IN ITALIA ALLEVARE UN FIGLIO COSTA QUANTO UNA FERRARI
L’Italia continua a retrocedere nella graduatoria della
natalità. Anche nel 2017 l’Istat ha sentenziato una diminuzione del 2
per cento rispetto all’anno precedente. Nello specifico 464mila bambini in meno
rispetto al 2016. E il dato risulta ancor più grave se consideriamo che dal
2008 la riduzione è costante anno dopo anno. Quali i motivi del preoccupante
calo di nascite? Il dito va puntato in particolare sulle carenti politiche di
sostegno alla famiglia, sulla mancanza di lavoro e sui costi economici che si
legano alla crescita di un figlio.
Se
un figlio costa più di una Ferrari
E’ istruttivo e interessante, da tale punto di vista, il
servizio che la collega Giulia Cazzaniga pubblica su Libero.
Si può spulciare in una tabella il costo relativo a varie voci di spesa
correlate, di volta in volta, all’età del bambino o del ragazzo. Constatare -
per esempio - che avere un figlio e sostenerlo fino ai 25 anni (almeno) costa
in Italia quanto comprare una Ferrari 488 Spider, ovvero più di 247mila euro in
totale.
A considerare le
varie fasce d’età inoltre, quando il figlio ha 2 anni occorrono oltre 830 euro
al mese, mentre quando compie 9 anni si viaggia sui 1000 e quando supera i 15
serve ancora di più. Per non parlare del periodo successivo alla maggiore età,
allorché – si legge sempre sul quotidiano – parte l'equivalente di uno
stipendio medio.
A calcolare gli esborsi in questione per il giornale di Feltri e
Sallusti ci ha pensato Marino Maglietta dell'associazione Crescere Insieme. L’esperto ha elaborato le stime
prendendo come riferimento una famiglia con un reddito complessivo di 3500 euro
al mese. E i risultati sono illuminanti.
I
primi tre anni
I primi tre anni di vita di un figlio sarebbero quelli più costosi.
Ai costi normali del cibo, dell’abbigliamento e dei trasporti va aggiunta
infatti (di solito) una spesa di circa 3mila euro tra baby sitter o asilo nido,
carrozzine e pannolini. Per questa fascia di riferimento l’associazione Famiglie
Numerose calcola una
media di 8.300 euro all’anno per figlio.
Dopo
i 18 anni
La situazione non si alleggerisce per le famiglie dopo il
raggiungimento della maggiore età. Superati i 18 anni, infatti, moltissimi dei
ragazzi sono costretti a rimanere a casa dei genitori. In pratica, stando alle
stime di Eurostat, il 66 per cento dei giovani tra i 18 e i 34
anni restano sotto il tetto di mamma e papà. Una condizione nella stragrande
maggioranza dei casi non voluta e indotta dalla disoccupazione, dalla
inadeguatezza dell'indirizzo formativo, da un mercato del lavoro e da uno stato
sociale che evidentemente non funzionano come dovrebbero. Così i
"bamboccioni" – come qualcuno li ha impropriamente definiti – a 21
anni richiedono per il loro sostentamento una spesa mensile di 1.205 euro,
mentre, qualora si tratti di un ragazzo che frequenta l’università, bisognerà
aggiungere – secondo una stima diFederconsumatori - l'esborso di una cifra ulteriore
quantificabile tra i 1425 e i 1660 euro all’anno. Cifra variabile, ovviamente,
a seconda del reddito familiare.
Se poi si sceglie di frequentare una facoltà lontana da casa
occorre calcolare – spiega sempre Libero –
un ulteriore esborso di almeno 8mila euro all'anno per l’affitto di un
alloggio. Da qui una spesa di 247mila euro (la famosa Ferrari) per un figlio se
questo, complice la disoccupazione, rimane tra le mura domestiche fino a 25
anni.
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