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domenica 7 aprile 2019

LE MIE LETTURE


RECENSIONE
L’AMORE FINCHE’ RESTA di GIULIO PERRONE
Il 14 febbraio scorso, giorno di San Valentino, è uscito per i tipi della HarperCollins Italia,  l’ultimo libro di Giulio Perrone, L’amore finché resta.
È il terzo dopo L’esatto contrario del 2015, un thriller, e Consigli pratici per uccidere mia suocera, del 2017,  pubblicati entrambi da Rizzoli.
Giulio Perrone è  un  giovane scrittore ed editore romano che nel 2005 ha fondato a Roma la Giulio Perrone Editore con la moglie Mariacarmela Leto, noto editor; editore dunque, ma con la forte passione per la scrittura, suo primo amore, cui è tornato.
Il romanzo narra di un quarantenne, Tommaso Leoni, romano proveniente dalla zona popolare di Piazza Bologna,  che ha sposato per interesse e per avere una vita facile e superficiale  Lucrezia, una pariolina  con la puzza sotto il naso, ricca e  viziata, figlia del notaio Altomonti che in sostanza mantiene economicamente tutti.
Tommaso in realtà è uno  psicoterapeuta,  ma è solo una facciata; ha una relazione dopo l’altra, senza impegnarsi mai sentimentalmente; ha  un figlio di nome Piero di circa dieci  anni, che trascura sistematicamente.
La narrazione inizia con l’abbandono repentino da parte di Lucrezia.
Tommaso si ritrova improvvisamente spiazzato, cacciato fuori  casa e senza un soldo. Cerca di  allacciare un rapporto più stabile con l’ultima amante, ma viene mollato anche da Anna, quindi mortificato è costretto a fare ritorno nella casa popolare dei genitori, ove vivono e la madre Iole,  spenta e ludopatica, e  una vecchia zia.
Lì si trova di fronte ad altri problemi che aveva voluto nascondere a se stesso. La proprietà della casa è a rischio a causa dei debiti di gioco della madre. Allora Tommaso e costretto ad accettare il modesto lavoro di barista nel quartiere. Nel Bar Sport  si ritrova ad osservare e  a dare consigli, appunto da  bar,  agli avventori abituali. Lo sostiene l’amicizia con Lorenzo  e il ricordo del padre morto,  un uomo integerrimo, tutto famiglia e lavoro. Al  bar  viene rintracciato da due suoi ex pazienti, improbabili personaggi,  insicuri, nevrotici e pressanti,  che lo inducono a inventarsi una nuova attività:  quella di consigliere nei rapporti uomo donna su YouTube.
Questa esperienza lo riavvicina al figlio, entusiasta di tanti altri giovani youtuber,  ma gli fa guadagnare la disapprovazione di tutti gli altri.
E così  prende il via  una girandola di avventure e incontri,  delusioni,  dissapori ed  equivoci che cambia per sempre la vita del protagonista, che intanto conosce Lia,  una giovane e interessante giornalista e continua a seguire calcisticamente la Roma, da sempre squadra del cuore.
La narrazione, in prima persona, intervallata da consigli e massime a mo’ di hashtag, è scorrevole,  piana,  divertente,  ammiccante e gradevole.
La lettura è  distensiva e amena, avvincente e seduttiva.
Quando si inizia a leggere L’amore finché resta non si vede l’ora di arrivare alla fine per scoprire come se la caverà il nostro simpatico e immaturo quarantenne in crisi. Perrone ha brillantemente superato la sua terza prova, dando vita a un personaggio vero che pare di conoscere, di poter toccare, che ispira simpatia sin dai primi tratti.
Il libro, leggero e ben scritto,  è curato e  divertente ma nel contempo fa riflettere su tematiche chiave della nostra epoca, della  società liquida e complessa in cui ci troviamo a vivere.
In sostanza è un romanzo di formazione che narra vicende dalle quali Tommaso uscirà completamente trasformato, ma  bisogna leggere fino all’ultima pagina per capire come che ne vale davvero la pena.
L’amore finché resta,  Giulio Perrone, HarperCollins Italia,  pagine 288,  codice ISBN 9788869053788, € 16,00
 Giuditta Di Cristinzi

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