Capita a volte di avere stretti rapporti con qualcuno che ci impone il silenzio, per vari motivi. Qualcuno che non vuol parlare perché lo ritiene inutile o ripetitivo o per punirci o per isolarci o non ascoltare le nostre ragioni. Ad ogni modo è una violenza, è la gestione non condivisa di un rapporto a due, è un atteggiamento definito in psicologia come passivo aggressivo. Credo sia proprio dei prepotenti, degli aggressivi attivi in remissione, degli insicuri.
Il silenzio imposto è la riprova di quanto sia difficile e complesso comunicare, ovvero rendere comune, il proprio intimo, le proprie esigenze, la propria natura, in ultimo i propri pensieri.
Comunicare non è facile, è un' arte complessa, è alchimia di pause e parole, è privilegio che sicuramente non m'appartiene, perché la mia piuttosto è chiacchiera chioccia. Ma il silenzio è solo chiusura, è una saracinesca abbassata, è serrata di chi non sa, non può accogliere.
Nessun commento:
Posta un commento