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venerdì 28 giugno 2024

La mia parrucchiera è differente

 Ho un parrucchiera in ogni dove, Iva a Venafro, i cinesi a Bologna, Claudio Ruggiero a Napoli, Riviera di Chiaia, Antonietta al mare.


Antonietta è bella, solare, una gran lavoratrice, ha il salone sempre pieno, di gente e di collaboratori, compreso il marito, un tipo sornione che entra ed esce, fuma, asciuga, siede, riscuote. 

Antonietta da appuntamento a otto persone contemporaneamente alle 16, arriva, entra serafica, mette i guanti e comincia a lavorare, testa bassa, scarpe basse, tute comode, spalle scoperte, capelli biondi, trucco e sorriso. 

Ma la cosa più bella di Antonietta sono i prezzi: bassi, bassissimi. La sua è una politica studiata. "Tutte le donne devono potersi permettere di andare a fare i capelli dalla parrucchiera, tutte".

Antonietta credo abbia sofferto, abbia provato diverse condizioni economiche, perciò ragiona così. (Questa ovviamente è solo una mia idea, una supposizione).

È una parrucchiera democratica e socialista. Evviva Antonietta!


giovedì 20 giugno 2024

Scelte


  Nella vita dobbiamo affrontare tante scelte complesse. 

Una facile e preliminare è scegliere di  "apprezzare che un cespuglio spinoso porta le rose" e non che "le piante di rose 🌹 hanno  le spine".

Sì, dovremmo fare così. D'ora innanzi voglio fare così. Potrei lamentarmi di mille cose in ordine al mio passato, al tempo trascorso, alle difficoltà. Non voglio farlo più. Voglio essere lieta che da tante situazioni difficili sono emersa io, io come sono adesso, con la mia realtà. 

sabato 15 giugno 2024

Mamma atipica

 Finalmente un giorno di riposo e relax. Avrei voluto svegliarmi più tardi ma l'incedere dell'età non lo consente. Comunque ho fatto colazione con mio marito e mi sono rintanata nel lettone, col balcone aperto sul panorama del mio paese. 

Le campane rintoccano, il venticello fresco muove le tende, il gatto mi fa le fusa. 

Sono lieta, leggera. Passo da una lettura all'altra, un libro di Riza, la raccolta dei test Tolc Psi, un testo di Maharishi sulla meditazione trascendentale, una spy story per ispirarmi (ne sto scrivendo una), una rivista. 

Dopo un'ora di letture sono andata a svegliare il mio Claudietto, l'ho convinto a venire nel mio letto e l'ho condotto in una meditazione a modo mio con un po' di body scan, un po' di respirazione diaframmatica, poi identica, sui chakra e così via. Ho messo insieme le mie conoscenze per farlo rilassare e predisporre a una buona giornata. 

Poi sono scesa di nuovo giù in cucina e ho preparato una ratatouille...

martedì 11 giugno 2024

Nutrimenti

 Oggi è tornato Claudio Maria da Bologna.

grandi amori 

Sono andata a prenderlo alla stazione ferroviaria di Cassino. 

Mi ero preparata al suo rientro e avevo comprato una cotoletta gigante di vitella e poco più. 

Quando ho finito di lavorare, a studio, sono tornata a casa, ho messo i miei panni "da lavoro domestico", ho apparecchiato e ho raccolto i pomodori e il basilico  dal mio orto in vaso.



Ho versato abbondante olio d'oliva in una padella e ho fritto. Ho affettato una fetta di provolone del monaco maturo e gli ho fatto un mega panino. 

Abbiamo chiacchierato e poi mi sono resa conto che domani andrò fuori con la nonna e ho poco altro in casa. 

Che mamma snaturata, ho pensato. 

Ma poi mi sono tranquillizzata pensando ai nostri discorsi e all'altro nutrimento che da sempre mi preoccupo di "preparare" per lui e per i fratelli. Abbiamo parlato dell'Alma Mater e di Pasolini, di Carducci, di Pascoli, di Eco. Gli ho letto Supplica a mia madre, abbiamo accennato a Salò e alle 120 giornate di Sodoma, a Fabri Fibra e a Walter Lazzarin, ai tautogrammi, ai miei futuri studi, al mio giallo, Il caso di Roccaventosa, che lui ha appena finito di leggere. Era entusiasta. Non aveva indovinato chi fosse l'assassino. Mi ha chiesto un sequel. Abbiamo parlato delle elezioni e della Salis, di Giorgia Meloni e di tanto altro.

Ebbene, mi sono assolta. Non sono forse una mamma coi fiocchi, una mamma tradizionale, ma mi impegno, a mio modo. 

Ho aperto le imposte della sua stanza affinché dormisse più  fresco, ho raccolto i suoi calzini e glieli ho lavati a mano per non aspettare la lavatrice, perché fossero pronti quando ripartirà. 

Mi sono assolta. Troppa indulgenza?


lunedì 10 giugno 2024

A mamma, sempre


 Fa che il tempo non affievolisca il ricordo, fa che il mio amore per te non imbianchi, fa che la tua luce mi conduca, fa che quando sarà il momento possiamo riunirci in un solo corpo e un solo spirito, o mamma mia dolcissima, buonissima 

venerdì 7 giugno 2024

Annus horribilis

 Quest'anno è stato molto duro per me. 

Se n'è andata per sempre mamma; ho avuto i soliti problemi coniugali; ho avuto problemi con le proprietà e la cogente e costosissima necessità di rifare il tetto del palazzo dei miei nonni; ho avuto problemi con la giustizia che pure amministro e cocenti delusioni.

I miei fratelli Umberto e Adriana sono stati distanti. 

Gianna, che tanto ho amato, assente. 

Abbiamo avuto forti diverbi in ordine alla proprietà della casa di famiglia. Adriana era prevedibile nel suo interesse materiale ma Umberto mi ha tristemente sorpreso e ferito oltremodo.

Altro grave lutto.

Con tanto coraggio ho cercato di fare fronte al fuoco incrociato e ora sono qui. Davanti al mare, di fronte alle mie miserie e alle mie forze.

Grata di essere al mondo, grata di quel che ho e della mia vita complessa...

Oggi sono in lutto, 

solitario, 

in riva al mare che 

mi hai regalato 

Questa mancanza

mi pervade tutta l'anima 

mentre sono ferma

e sospesa tra la volontà 

di tornare indietro 

e la spinta ad andare avanti

Oggi, nel giorno

Della nascita

Preparavi la dipartita

Spenta ai richiami

Eri in altra dimensione 

Compiuta alle cose 

Di questa terra 

Chiusa la bocca

Parlavi con gli occhi

E io non udivo 

Quelle parole impalpabili

In quel tuo amore 

Immenso e ottuso

Rapivi il mio cuore

Quel che non ho voluto 

Darti in tenue autoconservazione 

Lo hai preso e

Portato via con te

E io resto

Orfana di te e di me





mercoledì 5 giugno 2024

Il narcisismo

 Una patologia psicologica molto diffusa è quella del narcisismo, appunto patologico, distinto in benigno o maligno o, ancora, in covert e overt. 

Affligge soprattutto i maschi ma spesso  anche le donne. È una patologia particolare perché causa molta sofferenza nel partner del narcisista mentre viene appena percepita da chi ne è portatore. Infatti  la persona che ne soffre, che normalmente non sente l'esigenza di curarsi, pone in atto una serie di rapporti complessi e insoddisfacenti che si ritorceranno comunque contro di lui.

 Come dice il nome,  il narcisismo deriva dal mito di Narciso, ovvero di Narciso ed Eco.  Il mito è molto importante per comprendere le dinamiche del narcisista e dell'Eco di turno, che si ritroverà totalmente svuotato, confuso, altalenante, bistrattato, risucchiato nell'emotività come Eco dalla voce. 

Eco infatti, dopo aver amato Narciso, non può far altro che ripetere le voci che sente ma non ha più una voce propria, lì dove il logos, il verbo sono estremamente importanti nell'espressione di una persona. 

C'è sempre una luce

Il narcisista   è una persona che ha subito una grave sofferenza durante la prima infanzia, si è sentito trascurato, criticato, mortificato, probabilmente dalla madre, indesiderato e ha creato una scorza attorno a sé,  pertanto finge magnificenza, finge  sicurezza,  è tronfio,  appare superbo o superiore, molto spesso ha anche una postura particolare, un fisico che lo caratterizza,  un petto gonfio,  gambe sottili, una particolare prominenza della parte superiore, del tronco.

Il narcisista non è empatico, non riesce a provare sentimenti e quindi mutua sentimenti e sensibilità dall'altro, molto spesso dal partner, una persona che soffre molto accanto, direi dietro al narcisista e che spesso è un affettivo dipendente quindi uno che crede in qualche maniera di non meritare amore, di non meritare affetto, sempre per trascorsi infantili poco sani, quindi subisce e accetta maltrattamenti fisici, verbali o anche solo psicologici da parte del narcisista che fa il bello e il  cattivo tempo:  bombarda di attenzioni in una fase iniziale,  quella del love  bombing, e maltratta successivamente o addirittura scompare. 

Il n. è seduttivo, brillante, attraente, in genere appariscente, tiene banco,  veste bene, spesso è un professionista di valore, colpisce in qualche maniera l'immaginario specie femminile e poi si allontana o maltrattata o sminuisce la persona che ha di fronte.  

L'interlocutore che soffre di tutto ciò, ne  diviene dipendente. All'interno di questa dinamica malsana di bastone e carota si forma una coppia che dovrebbe effettuare una terapia a due, cosa abbastanza difficile,  oppure individuale dell'uno e dell'altro o dell'altra, ma il narcisista non ritiene di avere un problema o, anche se comprende, sospetta di avere qualcosa che non va, non lo riconoscerà mai apertamente e quindi difficilmente si sottoporrà ad una terapia psicologica che metterebbe nuovamente in luce la sua grande ferita, il  rifiuto subito  da bambino.

Egli  ha creduto di poter medicare o  risolvere ammantandosi di questa sorta di superiorità fittizia, di questo senso di  onnipotenza.

Difficile la terapia anche per il dipendente affettivo che invece ricorrerà ad un aiuto perché stremato ma difficilmente riuscirà a risolvere in quanto è come un qualsiasi altro dipendente,  come un alcolista o un drogato.  

La sua droga, la sua bottiglia, la sua eroina è il partner che a volte  lo porta giù all'inferno e lo fa soffrire tantissimo e a volte lo esalta e lo porta in paradiso dandogli piaceri inconsueti ed emozioni forti.

Il segreto per lui è rafforzarsi e divenire più sicuro di sé.

Weekend a Roma

 Il mio ultimo weekend è stato davvero speciale. Giovedì, dopo l'udienza, sono partita in treno alla volta di Roma; giunta alla stazione Tiburtina, ho preso la metro e mi sono diretta a sud, fino alla zona Eur, quindi a piedi sono andata in via Uganda n. 5, dove mi attendeva il mio maestro di meditazione trascendentale Enrico Tomei.

 Enrico è stato molto gentile e accogliente, mi ha abbracciata appena giunta nel suo giardino,  mi ha fatto un'intervista e mi ha introdotta a questo particolare tipo di meditazione che credo sia più efficace di tutte le altre che ho già provato.

 Al termine, ho ripreso la metro e sono andata nella zona Ionio, praticamente dalla parte opposta della città, dove vive mio figlio Alessandro, siamo andati a cena in un pub lì vicino e abbiamo mangiato semplicemente  un panino con un hamburger e bevuto una birra.

Foto all'incontrario! Scauri di sera


Roma magica con Ale




A cena col mio fidanzato 

Con Paola in metro

Set fotografico al Colosseo 


Notare il fotografo, ops la 

All'Eur con Valeria
Chiesa SS. Pietro e Paolo 

 Il mattino successivo ho ripreso la metro e sono andata nuovamente all'Eur per la seconda seduta del corso;  al termine ho incontrato le amiche conosciute durante il viaggio in India,  Valeria e Daniela;  molto piacevolmente abbiamo pranzato in zona. Poi Daniela ci ha offerto un dolcetto siciliano ed un caffè in una vicina pasticceria,  quindi ho fatto una passeggiata con Valeria.  Dopo averla salutata ho chiamato la mia collega Paola,  con la quale ho preso appuntamento in zona Monti per le 18:30.  Con la metro mi sono portata alla fermata Cavour e ho gironzolato in zona:  sono andata a fare qualche foto al Colosseo attratta da strani personaggi che si mettevano in posa davanti al monumento, quindi sono tornata indietro e ho aspettato Paola in via Piazza della Madonna dei Monti, una piazzetta piccina e deliziosa con al centro una fontana, dove abbiamo fatto un ricco aperitivo e ci siamo raccontate come se ci fossimo conosciute da sempre. Pura alchimia, attrazione, intuito,  amicizia a prima vista. 

Ho salutato Paola a malincuore, lei aveva una serata di tango argentino e l'ho invidiata. 

Sono tornata a casa da Ale per uscire subito dopo, perché lui aveva prenotato una cena a base di pesce nella zona di Piazza Venezia. 

 Il mattino dopo ho fatto la mia terza seduta di meditazione trascendentale, ho passeggiato attorno il laghetto dell' Eur, ho fatto una chiamata di lavoro al mio notaio di fiducia, ho pranzato con insalatona e ho ripreso il treno che mi ha portato a casa.

Ma... mio marito  mi ha bloccato praticamente sull'uscio per portarmi al mare.

E così sabato sera e domenica li abbiamo trascorsi piacevolmente a Scauri con gli amici di sempre nell'atmosfera di un tramonto rosato. 

La squisitezza di Amir

 Oggi, prima, vera giornata di mare. Sono arrivata Scauri e sono andata direttamente da Gilda, la mia estetista super vigorosa, che mi ha fatto un massaggio total body profondo: momento di vero benessere. L'ho  salutata velocemente e sono andata al mercato comunale  che si tiene appunto  ogni mercoledì; ho fatto un giro velocissimo e poi mi sono diretta alla mia, si fa per dire, boutique di fiducia, da Giovanni, dove ho trovato esattamente quel che cercavo: un tailleur pantalone tre pezzi gessato blu e un pantalone blu di modello classico e comodo  per le udienze d'estate;  sono passata alla bancarella delle scarpe dove ho preso un sandaletto nero per me e una ciabattina per la mia amata sorella Iva. Sono andata al mercato alimentare dove ho comprato tutto quello che mi sarebbe servito per il mio pranzo:  una mozzarella, un po' di prosciutto crudo, pomodori, albicocche e poi ho comprato due orate da fare al forno stasera per cena, per me e Claudio, quando ritornerò a casa.

Sono rientrata, mi sono svestita, ho guardato soddisfatta  gli acquisti o gustato la mia casa in totale solitudine, ho mangiato, ho pulito il pesce, ho guardato La Signora in giallo in TV, quindi mi sono preparata con costume, cappellino, smalto alle dita dei piedi e sono uscita.

Subito  mi sono imbattuta in Amir,  il mio bangladino di fiducia o meglio  pakistano:  una persona squisita. Gli sono andata incontro con estrema naturalezza ed entusiasmo e ho detto "è tornata l'estate, è tornata Giuditta. Vieni qua, fatti salutare!" 

L'ho  abbracciato e baciato e lui ha risposto al bacio e all'abbraccio  con estremo pudore,  con  delicatezza e ritrosia  da serio uomo coniugato  orientale e musulmano. 

Che persona! Chissà cosa pensa di me, di noi donne occidentali !?

Che Dio e


Allah  benedicano tutti noi! 

domenica 2 giugno 2024

Grucce esistenziali


Sono in treno 🚆. Una signora di fronte a me ha sfoderato il rosario, ha chiuso gli occhi e si è messa a pregare.

Io sono di ritorno da un corso di meditazione trascendentale. Alcuni ragazzi, accanto, non alzano la testa dal telefonino e giocano.

Ognuno di noi ha bisogno di appigli, di grucce esistenziali perché la nostra condizione è singolare, siamo potenti ma anche sospesi, in bilico. 

La mia parrucchiera è differente

 Ho un parrucchiera in ogni dove, Iva a Venafro, i cinesi a Bologna, Claudio Ruggiero a Napoli, Riviera di Chiaia, Antonietta al mare. Anton...