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martedì 25 gennaio 2022

L'arte di correre

   Natale i miei ragazzi mi hanno regalato dei libri conoscendo la mia passione per la lettura. 

Ne ho iniziato subito uno e questa mattina ho finito di leggere L'arte di correre dello scrittore giapponese Murakami Haruki


Nel momento in cui ho iniziato il libro non ne sono rimasta particolarmente affascinata perché mi aspettavo un romanzo, mentre invece L'arte di correre è una sorta di saggio, è un libro di memorie messe insieme dal talentuoso scrittore che traccia una sorta di parallelo tra l'arte di correre e l'arte di scrivere sostenendo che entrambe siano sostenute essenzialmente dalle stesse qualità: il talento, la concentrazione e la perseveranza. 

Io aspiro a scrivere sempre di più quindi, non appena compreso il vero significato del testo, mi sono appassionata. 

Murakami è una persona veramente interessante. 

Nato a Kyoto nel 1949, si guadagna da vivere gestendo un bar e quasi improvvisamente inizia a scrivere, spontaneamente, prima un racconto, poi un altro, a partecipare a diversi premi letterari e a vincerne alcuni. 

In quel momento comprende che scrivere è esattamente quello che vuole fare e, d'accordo con la moglie che nel testo nomina spesso, decide di chiudere il bar e dedicarsi alla scrittura per almeno un paio d'anni, per capire cosa è capace di fare. 

La nuova attività comincia ad andare molto bene; scrive molti libri che riscuotono successo di pubblico e di critica e ricevono numerosi riconoscimenti; negli anni ottanta inizia anche a correre, a correre essenzialmente la maratona. Murakami si rende conto che la costanza degli allenamenti gli è utile per darsi una disciplina necessaria anche per scrivere. Corre diverse volte la maratona di New York, quella di Boston, quella originaria di Atene e l'ultra maratona di cento chilometri. Murakami è una persona rigorosa, che sottopone se stesso ad allenamenti intensi, a diete  e preparazioni atletiche. Lucido, autocritico, meticoloso, schivo, solitario. 

A un certo punto passa dalla maratona al triathlon, anzi pratica entrambe gli sport, d'inverno l'una, in primavera-estate l'altra, sempre con successo nonostante l'andare degli anni. 

Tutto però è finalizzato a "regolare e potenziare le capacità fisiche in modo da poter dare il meglio nella scrittura". 

A quanto pare il rimedio funziona, scrittore longevo, prolifico e pluripremiato. 

Conclusione: devo mettermi a correre!

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