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sabato 18 novembre 2023

Al Jackie o'



    La cosa bella di avere tre figli maschi

è essere molto amata e coccolata. Questo ripaga dal grande impegno che ho profuso, soprattutto negli anni passati, per crescerli. 
Adesso godo le gioie della mia maternità adulta e le cose belle del rapporto, parlo con loro in grande confidenza, faccio regali, offro cene speciali e vado spesso a visitarli nelle città in cui vivono. 

Pietro, ingegnere, già lavora e vive a Milano; Ale, studente di Giurisprudenza alla LUISS, vive a Roma; Claudietto, studente di Giurisprudente presso l'ALMA LAUREA STUDIORUM, vive a Bologna. 

Gli scorsi due giorni sono stati dedicati ad Ale. 
Dopo l'udienza di giovedì a Cassino, ho preso il treno e sono arrivata a Roma nel pomeriggio; ho preso la metro e sono giunta a Jonio dove mi aspettava Alessandro, affamato, che mi ha proposto una merenda al pub di quartiere. 

Innamorati, Ale ed io

Outfit proposto
Ho accettato l'idea e siamo andati a fare il nostro spuntino. Poi siamo andati a casa sua dove ho riposato un po'. 
Il nostro programma prevedeva una cena speciale al JACKIE O', un locale in centro,  rinomato e legato alla bella vita della capitale. 
La sera prima avevo sottoposto ad Ale un paio di proposte di outfit: pillettes o pizzo? Ale aveva scelto il mini in paillettes nere e rosse. 
Bene, al mattino, al momento di uscire di casa per andare al lavoro, ho dimenticato di mettere in valigia il vestito e così non ho potuto sfoggiare lustrini. 
La sera mi sono rifatto il trucco, ho alzato i capelli e sono andata a cena con il mio tailleur da lavoro serioso e grigio (per fortuna avevo una blusa rosa che ha reso tutto più carino.)
Outfit scelto da Ale  e dimenticato a casa!


Al Jackie O'

Insalata di finocchi con olive e arance, condita con citronette

Uovo tre cotture con porcini e scaglie

UOVO GOURMET aperto

Tagliata media cottura con patate



Abbiamo preso un'auto in car sharing, con cambio automatico; siamo giunti alla meta ed entrati, attraversando un pergolato coperto da fronde e foglie, forse artificiali. Dopo un corridoio tappezzato di moquette siamo giunti alla sala ristorante, bella, con luci molto basse e tanto personale. Sulla destra c'era la cucina parzialmente a vetri, poi la brace e i tavoli ben apparecchiati di diverse misure. Le pareti erano coperte da boiserie scura, in un angolo il piano bar con un musicista che ha allietato la serata. I tavoli, pieni a metà, erano occupati da bella gente: giovani donne ben vestite, curate, truccate, palestrate, uomini in tiro, una famiglia che festeggiava un compleanno, coppie, qualche straniero. La cameriera ci ha proposto i menu da cui abbiamo scelto, Ale, uovo in tripla cottura e tagliata di carne media con patate; io, insalata di finocchi e tartare di spigola con zucchine, completamente sciapa; il sommelier ci ha consigliato un vino rosé da abbinare all'uno e l'altro piatto. 
Durante la cena alcuni hanno cominciato a ballare tra i tavoli e io mi sono unita a loro perché adoro ballare. 
Il conto, credo giusto, è stato di 135 euro. 
A fine cena ci siamo affacciati al night club adiacente ove le danze sarebbero iniziate più tardi. 
Non avevamo voglia di attardarci quindi siamo rientrati contenti della serata.  

FLAMBE?


Divertita


Ballo o non ballo? Ballo, ballo!



Al rientro a casa, data l'ora, ho agganciato la sicura della porta chiudendo fuori un coinquilino di Ale, mannaggia a me, che è rientrato tempo dopo e ha dovuto scampanellare a lungo perché un altro coinquilino ancora sentisse e aprisse. 

La mia vita di super mamma però non è solo "dolce vita". 
Il mattino dopo, fatta colazione, mi sono avveduta di come fosse sporca la cucina della casa, quindi mi sono armata di attrezzi e buona volontà e ho grattato il pavimento, sgrassato forno, cappa e mobili e lavato a terra con lo spazzolone e la candeggina. 
La prossima volta tocca al bagno!

Nel pomeriggio sono rientrata a Venafro e ora mi attende un week end tranquillo a casa, finalmente!


 

Contenta della serata

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