma  Fiumicino è volato a Chicago, facendo uno scalo a Charlotte. All'aeroporto è stato bloccato a lungo per controlli; in realtà 














la polizia lo ha intimorito e chiuso in una sorta di camera con le pareti di vetro per lungo tempo interrogandolo sulle motivazioni del viaggio.

Americani e americanate!  

Ad ogni modo adesso sta godendo delle bellezze della città che viene considerata la più bella degli Stati Uniti. Mi dice che abbia uno stile eclettico… Nel pomeriggio, dopo una visita all'acquario, 





farà un giro sul lago, poi proseguirà per Milwaukee e da  lì verso una farm dove lavorerà per una settimana circa.

Noi abbiamo mangiato cibo tipico greco

Polpette

Grigliata 


Risoni ai gamberi

Pita e Insalata Santorini 



Moussaka


Insalata 🥗 greca

Risoni con polpette

e lui cibo tipico americano,  sicuramente non più salutare, ma abbondante, grasso, pesante.





Bisogna immergersi del tutto nella realtà del paese che si visita, anche assaporando cibi nuovi, diversi.  Trovo assurdo viaggiare e cercare ovunque pizza 🍕 e pasta. 

Intanto noi  continuiamo a trattenerci a Scauri, al mare, dove  fa un caldo umido  a tratti insopportabile.

La mamma di Claudio è tornata da poco da un soggiorno  a Tropea e mia sorella  da Pineto.

I giorni scorrono lenti, pigri, sempre più corti, lontano da casa 🏠 e dal lavoro, dalla routine e dalle solite cose.

Quel che spesso mi sembra solito siamo proprio noi che non riusciamo del tutto ad abbandonare le maschere e i pensieri di sempre.

 Formalmente corretta, ma molto risentita, per un pugno di dollari o poco più. Aspettava lasciti, assegnazioni, rimborsi.