GIORNI
I giorni
della vita
scorrono
come i grani
d’un rosario
Ognuno
una speranza
e una preghiera
Sei come l’acqua
Tumultuosa e mutevole
Allegra e trasparente
che non fedele
riflette
ciò che per caso
vi si specchia
Non con immagini
distorte
Ma con suoni,
accordi e parole
28 GENNAIO **
Al mio gatto
Le mie mani
inadatte
tentavano
di muovere
le corde della chitarra
ancora nuova,
intatta
Più semplice capire
i segni della vita
della natura
degli altri
che quelli di uno spartito
di una bella canzone
Così l’unico bel suono
armonico
che si diffondeva
nella stanza
insieme al tiepido sole
erano le fusa amorose
del mio gatto
che adagiato
a crogiolarsi
sulla sedia
accanto a me
con più successo
mi ricambiava
l’ultima sua serenata
Venafro,
16.04.1993
L’ALTRO VENTO **
Il vento
urla maschio
Violenta
e fende l’aria
ed i pensieri
In un soffio
divelve
le foglie secche
e la
fragilità
avvolve
in mulinelli
d’ansia
VITA **
Se l’urna
Fossi tu
Che truffa
Venafro,
20.04.1993
FRAGILITA’ **
Fuggo
da me
Ma mi rincorro
e mi ritrovo
Provo
a spalmare
i miei pensieri
A stemperarli
per smarrirli
al sole
Ma evaporati
più forti
mi ripiovono
addosso
E umidi
mi penetrano
le membra
DONNA**
Appassisci
prima
d’essere
sbocciata
Venafro,
21.04.1993
SPERANZA **
Finchè non sarai
Corda spezzata
Usata stanca
Potrai sempre
Vibrare
D’inattese passioni
INVITO **
Lollo,
fragile corolla
di barriere,
non ti scordare
di vivere
AL BALCONE **
Trasparente
schermo di vetro
Al di là
il mio nespolo
percosso
dal vento
E i tetti
E la campana
E le colombe
Le nuvole
accendono
e spengono
il sole
E fellini è
la realtà delle cose
Venafro,
26.03.1995
FRATELLO **
Il cuore
ti ha inseguito
Ha corso
ed è scoppiato
Sangue del mio sangue
Sangue di un altro sangue
Venafro,
26.03.1995
TRISTE ESTATE **
Passato
il tempo
della semina
senza sapere
che lo fosse
Uomo
non hai nulla
da raccogliere
Venafro,
22.4.1995
CON TE **
Dieci anni
Parentesi
D’immenso
GLI ANNI
**
Implacabili
potano
i rami
I sogni ,
le gemme
del cuore
Venafro,
22.4.1995
AMORE **
Nelle nuvole
Grigie
Dell’indifferenza
È avvolto
Tutto ciò
Che non sei tu
UOMO **
Cosa fare di una vita
Una sola
Se sei avvolto solo
Da dubbi
parole
E convolvoli pensieri
Gli schemi tutt’attorno
Mettono ansia
Dettano imperativi
E tu li schivi
Senza fuggirli mai
Ci resti accanto
Avvinto
Ma non convinto
E passa
CREAZIONI **
L’arte sta all’uomo
Come la natura sta a dio
IN VIAGGIO
**
Corro,
tra esplosioni
di giallo ginestra
che su colline verdi
fanno strada
alla via
grigio acciaio
che porta lontano
a scoprire
e violare
nuovi orizzonti
che vedo
raggiungo
e supero
Sempre avanti
La strada percorsa
diviene via segnata
La strada da fare
orizzonte inviolato
Come il futuro
Tutto da scoprire
9.4.1997
PENSIERI **
I rami
del pioppo
disegnano
in cielo
una fitta rete
Inestricabile
E oscillano
al vento
senza dipanarsi
Come i pensieri
IO E TE
**
Filastrocca a mio figlio
Il viso è aperto, allegro e suadente
e
la bocca bella, senza un dente,
sempre
dischiusa in un sorriso
I
capelli scomposti in pochi ricci,
tanti
quanti sono i tuoi
capricci
Negli
occhi mille promesse,
chieste
e fatte, sempre le stesse
a
me mamma
che,
inadeguata,
tra
una pappa
e
una ninna nanna
sorreggo
il tuo cammino
e ti
sto vicino
perché non
sai ancora camminare
Tranquillo
!
Ci
sarò finchè non te ne vorrai andare
Venafro,
3.2.2002
ALESSANDRO
Acrostico
ad Ale
(Acrostico in due quartine con rima alternata ABBA e un binario con rima baciata)
All’alba di
un giorno di maggio ho saputo che c’eri
Lo stupore ha lasciato il posto all’attesa
E ai soliti dubbi
di mamma un po’ tesa
Sei cresciuto in me e man
mano ho avuto altri pensieri
Sei rimasto
tranquillo, nel buio, finché
hai voluto
All’alba di un
giorno di inverno hai
bussato, sei nato
Nato in fretta, deciso,
figlio inaspettato, ma non meno amato
Di notte, se hai pianto, ti
ho stretto e allattato finché hai taciuto
Resterai con me per il tempo
che vorrai, per crescere, senza fretta
O veloce, com’è nella tua natura,
verso la vita che aspetta
Venafro,
11-12 maggio 2002
PRESENTE
**
Ho
chiuso agli echi della memoria
E
alle suggestioni del futuro che non c’è
Sono
qui e adesso
La
vita è ora
E
la felicità è piena nel momento
Venafro,
12 maggio 2002
FIGLIO
**
Figlio,
l’amore
per te
si
fa gioia e canto.
Sei
me oltre me
Sei
me dopo di me
Lei
piange lo schianto,
il
figlio
Il
futuro morto
prima
del passato
Lei
piange in lui
se
stessa
E
l’inversione
dell’ordine
della
natura
Venafro,
12 maggio 2002
A MAGGIO
**
Non
ce la faccio
a
sopportare
l’esplosione
dell’estate
Devo
alzarmi e andare
Ma
l’immagine
mi
insegue
Il
trionfo
delle
rose di Carmela
rosse
sbiadite di sole
Adagio,
non
sfiorite
A
maggio
lo
scoppio della natura
esplode anche nel cuore
Venafro,
12 maggio 2002
ORDINE
**
L’ordine
fuori
placa
l’esplodere
delle
passioni
Venafro,
12 maggio 2002
SERA
**
La sera è
dolce
Con
gli echi del giorno
Che si
spengono piano
Il
buio fondo della notte
E’ ancora
lontano
Sveglio
riposo
Molli
le membra e i pensieri
In
abbandono man mano
Venafro,
12 maggio 2002
LUCE
**
Amore,
illumina
di
dolcezza
e
accoglienza
la
sua pena
Venafro, 12 maggio 2002
GIORNO
**
Un
trionfo di luce
Mi
abbaglia il cuore
Venafro, 12-13 maggio 2002
INSIEME
**
Intreccio
di contrasti,
Amore
Svegliarmi
accanto a te,
già
sveglio,
è
dolce
E
la sera,
cercare
il sonno,
poggiando
la testa
sull’omero
stanco,
è
abbandono
Le
liti, aspre,
si
stemperano
in
condiscendenza
e
rinuncia
Uniti,
perché
le
individualità,
mortificate,
non
possono restare
autonome
e
sole
Venafro, 13 maggio 2002
CON
GLI OCCHI
A mio figlio
**
Amore mi dai
e
amore con gli occhi ti rimando
Senza
sapere quando
te ne
andrai
Venafro,
16 maggio 2002
PASSAGGIO
**
Oggi
ho visto
il
verdeggiare
di
maggio
in
un prato
aspro
e acerbo
a
tratti macchiato
di
papaveri
Stasera
l’immagine
m’è
scivolata nel cuore
e
mi fa compagnia
scaldando
la
solitudine
Venafro, 16 maggio 2002
AL
VERO AMORE
**
Quello
che dico
non
è originale
Quello
che penso e vivo di te
non
è solo nostro
Ma
è vero amore
Sei
forte e fragile e rude
Sei
aspro e sfrontato
Sei
crudo ed egoista
Sei
estasi e sogno
e sei pure il quotidiano
Questa
è la fortuna
e
il raro del nostro
vero amore
Sei
zucchero e caffè
Sei
miele e sale
Sei
sole ed ombra
Sei
lavoro e riposo
Sei
amore
Sei
canto e grida e silenzio
Sei
luce e fuoco
Sei
acqua e freschezza
pensieri
e parole
promesse
e delusioni
Sei
lacrime e sorrisi
Sei
il mio mondo
Sei
tutto o niente
Sei
il mio capriccio più capriccioso
Sei
sonno insonne
Sei
ansia e pace
Sei
ebbrezza e pianto
Sei
il marito e l’amante
Ancora
e per sempre
la fuga e l’approdo
Sei
odio e amore, amore mio
Sei
l’uomo mio
Il
ragazzo e il vecchio
Graffi
e balsamo
Uffa
e ancora
Sei
amore, amore mio
E
potrei andare
avanti
all’infinito
e
non fermarmi mai
E
l’infinito
è
in ogni attimo tra noi
Sei
liti e pace
Voglio
fondermi con te
ma non
posso
Ci
intrecciamo e ci uniamo
e
poi ci sciogliamo di nuovo
e
andiamo avanti in un girotondo
Che
fino a quando durerà?
Venafro,
16 agosto 2003
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