Il desiderio di star bene, di capire, di interiorizzarmi e arrivare all'individuazione mi porta a cercare nuove vie per la crescita interiore. Letture, analisi, aiuti, rilassamento, meditazione, yoga,
scrittura autobiografica sono le mie modalità. Ho voluto arricchire il mio bagaglio in un momento molto difficile di vita personale con un
ritiro spirituale yoga. Ho cercato sul web e ho notato che l'offerta è varia e ricca. Ho scelto un soggiorno in un centro Ananda ad Assisi.
Ho cercato la compagnia di amiche, invano; infine, sono andata con mio figlio che, gentile, dolce, garbato, disponibile, mi ha accompagnato con partecipazione discreta.
Il viaggio in auto, il 18 novembre, è stato gradevole e baciato dal sole. Uscita dalla A1 a Orte, mi sono addentratata nel verde dell'Umbria. Arrivata ai piedi di Assisi, molto bella, suggestiva, bianca ed estesa, ho voltato per Gualdo Tadino e seguito le indicazioni per circa 30 chilometri di boschi colorati d'autunno. Ho accarezzato con gli occhi alberi col il fogliame verde, giallo, arancio, rossiccio, violaceo. Molto bello, calmante.
Arrivata al centro, dopo il check in, ho goduto della prima attività di yoga con Cashi.
Tutti gli istruttori e i residenti di Ananda assumono un nuovo nome, indiano, significativo, simbolico.
La prima attività, svolta nel tempio, è consistita in spiegazioni, esercizi di energizzazione, rivitalizzazione dei cosidetti 20 punti ed altro.
Alle 19.30 abbiamo cenato nella sala comune. La filosofia di Ananda è molto protesa verso la natura e il rispetto dell'integrità del nostro universo, la dieta dunque è vegeteraria. Nei due giorni di ritiro ho mangiato riso basmati, cous cous, ceci, lasagne ai funghi, torta al cacao, minestrone, insalata di finocchi e mandarini, focaccia con ricotta, verdure di ogni genere in umido, tofu, frutta, latte, thè, biscotti, yogurt, cereali, semi.
A tarda ora abbiamo conosciuto la nostra guida, Gitanjali, una dolcissima signora californiana trasferitasi da tempo in Italia, dopo un soggiorno di cinque anni in India.
Seguace di Swami Kriyananda, fondatore di Ananda ad Assisi nel 1968, dopo essere stato discepolo di |
Swami |
Yogananada,
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YOGANANDA |
Gitan ci ha introdotto al tema del seminario intitolato alla Libertà Interiore.
Il mattino dopo ho iniziato le attività di yoga alle sette, nel tempio, poi sono andata a svegliare il mio cucciolo e insieme abbiamo fatto colazione. Alle undici abbiamo avuto la prima "lezione".
Gitanjali, che Ale chiamava con me simpaticamente la Signorina Genitali, ci ha spiegato che molto spesso agiamo seguendo schemi, ritualità che non sono autentiche ma abitudini assunte nel corso del tempo con uno scopo ben preciso, che finiscono con l'allontanarci dalla nostra vera natura, esaurire la loro funzione positiva ed essere piuttosto di danno.
Perchè, parliamoci chiaro, che lo dica Jung o gli antichi Greci, gli yoghi o i filosofi, il problema della sofferenza psichica dell'uomo fondamentalmente dipende dal allontanamento dal sè, dalla mancata realizzazione della nostra vera natura.
Tanti maestri del pensiero hanno compreso qual è la via, difficile onere di ognuno riuscire a percorrerla per conquistare la felicità.
«Conosci te stesso» (in greco antico γνῶθι σαυτόν, gnōthi sautón, o anche γνῶθι σεαυτόν, gnōthi seautón), massima religiosa greco antica iscritta nel tempio di Apollo a Delfi,
nosce te ipsum in latino (Fonte Wikipedia), Divieni ciò che sei secondo Friedrich Nietzsche, Diventa chi sei per Pindaro, Individuazione per Jung, Eudaimonia (=buon demone) o felicità per i greci, tanti i nomi, tante le definizioni per un concetto che va attualizzato con impegno e a fatica seguendo la strada dell'analisi, dello yoga, della meditazione, di letture nutrienti, dell'interpretazione dei sogni ed altro ancora.
Il soggiorno ad
Ananda è continuato in assoluta calma e serenità, tra sedute di
yoga, momenti di meditazione, lezioni, canti e celebrazione finale del
Satsang.
In ogni ambiente del centro c'erano immagini sacre, tutti erano sorridenti, gioiosi, estatici quasi; penso che credano alla reincarnazione.
In molte cose sono distanti da me, che dopo anni di fede, mi ritrovo atea cristiana, ma la ricerca della saggezza, la meditazione, il tentativo di individuare ed eliminare le incrostazioni stratificate su di noi da famiglia e società per la conquista di sè e della libertà interiore sono temi che da sempre mi affascinano.
In definitiva una bellissima e nutriente esperienza.