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giovedì 6 febbraio 2014

RACCONTI IN 100 PAROLE

SILENZI
Giuditta Di Cristinzi

Non mi privare ancora della speranza coi tuoi insopportabili silenzi.
Insondabili. Cosa metto io, povera donna, nella cornice vuota?
Un sorriso di enigma, un anello, le tue iniziali, un’andata ed un eterno solitario ritorno.
Prendo tra le mani il mio piccolo cuore. Lo scruto come palla di vetro, vuota, incrinata . Azzero la mente. Spengo il lume della ragione, che tu, solo, vuoi sempre acceso. E vedo quello che non ho. Quello che tu non hai voluto.






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