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giovedì 12 agosto 2021

Viaggio in Normandia 5


Lasciata la costa ci siamo diretti verso Mont Saint Michel, la vera chicca del viaggio (Il Mont Saint-Michel (in normanno Mont Saint Miché, in bretone Menez Mikael ar Mor) è un isolotto tidale situato presso la costa settentrionale della Francia, dove sfocia il fiume Couesnon, sul quale venne costruito un santuario in onore di San Michele Arcangelo, il cui nome originario era Mons Sancti Michaeli in pericolo mari (in latino) o Mont Saint-Michel au péril de la mer (in francese: in italiano, letteralmente, "Monte San Michele al pericolo del mare").

Attualmente costituisce il centro naturale del comune di Le Mont-Saint-Michel (dipartimento della Manica, regione amministrativa della Normandia); un trattino permette di differenziare tra il comune e l'isolotto: secondo la nomenclatura ufficiale dell'INSEE l'unità amministrativa si chiama (Le) Mont-Saint-Michel, mentre l'isolotto è chiamato Mont Saint-Michel.





sedimenti inferiori sono costituiti dai detriti dei fiumi SéeSélune e Couesnon, che sfociano nella baia; i sedimenti in superficie si trovano tra terra e mare; questa zona è ricca di strati di torba alternati a sabbia calcarea (gusci di conchiglie tritati).

La notevole architettura del santuario e la baia nel quale l'isolotto sorge con le sue maree ne fanno il sito turistico più frequentato della Normandia e uno dei primi dell'intera Francia, con circa 3.200.000 visitatori ogni anno; numerosi immobili che vi sorgono sono individualmente classificati come monumenti storici e l'intero sito è nel suo insieme classificato come tale dal 1862. Dal 1979 fa parte dei Patrimoni mondiali dell'umanità dell'UNESCO. Fonte Wikipedia).

Abbiamo raggiunto il monte attraversando le  campagne verdissime della Normandia punteggiate da mucche al pascolo(famoso in questa zona le prés-salés, il prato salato,  che rende particolarmente saporito il latte e le carni degli animali che vi pascolano, in particolare un tipo di agnello che porta questo nome).

Siamo arrivati nel tardo pomeriggio, abbiamo percorso un lungo viale a piedi,  quindi siamo al monte con la bassa marea quindi;  siamo entrati nel borgo realizzato su una rupe e granitica e arrivati fino in cima all' Abbazia intitolata all'arcangelo Michele che svetta sfolgorante sulla guglia più alta in una statua dorata.





Straordiaria l'opera umana in uno scorcio di natura ancor più eccezionale.

La sera abbiamo alloggato a Saint James presso il Normandie Hotel  gestito da una gentilissima ragazza, Virginie che c'ha accolto in maniera molto familiare insieme al gatto rosso Chouchou e ci ha permesso di cenare in hotel.

Finita la cena innaffiata da champagne rosé abbiamo voluto fare un giro nel borgo e abbiamo notato che nei piccoli paesi la sera non vi è illuminazione pubblica. Credo si tratti di una scelta politica ma anche ecologica. Evidentemente in Francia bisogna addormentarsi presto per andare a lavorare al mattino!

Il mattino successivo abbiamo fatto un giro guidato nell'Abbazia con guide auricolari in italiano ascoltandone tutti gli affascinanti  segreti.



A ora di pranzo abbiamo mangiato in loco delle crepes salate con prosciutto, formaggio e uova.

Nel pomeriggio ci siamo spostati in Bretagna...

Ma questo lo racconterò in un altro post. 


mercoledì 11 agosto 2021

VIAGGIO IN NORMANDIA 4


Dopo aver esaudito il mio desiderio di visitare Giverny, abbiamo accontentato Claudio che ci teneva a vedere di persona i luoghi dello sbarco in Normandia, lo sbarco delle potenze alleate avvenuto il 6 giugno del 1944.

La Francia  settentrionale era occupata dai tedeschi e le forze alleate si mossero liberarla muovendo dalla Manica con grande dispiegamento di forze.

I tedeschi probabilmente attendevano lo sbarco nel grande porto di Le Havre ma gli alleati sbarcarono in più punti lungo le coste normanne rinominando le spiagge in codice. 



Noi abbiamo visitato un mausoleo a Caen e Gold Beach ad Arromanches (Gold Beach è nel settore britannico. Gold Beach è semplicemente un nome in codice dato dagli Alleati. Questa spiaggia si estende da Asnelles a Ver-sur-Mer. Gold Beach è nota anche per il suo porto artificiale sul comune di Arromanches che sarà messo in funzione il 14 giugno 1944. La 50a divisione britannica, sbarcata a Gold, è rapidamente alle porte di Bayeux e la conquista la mattina del 7. Il suo obiettivo è anche quello di impadronirsi della cittadina di Arromanches in previsione del futuro porto artificiale (Mulberry) e di fare il collegamento con le truppe canadesi sbarcate a Juno. Missione che si compirà la sera del 6. Fonte it.normandie.tourism.fr). 

Ci sono ancora molti relitti che lasciano immaginare la potenza dell'operazione, il dispiegamento di forze e la crudezza delle battaglie che andarono ben oltre il 6 giugno, il D Day o J Jour. Per liberare la Normandia occorsero più di cento giorni...


(tappa successiva Mont Saint Michel)

 

Momenti d'essere

Lascio andare

tormento 

Lei lui lei 

Chiusi in un barattolo
Alla deriva
Inghiottiti da un mulinello 
Accettazione e obblio 
Lascio andare

Viaggio in Normandia 3

 


A spasso per Rouen ho pensato alle sue eroine, reali e letterarie, Giovanna d'Arco, protettrice della nazione, arsa sul rogo perché paladina di Francia contro gli inglesi durante la guerra dei cent'anni (116 in realtà) e Madame Bovary, la tormentata Emma, nata dalla penna raffinatissima di Gustave Flaubert, che a Rouen andava segretamente per incontrare il giovane amante León,  in fuga dalla noia del paesino, dei doveri familiari e del goffo marito Charles, che con il suo inelegante ingresso in classe dà  il famoso incipit al romanzo. 

L'ho letto due volte, Madame Bovary, una volta a scuola, una volta da adulta, pigramente, sulla spiaggia. Flaubert amava dire "Madame Bovary c'est noi". In realtà Madame Bovary è tutti noi, nella sua irrequietezza esistenziale.

Rouen non ha dato i natali solo a Flaubert ma anche al commediografo Corneille, di cui abbiamo visitato casa, quel che ne resta. 

E poi via, verso l'affascinante Honfler, guidati da Maristella. 




Durante la vacanza ognuno di noi ha espresso un desiderio, abbiamo cercato di soddisfarlo e ne abbiamo goduto tutti. 

Posta sull'estuario della Senna, pittoresca, con bar e locali lungo il fiume, Honfleur è una delle perle della Normandia. 

Al restaurant Le Corsaire, ho mangiato il piatto tipico, le cozze con la crema e le patatine fritte, les mules à la creme

Paese che vai, gusto che trovi. 

Abbiamo pernottato in un hotel carino, in piazza, e al mattino abbiamo trovato un bel mercato alimentare ad accoglierci. Coloratissimo e invitante.

La Normandia è una terra ricca di pascoli e orti, dove vengono allevate vacche da latte -col quale si fa il camembert e altri formaggi squisiti- e vitelli 🏞🐃 da macellare, dunque ottima la carne; molti gli ortaggi e ricca la pesca🎣.

Dopo la colazione, rigorosamente alla francese, con un succo fresco e una bevanda calda, un fragrante croissant e un pezzo di baguette con burro un po' di salato, abbiamo proseguito per Caen e i luoghi del famoso sbarco. 

Segue... 



martedì 10 agosto 2021

Viaggio in Normandia 2





La prima sera abbiamo alloggiato a Vernon,  un paese sull'estuario della Senna, dove abbiamo mangiato -primo felice approccio con la cucina francese, ricercata e "cremosa"- in un bistrot (Bistrot des Fleurs) suggerito da Routard, una nota guida turistica, vangelo di viaggio di Maristella. 


                                                      

Carino il centro storico con le classiche casette a graticcio. 

Al mattino siamo tornati a Giverny per visitare la casa e il giardino di Claude Monet dall'interno. 












(Un'annotazione:  durante il viaggio, ho notato che in Francia non chiedono i documenti al momento dell'accettazione in hotel ma dopo qualche giorno dall'arrivo hanno cominciato  a richiedere il pass sanitario per accedere in ogni posto pubblico). 

Tornando alla prima visita, devo dire che ho amato molto gli impressionisti e Monet in particolare quindi ci tenevo a visitare la casa e il giardino del maestro, fonte di tanta ispirazione.
Monet si ritirò a Giverny alla fine del XIX secolo e lì dipinse oltre 250 quadri che ritraevano le famose ninfee del suo laghetto, al mattino, alla sera, col sole, con la pioggia. Esempio classico di pittura en plein air e di studio sulla luce. 
I quadri per sua volontà sono stati donati alla nazione al momento della morte. 
(Al riguardo mi aveva molto colpito anche il libro Ninfee nere di Michel Bussi,

interamente ambientato proprio nel piccolo villaggio, un intrigato noir sapientemente scritto con giochi di flashback).

Dopo la visita, ci siamo diretti verso il capoluogo della regione, Rouen (Rouen, capoluogo della Normandia, regione della Francia settentrionale, è una città portuale sulla Senna. Importante centro nel periodo romano e nel Medioevo, ospita chiese gotiche, come Saint-Maclou e Saint-Quen, e un centro pedonale lastricato con case medievali in legno e muratura. Lo skyline della città è dominato dalle guglie della Cattedrale di Notre-Dame, immortalata dal pittore impressionista Claude Monet in una serie di dipinti.  Fonte Google) abbiamo passeggiato lungo le strade principali, visitato la torre dell'orologio e la nota Cattedrale. 
Abbiamo sostato nella piazza in cui andò al rogo l'eroina nazionale, Giovanna d'Arco, la Pulzella d'Orléans, e non ci siamo fatti mancare una puntatina al mercato alimentare. 


Poi abbiamo proseguito il nostro viaggio alla volta di Honfleur... 

Segue... 



Momenti d'essere


Immerso il cuore
Nelle acque balsamiche 
Della meditazione
Rallenta il pensiero 
Basta un respiro 

                                 Rouen, 10 agosto 2021

domenica 8 agosto 2021

Viaggio in Normandia


Questa meta era nella lista dei nostri desideri. 

La pandemia ha sfalsato i tempi e reso tutto più difficile ma alla fine ce l'abbiamo fatta. 

Siamo partiti in aereo ✈con i nostri amici Claudio e Maristella il 5 mattina da Ciampino per Parigi Beauvais. Dopo un volo relativamente breve e tranquillo siamo sbarcati e abbiamo noleggiato una macchina, piccola, comoda, giusta. 

Quindi ci siamo immersi nella campagna francese, in un paesaggio rurale interrotto da piccole graziose casette con tetti spioventi, solcata fa strade strette e poco battute. 

Quello che ci ha colpito è l'ordine, la pulizia, la quiete, i giardinetti curati, le aiuole fiorite, le ortensie in esplosione rigogliosa, le mucche al 🏞🐃pascolo, serbatoio di latte della Francia. 

Prima meta Giverny, il piccolo borgo in cui si ritirò a dipingere e vivere Claude Monet negli ultimi anni della vita. 

Difficile arrivare per via di numerose deviazioni ma alla fine siamo riusciti. Un villaggio reso famoso dalla permanenza del grande artista padre dell'impressionismo che prende il nome proprio da una sua opera: 

Impressione: al levar del sole. 




Tele i mostra a Giverny




Dopo una rapida visita ci siamo recati a Vernon dove abbiamo cenato al Bistrot des fleurs (e dormito) in vero stile francese: ottimo vino, formaggio, pesce con salsine e dolci gustosi. 

... Continua nel prossimo post... 



Quiete serena

Mentre i giorni d'autunno si inseguono, io sto. Sto bene, ferma nel mio sole di novembre, a godermi l'amore sempiterno di mio marito...