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giovedì 20 giugno 2013

Festa

La festa è finita. Anche quest'anno è andata. Abbiamo festeggiato il nostro rito un po' cristiano, un po' pagano, molto paesano. La festa, le luminarie, la fiera, le bancarelle, la scapece, l' carr'zzell, il comitato e le offerte, le polemiche sui cantanti, il palco, l'ammessa, la processione, più lunga, più corta dell'anno scorso, i fuochi, il nostro inno... Cantarlo in piazza Mercato ed, infine, sul Castello è il massimo, l'acme della festa, l'apogeo della nostra venafranità. E come la celebrazione di ogni rito è rassicurante. È continuità. Finchè ogni anno avremo la nostra festa, i nostri santi martiri, la nostra processione vorrà dire che in fondo tutto va bene!

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