TALEBANA D’AMORE
Racconto di Giuditta Di Cristinzi
La sveglia trillò puntuale ed inquieta sul mio comodino. La spensi subito
per non svegliare Nicola e andai in
bagno a prepararmi. Accesi il cellulare e feci uno squillo a Rossella che,
stranamente, rispose subito.
- Wè, sveglia!?-
- Sì, sveglia e carica, cara. Passo prenderti tra venti minuti. Preparati
e scendi giù.-
Ross mi aveva convinta, mettendo in campo tutte le sue innate doti di
tenace rompiscatole, insistente ed
ossessiva, a fare questo “folle” weekend a Parigi. Per la verità,
all'inizio, ero stata molto perplessa. Prendere un giorno di ferie, organizzare
la casa, lasciare Nicola solo con i ragazzi in un periodo di superattività,...
Ma alla fine lei e le sue ragioni, che
poi erano le mie, avevano avuto il sopravvento. Io ero stanca, spenta, stufa di
occuparmi di casa, lavoro, famiglia, mamma. Nicola era sempre più distante ed
egoista. Lui, il lavoro e il golf. Forse non tutti sanno che ci sono le vedove
bianche del golf, le povere mogli dei golfisti, più povere di quelle i cui
mariti giocano a carte o a calcetto o stanno per ore al bar. I golfisti sono
dei veri stronzi, degli uomini tignosi che pensano ai tiri anche quando sono in
bagno, che all'improvviso si alzano e vanno a provare un blaster in terrazzo o
nel giardino di casa; che, una volta entrati nel mondo di questo sport vampiro,
assoluto, totalizzante, non ne escono più;
uomini in gara con se stessi, fino alla fine, un record su quello
precedente. Nicola credeva di sapere come giostrarsi tra me ed il golf, in un
esercizio di equilibrismo costante; si illudeva
di sapere fino a che punto potermi trascurare. Ma non aveva capito un
tubo. Ed io, prima di imboccare il viale senza uscita del divorzio da golf,
avevo accettato l'invito di Rossella.
Scesi giù e la trovai alla guida della sua 500, pronta a partire per
l'aeroporto.
- Ciao, dai sali, non vedo
l'ora... –
- Ross, mi fa rabbia, sai. Ma che cavolo pensi di fare, cosa vuoi trovare
a Parigi?
...
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