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domenica 11 maggio 2014

VIVA LA MAMMA

Quante poesie ho scritto per mia madre!? Quante di più ne avrebbe meritate!
Una donna antica e prodiga, esempio ineguagliabile di virtù.

MAMMA SIEDITI


Mamma,
quanto tempo resteremo
ancora insieme ?!
Non lo so

Ricordo quando ero piccola
e ci scambiavamo i baci a schiocco
in segno dell’amore provato
e ci dicevamo
“Non mi lasciare mai,
              moriamo insieme”

Ora, ti confesso,
no, non voglio più morire con te
Voglio restare qui
                coi miei di figli
che sono tre
                  e sono tanti
e duri e dolci e forti e maschi

Mamma,
io non sarò mai mamma come te
e tu, forse, me ne fai una colpa
Mai così prodiga,
mai così pia, umile e dimessa

Mamma,
tu ti porti dietro
           nel terzo millennio
il modo di fare
              del secolo scorso,
della guerra, della miseria,
dell’essere sfollati,
del dopoguerra e
              della ricostruzione,
del progettare e risparmiare,
comprare e arricchire
                              migliorare

Mamma,
tu sei ineguagliabile modello
di femminilità
perché hai fatto tutto,
tutti i ruoli con amore

Figlia devota e ubbidiente,
Sorella amorosa e complice,
Moglie, moglie diosacome abnegata,
Mamma severa, amorevole ed esigente,
avara di parole buone e complimenti
e prodiga di fatiche ed esempi,
perfino buona matrigna,
non come quella delle favole,
anche se questo, detto da me, non vale,
Nonna incantata e indulgente,
Maestra di scuola quarant’anni
                              mai assente

Mamma,
tu sei una donna antica,
una donna del sud,
risparmi tutto
e non risparmi mai di te,
del tuo lavoro,
della tua fatica fai dono

Le tue energie sono state nostre,
le tue mani sono stanche
e non si fermano ancora
e noi non ti regaliamo mai riposo
e tu con convinzione
ogni giorno ancora fai

Che fai?

Mamma, siediti,
lascia fare a me,
non mi rimproverare più
Amami in silenzio
senza più sferzate
Accetta l’essere mio diversa
e lascia, lascia stare tutto

Siediti,
vorrei vederti bella e serena,
coi capelli fatti e un bel cappello,
vestita pulita ingioiellata profumata,
a prendere il sole e bere un caffè,
fumandoci su una bella sigaretta
insieme alla faccia di tutto il resto

Siediti,
voglio che per te
la fatica divenga solo un ricordo
e che presto svanisca anche quello

Getta dal balcone i calzini da lavare,
getta via i cattivi pensieri
e l’espressione cupa
che ti segna il viso

Siediti e riposa,
parliamo oggi senza litigare
Io ti voglio bene
e  molto di te è in me,
anche se non appare 









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