A spasso per Rouen ho pensato alle sue eroine, reali e letterarie, Giovanna d'Arco, protettrice della nazione, arsa sul rogo perché paladina di Francia contro gli inglesi durante la guerra dei cent'anni (116 in realtà) e Madame Bovary, la tormentata Emma, nata dalla penna raffinatissima di Gustave Flaubert, che a Rouen andava segretamente per incontrare il giovane amante León, in fuga dalla noia del paesino, dei doveri familiari e del goffo marito Charles, che con il suo inelegante ingresso in classe dà il famoso incipit al romanzo.
L'ho letto due volte, Madame Bovary, una volta a scuola, una volta da adulta, pigramente, sulla spiaggia. Flaubert amava dire "Madame Bovary c'est noi". In realtà Madame Bovary è tutti noi, nella sua irrequietezza esistenziale.
Rouen non ha dato i natali solo a Flaubert ma anche al commediografo Corneille, di cui abbiamo visitato casa, quel che ne resta.
E poi via, verso l'affascinante Honfler, guidati da Maristella.
Durante la vacanza ognuno di noi ha espresso un desiderio, abbiamo cercato di soddisfarlo e ne abbiamo goduto tutti.
Posta sull'estuario della Senna, pittoresca, con bar e locali lungo il fiume, Honfleur è una delle perle della Normandia.
Al restaurant Le Corsaire, ho mangiato il piatto tipico, le cozze con la crema e le patatine fritte, les mules à la creme.
Paese che vai, gusto che trovi.
Abbiamo pernottato in un hotel carino, in piazza, e al mattino abbiamo trovato un bel mercato alimentare ad accoglierci. Coloratissimo e invitante.
La Normandia è una terra ricca di pascoli e orti, dove vengono allevate vacche da latte -col quale si fa il camembert e altri formaggi squisiti- e vitelli 🏞🐃 da macellare, dunque ottima la carne; molti gli ortaggi e ricca la pesca🎣.
Dopo la colazione, rigorosamente alla francese, con un succo fresco e una bevanda calda, un fragrante croissant e un pezzo di baguette con burro un po' di salato, abbiamo proseguito per Caen e i luoghi del famoso sbarco.
Segue...
Nessun commento:
Posta un commento