Ho veramente pensato e compreso la bellezza dell'amore omosessuale solo a 52 anni, leggendo le poesie di Costantino Kavafis.
Le parole schiette, fiere, sincere, contro i tempi del poeta greco fanno comprendere che l'amore è amore e basta.
E' puro, incondizionato e incondizionabile, è attrazione, struggimento, desiderio, completamento, sofferenza, nell'essenza.
Le liriche dedicate ai ricordi degli amati, alla persa giovinezza, sinceri nell'ammissione di un'inclinazione considerata dai più contro natura, aprono cuore e mente.
O perlomeno questo è l'effetto che hanno avuto su di me.
Ora, e solo ora, comprendo il senso di tante battaglie, l'esigenza di avere riconoscimento sociale, accettazione, consacrazione giuridica e finanche il desiderio di avere figli, aspetto sul quale non ho posizione e non esprimo giudizi perché ignara delle possibili implicazioni sui "soggetti più deboli", sui minori.
Ma capisco, ora davvero capisco.
Venafro, 17 gennaio 2019
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