L'emozione più bella, più forte dell'anno, me l'ha regalata mio figlio primogenito Pietro: una laurea magistrale a pieni voti e a tempo di record in ingegneria gestionale.
Pietro si è laureato presso la prestigiosa università degli studi di Napoli intitolata a Federico II.
È stata una grande soddisfazione, una gioia intensa forse superiore a quella provata trenta anni prima per la mia laurea a Roma all'università statale La Sapienza.
I candidati erano dieci. L'aula magna era piena di parenti e amici, i professori erano severi, seri e composti. Pietro è stato quasi l'ultimo a discutere. È stato brillante e alla fine anche ironico.
Mi è sembrato bello e perfetto. Cuore 💓 di mamma! Ogni scarrafone...
Aveva su un abito di lana blu fatto su misura dal sarto di mio marito Claudio, idem per la camicia candida con iniziali di famiglia, P3, scarpe artigianali, cravatta sul rosso della nota cravatteria napoletana Marinella e cintura nera di Ferragamo.
La tesi, da me letta e riletta, verteva sulla supply chain della milionaria società napoletana Nuova Meccanica Navale.
Dopo la camera di consiglio c'è stata la proclamazione dei giovani dieci ingegneri, Pietro il più giovane.
Dopo tante foto di rito siamo scesi dabbasso, all'esterno e abbiamo stappato una bottiglia grande di champagne 🍾🥂 e mangiato qualche pasticcino in attesa del professore relatore. Abbiamo brindato anche con lui e poi siamo tornati a casa. Cambio d'abito e via a ristorante per festeggiare con familiari e amici mangiando e ballando.
Auguri auguri auguri a Pietro che è già volato via verso nuove avventure.
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