Il tempo scorre senza soluzione di continuità. È solo un'idea, una convinzione, una necessità quasi scaramantica credere che qualcosa (di più brutto) finisca e qualcosa (di più bello) inizi. La Terra in 365 giorni, 6 ore, 9 minuti e dispari secondi ha compiuto il suo giro completo attorno al Sole. E noi? Un giro di speranze, relazioni, illusioni, delusioni, sentimenti, lavoro, chiacchiere, vacanze, fatiche. Ognuno le sue, inesorabilmente.
Questa sera dovremo festeggiare, esorcizzare, brindare, rassicurarci.
Qualcuno lo farà con leggerezza, qualcuno a letto malato, qualcuno lavorando. Medici, infermieri, autisti, turnisti, camerieri, cuochi, attori, casellanti accoglieranno il nuovo anno guadagnandosi da vivere, cosa bella e dignitosa e in qualche modo "brutta", perché significativa che nella vita nulla è gratuito. Giunti alla vita senza chiederlo, poi dobbiamo guadagnarci quotidianamente la pagnotta contando sulle nostre attitudini e talvolta anche solo sulla fatica.
A questo punto dovrei concludere questi miei pensieri in qualche modo più o meno coerente. Invece no. Nessuna conclusione. Solo un anno solare che finisce e un anno solare che inizia nella mia vita già piuttosto lunga che spero possa continuare a fluire cavalcando gli anni verso la meta. La mia segreta meta...
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