CULTURA
Finchè il caffè è caldo …si può tornare indietro
VIAGGI
NEL TEMPO nell’interessante libro del giapponese Toshikazu Kawaguchi
Ho appena finito di
leggere FINCHE’ IL CAFFE’ E’ CALDO del narratore Toshikazu Kawaguchi che, con un grande sforzo di fantasia o forse
interpretando un recondito desiderio di noi tutti, immagina che in particolari
condizioni sia possibile viaggiare nel tempo.
Tutto accade in un
particolare caffè di Tokio gestito da un omone buono, Nagare, e dalla moglie
Kei, con l’aiuto di una imperturbabile collaboratrice di nome Kazu, che ha il compito di versare un
particolarissimo caffè.
L’atmosfera del bar è
rarefatta, le pareti hanno il colore del tempo, gli avventori sono conoscenti e
abitué. Ma ogni tanto fa ingresso nel locale qualcuno che per un motivo
particolare, un rimpianto, un rimorso, un dubbio, vuole tornare indietro nel
tempo, a un momento ben preciso, per incontrare una persona in particolare e
rivivere una situazione determinante della sua vita.
La possibilità di tornare
indietro fluisce in una rigida cerimonia con regole e restrizioni, la
principale: nonostante tutto il futuro non potrà cambiare. Tuttavia tornare
indietro, con la consapevolezza del domani, aiuterà a comprendere e ad avere un
atteggiamento diverso nei confronti di chi si ama, un fidanzato, un figlio, una
sorella, un marito e a dire le persone giuste. La magia permette anche di
viaggiare nel futuro e di scorgere quello che accadrà.
Il libro del giapponese, pubblicato nel 2015, ha scalato
le classifiche e ha venduto oltre un milione di copie, forse perché fa
viaggiare, oltre che nel tempo, con la fantasia a quello che si vorrebbe, a
quello che avremmo potuto fare, attraversando i
dubbi e i desideri di ciascuno di noi. La prosa di Kawaguchi è pulita, semplice e
asciutta e tiene attaccati al libro fino alla 177ema e ultima pagina.
Il romanzo ha avuto
grande successo mondiale tanto che ha avuto un seguito nel 2020, parimenti graditissimo, in BASTA UN CAFFE’
PER ESSERE FELICI.
Peccato che questo
speciale caffè che fa viaggiare in avanti e indietro nel tempo non ci sia, ma è
lo spunto per una riflessione su come utilizzare la nostra preziosa e
irripetibile esistenza.
Venafro, 25 aprile 2021
Giuditta
Di Cristinzi
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