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martedì 29 ottobre 2013

RECANATI-FRANCOFORTE: ANDATA E RITORNO





Mio figlio Ale sta studiando Leopardi. Io, ieri sera, ho cominciato a leggere Goethe. Benchè si tratti di artisti lontani tra loro, mi è sembrato di poter tracciare un parallelo. Vi sono tanti aspetti della vita dell'uno che rimandano all'altro. Goethe nacque a Francoforte sul Meno, cinquanta anni prima di Leopardi, che ebbe i natali a Recanati, entrambi da famiglie ricche, patrizie, nobili. Bambini precoci, enfants prodige, studiarono moltissimo, spesso in casa, nelle ricchissime biblioteche di famiglia, e incominciarono le loro produzioni letterarie in un'età in cui i nostri bambini frequentano le elementari e saprebbero a malapena scrivere un'ode maccheronica al loro idolo calcistico. Poliglotti tutti e due: Goethe studiò il tedesco, il latino, il greco, il francese, l'italiano, l'inglese l'ebraico. Leopardi studiò l'italiano, il latino, il greco, l'ebraico, il francese (lingua nella quale probabilmente lesse la prima versione del Faust), il sanscrito, l'inglese, lo spagnolo. Romantici, entrambi lessero i classici e Byron e Shelley e ne furono influenzati. Il primo fu un genio assoluto, universale, poeta, letterato, scienziato, pensatore, panteista e naturalista. Il nostro fu grande poeta, letterato, pensatore sensista, materialista, pessimista, esistenzialista. Forse non si conobbero e non ebbero modo di incontrarsi mai, ma sia l'uno che l'altro produssero pagine e pagine, affascinanti ed attuali, classiche. Entrambi morirono nel 1837.

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