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giovedì 24 gennaio 2019

CONTE, DI MAIO, LA FRANCIA, L'UNIONE, L'ONU E LE POLEMICHE INUTILI

Dopo le discutibili esternazioni di Di Maio contro la politica estera francese in generale e contro il presidente Macron in particolare, relativamente all'asseritamente perdurante colonialismo, giunge -a turbare nuovamente  il clima dei rapporti diplomatici internazionali, rectius europei- la sfida del presidente del consiglio Conte ai cuginetti d'oltralpe di rinunciare al proprio seggio permanente al Consiglio di Sicurezza dell'ONU in favore dell'UE
L'idea che un seggio permanente possa spettare alla vecchia Europa unita mi pare cosa buona e giusta, ma l'intento polemico che sottende le esteriorizzazioni dei due politici italiani è del tutto controverso. 
Siamo in Europa, abbiamo bisogno di trattare continuamente con gli altri Paesi,  di negoziare provvedimenti di favore o perlomeno la mancata irrogazione di sanzioni economiche, vogliamo a gran forza, e a  ragione, dividere con i nostri consociati gli oneri degli sbarchi e dell'immigrazione,  allora perché i nostri governanti usano toni alti, spesso sterilmente contestatori, aggressivi e litigiosi nei confronti di alleati e vicini? 
Non lo comprendo. Certo la loro non è la  politica cui sono stata abituata da piccola e da giovane, una politica fatta da statisti del calibro di Fanfani, Moro, Forlani, Andreotti, ma anche -per citare esempi più vicini nel tempo- Mogherini  e Bonino. 
Quale effetto si vuole sortire? 
I politici interni temono un rafforzamento dell'asse Francia-Germania? (La provocazione è giunta dopo la proposta di Macron di assegnare un seggio permanente presso il Consiglio di Sicurezza dell'ONU alla Germania*). 
O forse tutto ciò serve solo a creare proseliti tra i nazionalisti e i sovranisti e ad aumentare consensi in vista delle prossime consultazioni elettorali, giustappunto europee? 
Non so. Io sono un'europeista convinta, quindi questa linea politica internazionale non  mi piace. Vedremo insieme e presto gli esiti.

Intanto questi fatti sono per me spunto di riflessione e ricerca, dunque, di seguito,  ricordo a me stessa qualcosa di interessante e forse dimenticato sull'ONU,  pretesto dell'ultima bagarre.  

Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite** è l'organo delle Nazioni Unite incaricato di mantenere la pace e la sicurezza internazionali in conformità con i principi e le finalità delle Nazioni Unite. 
Secondo la Carta delle Nazioni Unite gli altri suoi compiti sono: 
1) indagare su qualsiasi controversia o situazione suscettibile di portare ad attriti internazionali; 
2) raccomandare metodi di soluzione di tali controversie o i termini per un possibile accordo; 
3) formulare piani per l'istituzione di un sistema di regolamentazione degli armamenti; 
4) determinare l'esistenza di una minaccia alla pace o di un atto di aggressione e raccomandare le azioni che dovrebbero essere intraprese; 
5) invitare i deputati ad applicare sanzioni economiche e altre misure che non implicano l'uso della forza per prevenire o fermare l'aggressione; 
6) intraprendere azioni militari contro un possibile aggressore; 
7) raccomandare l'ammissione di nuovi membri; 
8) esercitare le funzioni di amministrazione fiduciaria delle Nazioni Unite in "aree strategiche"; 
9) raccomandare all'Assemblea Generale la nomina del Segretario Generale e, insieme all'Assemblea, eleggere i giudici della corte internazionale di giustizia. 
Lo Statuto delle Nazioni Unite, firmato il 26 giugno 1945, dispose la sua creazione, ma la prima riunione fu il 24 ottobre 1945 per la ratifica dello Statuto con i soli cinque membri permanenti. Si riunì però per la prima volta come plenum il 17 gennaio 1946 a Londra: alla riunione parteciparono anche i membri non permanenti, la cui elezione era avvenuta cinque giorni prima.
Lo scopo del Consiglio è stabilito dall'articolo 24 dello Statuto delle Nazioni Unite, al consiglio viene conferita "la responsabilità principale del mantenimento della pace e della sicurezza internazionale". Le decisioni del Consiglio necessitano di una maggioranza di almeno nove dei quindici membri e di tutti i cinque membri permanenti, se si tratta di un voto su una questione non procedurale. 
Il Consiglio è composto da cinque membri permanenti e dieci membri non-permanenti eletti in rappresentanza dei paesi membri delle Nazioni Unite. L'Assemblea Generale elegge i dieci membri non-permanenti (cinque all'anno) con un mandato di due anni a partire dal 1º gennaio. I membri sono scelti dai Gruppi Regionali e confermati dall'Assemblea Generale. Un rappresentante di ogni Paese membro deve essere costantemente presente presso la sede in modo che il consiglio possa riunirsi in ogni momento.
Uno Stato membro delle Nazioni Unite, ma non del Consiglio di sicurezza può prendere parte alle sedute del Consiglio se esso ritiene che le decisioni prese possano coinvolgere gli interessi del Paese. Negli anni recenti questa norma è stata interpretata in senso molto ampio, consentendo a molti Paesi di partecipare alle sedute e alle discussioni. Il Presidente del Consiglio di sicurezza cambia con una turnazione mensile tra i membri seguendo l'ordine alfabetico dei Paesi. Anche il Segretario Generale delle Nazioni Unite ha un seggio presso il Consiglio di sicurezza, ma non ha diritto di voto.
I membri permanenti del Consiglio sono cinque degli Stati vincitori della seconda guerra mondiale, ossia la CINA, la FRANCIA, il REGNO UNITO, la RUSSIA, gli STATI UNITI D'AMERICA.  

*La Germania non è membro permanente del Consiglio di Sicureza  in quanto ha perso la guerra. 
**Fonte WIKIPEDIA

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