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lunedì 24 gennaio 2022

Sci

Non ho mai dedicato in post allo sci, forse perché quando ho iniziato ad andare a sciare non avevo  un blog o non vi scrivevo in modo assiduo ma devo dire che sciare mi piace tanto.


Ho imparato da adulta. Da ragazza credo di aver preso solo un paio di lezioni a Roccaraso grazie a mia sorella Iva che a fine anni "80 mi regalò anche un bel fuseaux color  ciclamino che credo di avere ancora. 

Poi mi sono sposata e ho avuto i miei tre cuccioli. 

Appena Claudio Maria è divenuto un po' più grande abbiamo iniziato a fare, tutti e cinque insieme, delle meravigliose settimane bianche al nord, nei villaggi Valtur, serviti da grande assistenza e miniclub.

La mattina presto ci mettevano in macchina e facevamo i nostri buoni mille chilometri circa. I bambini soffrivano tutti di mal d'auto e a volte viaggiare a lungo era dura. Ma una volta arrivati si offriva a noi non solo un panorama montano magico e bianco ma anche la prospettiva di giornate intense, singolari e felici.

La sera, prima di iniziare, consegnavamo tutta l'attrezzatura dei ragazzi al mini club, dopodiché non dovevamo, mattina per mattina, far altro che lavarli, vestirli e accompagnarli nella loro scuola sci. 

Lì gli animatori li preparavano faticosamente con l'attrezzatura, li mettevano sugli sci e li affidavano a esperti maestri che li istruivano, per ben quattro ore di lezione al giorno tra mattina e pomeriggio, alla conquista delle piste alpine.

A noi adulti toccava la stessa sorte. Due ore di lezione al mattino, due ore di lezione al pomeriggio, in gruppo, per categoria, categoria che di anno in anno diveniva più elevata, dal bronzo base, all'argento, all'oro e per qualcuno oltre.

A colazione, pranzo e cena ci servivamo nei ricco buffet in cui c'era praticamente tutto, ritrovandoci con le nuove amicizie. Pe me soprattutto Massimo Ski, la bella moglie Antonella, la signora Anna Borromeo (sì, proprio una milanese doc discendente dal famoso Cardinal Borromeo di manzoniana memoria), il pugliese Paolo, la simpatica campana Isabella, la bella russa Larissa e molti altri. 

Sulle piste innevate e ampie di Sèstriere, Pila e Marilleva sono stata istruita e guidata dai maestri Pierino, Elio, (Paolo Speck), Renatone, Didier Bal, Skicchi e sopprattutto da Katia Albanese, giovane e dolcissima, proprietaria di un ristorante, Lo Yeti, dove ci invitava di anno in anno a far merenda per gustare i salumi e i formaggio valdostani. 

Anche i ragazzi si divertivano molto. Dopo aver sciato, facevano pausa snack e poi si preparavano per la recita finale. 

La sera prima di partire, infatti, mettevano in scena uno spettacolo e venivano premiati per le gare fatte. 

Anche noi adulti qualche volta abbiamo gareggiato o partecipato a spettacoli. 

Inoltre l'ultima sera pranzavamo al tavolo con i maestri che ci davano la loro pagella. E io sono orgogliosa di essere passata dal non saper far nulla a un buon oro base. 

Da molti anni non andiamo più, inoltre io ho subito un infortunio al ginocchio nel 2014 che mi limita molto, ma quando capita... come mercoledì scorso, calzo i miei scarponi, salgo sugli sci, vado agli impianti e via! Le piste scogliese sono sempre un piacere e un'emozione perchè regalano natura e senso di libertà.

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